La proposta del ministro Franceschini

Pagare le tasse con opere d’arte

Allegoria della vista, Jan Brueghel Il Vecchio
 

L.S.

13/10/2014

Un baratto fiscale è la soluzione proposta del ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, per combinare la solvibilità delle tasse e l’ampliamento del patrimonio artistico di Stato.

Il meccanismo è elementare (ma rigidissimo nei criteri) e consente il pagamento degli obblighi fiscali con dipinti o sculture di comprovato valore culturale che possano magari servire a completare la collezione di un museo pubblico, beni culturali vincolati (arredi d'epoca, terreni di interesse archeologico), libri antichi o singoli documenti utili ad integrare un archivio e immobili d'epoca.

La legge che regola tale scambio esiste dal 1982 e in altri paesi è anche applicata con successo, il ministro si è dunque limitato a firmare il decreto di nomina della Commissione di esperti (tre indicati dal Ministero dei Beni Culturali, tre dal Ministero dell'Economia e delle Finanze) che valuteranno l'offerta del contribuente per stabilire le condizioni ed il valore della cessione.

Il provvedimento interessa l'imposta sul reddito delle persone fisiche, l'imposta sul reddito delle persone giuridiche e le imposte di successione con la sottoscrizione di tutti gli eredi.

Ognuno faccia i propri conti però perchè non sono previsti rimborsi sulle differenze, nel caso in cui il valore del bene presentato superi l’importo della tassa.


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