Dal 25 al 31 agosto sul piccolo schermo
La settimana dell'arte in tv, dai grandi musei d'Italia a Vermeer

Palazzo Ducale di Urbino, cortile
Samantha De Martin
25/08/2025
Su Sky Arte una maratona tra i grandi musei d’Italia
La settimana che preannuncia gli ultimi scampoli dell’estate si apre con una maratona speciale tra i musei più belli d’Italia.
A proporla è Sky Arte con la seconda stagione di Musei, la serie che racconta da vicino le grandi istituzioni museali italiane, guidati dalla voce narrante di Lella Costa.
Martedì 26 agosto sono in programma otto episodi. Un’opportunità unica per andare oltre le sale e i capolavori più noti, esplorando il dietro le quinte di questi luoghi simbolo della cultura, tra conservazione, ricerca e visione.
Si comincia alle 21.15 con la Galleria degli Uffizi, uno dei musei più antichi e celebri al mondo, laboratorio in continua evoluzione, dove il dialogo tra arte e contemporaneità è forte, per proseguire con il Palazzo Ducale di Urbino e la Galleria Nazionale delle Marche, custodi della grandezza rinascimentale e della visione architettonica e culturale di Federico da Montefeltro. Alle 22.35 sarà la volta della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro e del Museo di Palazzo Grimani, due perle veneziane affacciate sul Canal Grande, mentre alle 23.10 la narrazione prosegue con il Palazzo Ducale di Mantova, simbolo del potere e del mecenatismo dei Gonzaga, con perle assolute come la Camera degli Sposi di Andrea Mantegna. Alle 23.50 il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria racconta i suoi tesori, a cominciare dai padroni di casa, i celebri Bronzi di Riace, svelando i nuovi percorsi di museografia e per la valorizzazione dei beni archeologici.
A chiudere la serata saranno il Museo e Real Bosco di Capodimonte, Palazzo Pitti con il Giardino di Boboli e la Reggia di Caserta, meraviglia borbonica ispirata a Versailles.
Giardino di Boboli, Kafeehaus I Courtesy Gallerie degli Uffizi
A partire da lunedì 25 agosto un viaggio in sei episodi ideato da Bottega Finzioni e condotto da Matilda De Angelis invita a scoprire le persone reali che hanno ispirato alcuni dei personaggi più iconici della nostra immaginazione. La serie Il mio nome è leggenda, in onda su Sky Arte ci guida da Frankenstein a Dracula, passando per Zorro, Indiana Jones e Pippi Calzelunghe, intrecciando narrazione, ricostruzioni e contributi del mass-mediologo Roberto Grandi per svelare ciò che si nasconde dietro le maschere del mito. Oggi, lunedì 25 agosto, alle ore 21:15, il primo episodio Frankenstein sono io ci porta a Bologna, dove il fisico Giovanni Aldini, nipote di Luigi Galvani, condusse esperimenti sulla rianimazione dei cadaveri usando l’elettricità. I suoi macabri test ispirarono Mary Shelley nella creazione del celebre dottor Frankenstein.
Alle ore 21.55 La ragazza del boop-boop-a-doop racconta la storia di Helen Kane, diva degli anni Venti e vera musa dietro Betty Boop. La sua battaglia legale per difendere la propria immagine anticipa i dibattiti moderni sulla proprietà dell’identità artistica. A seguire, Giù la maschera! svela le origini di Zorro, nate dalle gesta del bandito messicano Joaquin Murrieta. Alle 23 è la volta di Non voglio crescere, l’episodio dedicato ad Astrid Lindgren e alla sua creazione più celebre: Pippi Calzelunghe, personaggio anarchico e visionario nato dalla fantasia di una madre che raccontava storie alla figlia per affrontare la malattia. Alle 23.30, con Giovanni Belzoni e i templi maledetti, scopriamo il gigante padovano, ex circense, ingegnere e avventuriero, che ispirò George Lucas per il personaggio di Indiana Jones, mentre a chiudere la notte sarà Sangue del mio sangue, dedicato a Vlad III di Valacchia, noto come Vlad l’Impalatore. Giovedì 28 alle 19.35 Vermeer - The Greatest Exhibition accompagna gli spettatori al Rijksmuseum di Amsterdam, dove in compagnia del direttore del museo e dei curatori della mostra, ci addentriamo nella più grande esposizione dedicata finora a Vermeer.
Vermeer - The Greatest Exhibition ® David Bickerstaff I Courtesy Sky Arte
Rai Storia omaggia Mondrian
La Composizione No. II appartiene a un gruppo di sette dipinti che Mondrian compose dal 1919 al 1921. Ad analizzarla per la rubrica Iconologie quotidiane è lo storico dell’arte Rodolfo Papa. In questo ciclo l’artista olandese utilizza rettangoli più grandi di quelli impiegati precedentemente e lavora con il nero, diverse tonalità di grigio e i tre colori primari mescolati con il grigio. Questi dipinti rappresentano il primo esempio dell’astrazione geometrica di Mondrian e risentono del suo coinvolgimento con il gruppo De Stijl, movimento artistico fondato nei Paesi Bassi nel 1917. L'uso rigoroso delle linee orizzontali e verticali e dei colori primari è infatti una caratteristica di De Stijl.
Su Arte tv Paul Cézanne, pioniere dell’arte moderna
In occasione della riapertura della residenza di famiglia di Paul Cézanne ad Aix-en-Provence, fino al 26 settembre il documentario Paul Cezanne. Pioniere dell’arte moderna ripercorre la traiettoria del maestro, che dalla sua Provenza natale trasse l’ispirazione per una visione d’avanguardia.
La settimana che preannuncia gli ultimi scampoli dell’estate si apre con una maratona speciale tra i musei più belli d’Italia.
A proporla è Sky Arte con la seconda stagione di Musei, la serie che racconta da vicino le grandi istituzioni museali italiane, guidati dalla voce narrante di Lella Costa.
Martedì 26 agosto sono in programma otto episodi. Un’opportunità unica per andare oltre le sale e i capolavori più noti, esplorando il dietro le quinte di questi luoghi simbolo della cultura, tra conservazione, ricerca e visione.
Si comincia alle 21.15 con la Galleria degli Uffizi, uno dei musei più antichi e celebri al mondo, laboratorio in continua evoluzione, dove il dialogo tra arte e contemporaneità è forte, per proseguire con il Palazzo Ducale di Urbino e la Galleria Nazionale delle Marche, custodi della grandezza rinascimentale e della visione architettonica e culturale di Federico da Montefeltro. Alle 22.35 sarà la volta della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro e del Museo di Palazzo Grimani, due perle veneziane affacciate sul Canal Grande, mentre alle 23.10 la narrazione prosegue con il Palazzo Ducale di Mantova, simbolo del potere e del mecenatismo dei Gonzaga, con perle assolute come la Camera degli Sposi di Andrea Mantegna. Alle 23.50 il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria racconta i suoi tesori, a cominciare dai padroni di casa, i celebri Bronzi di Riace, svelando i nuovi percorsi di museografia e per la valorizzazione dei beni archeologici.
A chiudere la serata saranno il Museo e Real Bosco di Capodimonte, Palazzo Pitti con il Giardino di Boboli e la Reggia di Caserta, meraviglia borbonica ispirata a Versailles.

