L’utopia dello studio del sud

Autoritratto con orecchio bendato e pipa di Vincent Van Gogh
 

29/01/2003

La relazione professionale e di amicizia tra i due grandi artisti Van Gogh e Gauguin rappresenta una delle pagine più affascinanti e drammatiche della storia dell’arte del Novecento. I due si incontrano nel 1887, al ritorno di Gauguin da un primo soggiorno in Martinica. La loro amicizia nasce dalla reciproca ammirazione e viene manifestata da uno scambio di quadri. Van Gogh è affascinato dalla poesia e sensibilità umana che sprigionano i quadri dipinti nei Caraibi, Gauguin vede l’amico come un pioniere alla ricerca di nuove forme di espressione. All’inizio del 1888 i due lasciano Parigi. Gauguin si reca in Bretagna, dove trova a Pont Aven; Van Gogh invece scopre ad Arles i colori e le luci del Mediterraneo, e con l’aiuto del fratello Theo affitta quattro stanze della cosiddetta Casa gialla, in place Lamartine. E proprio in quelle stanze nasce l’idea di uno “studio del sud” dove riunire artisti alla ricerca di nuove idee espressive. Van Gogh invita subito Gauguin a condividere il suo progetto, per qualche mese i due artisti condividono lo studio, traggono ispirazione dagli stessi luoghi e rappresentano le stesse figure, come le donne di Arles dette Arlésiennes, o la vicina di casa, Marie Ginoux. Malgrado gli stessi soggetti l’elaborazione artistica e le tecniche di realizzazione sono sempre più diversè: impulsività e pennellate veloci per Van Gogh; una pittura studiata e preparata per Gauguin. Tra le mura della Casa gialla presto si avranno i moniti della tragedia che porterà all’esito drammatico, ridotti a vivere in condizioni economiche misere, i due finiscono per inasprirsi e le divergenze artistiche si fanno più pesanti. Il 24 dicembre 1888 Van Gogh, disperato, si taglia un orecchio dopo avere minacciato Gauguin con un rasoio. Il giorno dopo Gauguin lascia Arles, lascia Vincent, e abbandona l’utopia dello studio del sud. È la fine della collaborazione tra i due, ma non dell’ammirazione artistica. Pochi mesi dopo Van Gogh muore suicida, senza avere perduto la speranza di vedere l’amico tornare ad Arles e ricominciare da capo.

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