Il 7 luglio sarà battuto all'asta un capolavoro dell’ultimo Canova

Quella statua da giardino è di Canova! La Maddalena ritrovata va all'asta da Christie's

Antonio Canova, Maddalena giacente, Marmo, 1819 - 1822. Valore stimato £5,000,000-8,000,000 | Courtesy Christie’s Images Ltd 2022
 

Samantha De Martin

21/03/2022

Lo sguardo in estasi sconvolto dal pathos, la testa reclinata all’indietro, una lacrima a rigarle la guancia. Distesa per terra, “quasi svenuta per l’eccessivo dolore della sua penitenza”, la Maddalena giacente di Antonio Canova, considerata finora perduta, riemerge dall’oblio del tempo che l’aveva vista, alla maniera di una “bella addormentata” nella favola dell’arte vagare senza nome, di mano in mano, nell’intricatato regno di aste e collezioni.
Non sbuca da un museo o da una chissà quale prestigiosa collezione. Per uno strano gioco del destino, si fa viva nel duecentenario della morte del suo scultore, acquistata dal suo attuale proprietario nel 2002, durante un’asta di statue da giardino, al costo di poche migliaia di sterline, con l'umiltà di una donna qualsiasi.
Il marmo è la sua pelle. E chiunque abbia visitato il sublime tempio della bellezza che è il Museo Gypsoteca Antonio Canova di Possagno, non può non volgere il pensiero al medesimo soggetto, che fino a qualche giorni fa rappresentava l’unica testimonianza dell’opera in marmo di cui si erano perse le tracce.


Antonio Canova, Maddalena giacente, Marmo, 1819 - 1822. Valore stimato £5,000,000-8,000,000 | Courtesy Christie’s Images Ltd 2022

Il modello in gesso, datato "1819 nel mese di settembre", che non passa inosservato agli ospiti della Gypsoteca, servì a Canova per realizzare la Maddalena giacente in marmo. Il maestro doveva amare a tal punto questo modello esposto nel suo studio da citarlo in una lettera all'amico Quatremère de Quincy. "Ho esposto un altro modello di una seconda Maddalena distesa per terra, e quasi svenuta per l'eccessivo dolore della sua penitenza, argomento che mi piace molto, e che mi ha guadagnato molte indulgenze, e lodi molto lusinghiere"  scriveva l'artista.
Tra queste lodi vi era quella dello scrittore, poeta e paroliere irlandese dell'epoca, Thomas Moore, che aveva definito l’ultima Maddalena letteralmente "divina”.

Così se già l'ignaro proprietario del marmo ritrovato stava già pregustando la resa panica che la sublime scultura da giardino avrebbe avuto tra piante e arbusti, dovrà rinunciare al proprio ambizioso allestimento.

Completata poco prima della morte di Canova, nel 1822, la Maddalena giacente è il capolavoro del titano del marmo considerato perduto, cercato per anni dagli studiosi senza mai venirne a capo. Svegliata, grazie al caso, dal suo torpore lungo secoli, sarà lei la star di una delle prossime aste da Christie's, che sarà battuta il 7 luglio per un valore stimato tra i 5 e gli 8 milioni di sterline.
Certo, un'opportunità estremamente rara per il mercato di acquisire un così importante esempio di scultura neoclassica.


Antonio Canova, Maddalena giacente, Marmo, 1819 - 1822. Valore stimato £5,000,000-8,000,000 | Courtesy Christie’s Images Ltd 2022

“È un miracolo che l'eccezionale capolavoro di Antonio Canova, da tempo perduto, la Maddalena giacente, sia stato ritrovato 200 anni dopo il suo completamento - commenta Mario Guderzo, già direttore del Museo Gypsotheca Antonio Canova e del Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa -. Quest'opera è ricercata dagli studiosi da decenni, quindi la scoperta è di fondamentale importanza per la storia del collezionismo e la storia dell'arte. Testimonia l'intenso processo di pensiero dell'opera dello scultore italiano che fu testimone fondamentale del suo tempo: fedele a Papa Pio VII, ricercato da Napoleone, amato dal sovrano inglese Giorgio IV, stimato nel mondo del collezionismo europeo e di fondamentale importanza per la restituzione delle opere d'arte sequestrate sotto Napoleone”.

Esposta presso la sede di Christie's a Londra il 19 e 20 marzo, la statua ritrovata del maestro di Possagno si mostrerà ancora una volta in tournée a New York, dove sarà dall'8 al 13 aprile, e poi a Hong Kong, dal 27 maggio al 1° giugno, prima di far ritorno nella City per tre settimane nel mese di giugno, e passare alla pre-vendita dal 2 al 7 luglio.

"La riscoperta del capolavoro perduto di Canova - commenta Donald Johnston, International Head of Sculpture di Christie's - è immensamente emozionante ed è un punto culminante dei miei oltre 30 anni di carriera nel settore. Questa scultura rappresenta una commissione ampiamente documentata di una figura importante della storia britannica, il primo Ministro Lord Liverpool, il cui acquisto è una testimonianza dell'amore che i collezionisti britannici avevano sempre dimostrato per l'opera del grande scultore neoclassico Antonio Canova”.


Antonio Canova, Maddalena giacente, Gesso I Courtesy Museo e Gypsotheca Antonio Canova

Il marmo della Maddalena giacente fu infatti commissionato dal Primo Ministro dell'epoca, Lord Liverpool, nel 1819. Fu lui il privilegiato erede degli ultimi colpi di scalpello del maestro di Possagno, culmine degli studi sulla forma umana con la sua languida grazia. Alla morte del Lord, nel 1828, appena sei anni dopo il completamento della scultura, la Maddalena finì nelle mani del fratello Charles, per poi passare a Christie's nel 1852, in occasione di un’asta. Presentata come "La statua celebrata della Maddalena del Canova", e descritta nel catalogo dell'asta come "una delle opere più belle e rifinite" del maestro, approdò nella collezione di Lord Ward, uno dei più eminenti collezionisti del suo tempo. Da allora sgattaiolò di mano in mano fino a quando, in meno di un secolo, la paternità del marmo e l’identità della statua non caddero nell’oblio. In un’asta del 1938 la scultura veniva descritta semplicemente come una "figura classica".
Nel 2002 l'acquisto da parte dell'attuale proprietario durante una vendita di statue da giardino. Solo di recente l’ultima fatica del poeta del marmo ha ritrovato la sua autentica paternità, regalando al mercato la straordinaria opportunità di acquisire un marmo autografo dell'ultimo Antonio Canova.

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