Giardino di Boboli, Kafeehaus I Courtesy Gallerie degli Uffizi
A partire da lunedì 25 agosto un viaggio in sei episodi ideato da Bottega Finzioni e condotto da Matilda De Angelis invita a scoprire le persone reali che hanno ispirato alcuni dei personaggi più iconici della nostra immaginazione. La serie Il mio nome è leggenda, in onda su Sky Arte ci guida da Frankenstein a Dracula, passando per Zorro, Indiana Jones e Pippi Calzelunghe, intrecciando narrazione, ricostruzioni e contributi del mass-mediologo Roberto Grandi per svelare ciò che si nasconde dietro le maschere del mito. Oggi, lunedì 25 agosto, alle ore 21:15, il primo episodio Frankenstein sono io ci porta a Bologna, dove il fisico Giovanni Aldini, nipote di Luigi Galvani, condusse esperimenti sulla rianimazione dei cadaveri usando l’elettricità. I suoi macabri test ispirarono Mary Shelley nella creazione del celebre dottor Frankenstein.
Alle ore 21.55 La ragazza del boop-boop-a-doop racconta la storia di Helen Kane, diva degli anni Venti e vera musa dietro Betty Boop. La sua battaglia legale per difendere la propria immagine anticipa i dibattiti moderni sulla proprietà dell’identità artistica. A seguire, Giù la maschera! svela le origini di Zorro, nate dalle gesta del bandito messicano Joaquin Murrieta. Alle 23 è la volta di Non voglio crescere, l’episodio dedicato ad Astrid Lindgren e alla sua creazione più celebre: Pippi Calzelunghe, personaggio anarchico e visionario nato dalla fantasia di una madre che raccontava storie alla figlia per affrontare la malattia. Alle 23.30, con Giovanni Belzoni e i templi maledetti, scopriamo il gigante padovano, ex circense, ingegnere e avventuriero, che ispirò George Lucas per il personaggio di Indiana Jones, mentre a chiudere la notte sarà Sangue del mio sangue, dedicato a Vlad III di Valacchia, noto come Vlad l’Impalatore. Giovedì 28 alle 19.35 Vermeer - The Greatest Exhibition accompagna gli spettatori al Rijksmuseum di Amsterdam, dove in compagnia del direttore del museo e dei curatori della mostra, ci addentriamo nella più grande esposizione dedicata finora a Vermeer.

Vermeer - The Greatest Exhibition ® David Bickerstaff I Courtesy Sky Arte
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La Composizione No. II appartiene a un gruppo di sette dipinti che Mondrian compose dal 1919 al 1921. Ad analizzarla per la rubrica Iconologie quotidiane è lo storico dell’arte Rodolfo Papa. In questo ciclo l’artista olandese utilizza rettangoli più grandi di quelli impiegati precedentemente e lavora con il nero, diverse tonalità di grigio e i tre colori primari mescolati con il grigio. Questi dipinti rappresentano il primo esempio dell’astrazione geometrica di Mondrian e risentono del suo coinvolgimento con il gruppo De Stijl, movimento artistico fondato nei Paesi Bassi nel 1917. L'uso rigoroso delle linee orizzontali e verticali e dei colori primari è infatti una caratteristica di De Stijl.
Su Arte tv Paul Cézanne, pioniere dell’arte moderna
In occasione della riapertura della residenza di famiglia di Paul Cézanne ad Aix-en-Provence, fino al 26 settembre il documentario Paul Cezanne. Pioniere dell’arte moderna ripercorre la traiettoria del maestro, che dalla sua Provenza natale trasse l’ispirazione per una visione d’avanguardia.
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