A Mantova fino al 1° maggio
Unbounded Art: pittori cinesi a Casa Mantegna

Unbounded |
Fang Lijun
Francesca Grego
04/04/2017
Mantova - Il Rinascimento italiano incontra la Cina contemporanea nella quattrocentesca Casa del Mantegna.
Fino al 1° maggio dieci pittori cinesi di rilevanza mondiale dialogheranno con gli eccezionali spazi della dimora di uno dei padri dell'arte italiana.
A suggerire il titolo Wu jie/ Unbounded – sconfinato, infinito – è stata proprio l’atipica struttura cubica dell’edificio, che con l’austera eleganza del suo cortile cilindrico allude alla simbologia del divino: un cerchio inscritto in un quadrato, unicum assoluto nell’architettura dell’epoca, che sorprendentemente corrisponde alla credenza tradizionale cinese secondo cui la terra è quadrata e il cielo rotondo.
In questo continuum spazio-temporale senza confini né cesure, si colloca il richiamo a una cultura artistica e filosofica distante, che tuttavia condivide con la tradizione pittorica locale un profondo legame con le origini.
Fra riferimenti internazionali e differenti ricerche stilistiche, resta ben saldo negli artisti selezionati dai curatori Eleonora Battiston e Zhu Tong il retaggio di radici millenarie, espresso nel richiamo alla natura o nella centralità del vuoto.
Un itinerario attraverso le differenti generazioni di pittori mostra come né la Rivoluzione Culturale nè le migrazioni e la globalizzazione abbiano intaccato i nuclei primari della cultura artistica cinese, ancora presenti e vitali nella produzione contemporanea: dagli autoritratti di Fang Lijun e i Cani verdi di Zhou Chunya, entrambi nati negli anni Sessanta e formatisi sull’arte occidentale, alle opere dei giovanissimi Cai Lei e Man Lingli, che manipolano con consapevolezza e originalità antiche concezioni dello spazio, materiali tradizionali, come la seta, ed elementi della cultura popolare.
Leggi anche:
A Mantova rinasce la Corte Nuova
Fino al 1° maggio dieci pittori cinesi di rilevanza mondiale dialogheranno con gli eccezionali spazi della dimora di uno dei padri dell'arte italiana.
A suggerire il titolo Wu jie/ Unbounded – sconfinato, infinito – è stata proprio l’atipica struttura cubica dell’edificio, che con l’austera eleganza del suo cortile cilindrico allude alla simbologia del divino: un cerchio inscritto in un quadrato, unicum assoluto nell’architettura dell’epoca, che sorprendentemente corrisponde alla credenza tradizionale cinese secondo cui la terra è quadrata e il cielo rotondo.
In questo continuum spazio-temporale senza confini né cesure, si colloca il richiamo a una cultura artistica e filosofica distante, che tuttavia condivide con la tradizione pittorica locale un profondo legame con le origini.
Fra riferimenti internazionali e differenti ricerche stilistiche, resta ben saldo negli artisti selezionati dai curatori Eleonora Battiston e Zhu Tong il retaggio di radici millenarie, espresso nel richiamo alla natura o nella centralità del vuoto.
Un itinerario attraverso le differenti generazioni di pittori mostra come né la Rivoluzione Culturale nè le migrazioni e la globalizzazione abbiano intaccato i nuclei primari della cultura artistica cinese, ancora presenti e vitali nella produzione contemporanea: dagli autoritratti di Fang Lijun e i Cani verdi di Zhou Chunya, entrambi nati negli anni Sessanta e formatisi sull’arte occidentale, alle opere dei giovanissimi Cai Lei e Man Lingli, che manipolano con consapevolezza e originalità antiche concezioni dello spazio, materiali tradizionali, come la seta, ed elementi della cultura popolare.
Leggi anche:
A Mantova rinasce la Corte Nuova
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Brescia | Dal 18 settembre a Brescia, tra la Pinacoteca Tosio Martinengo e il Museo di Santa Giulia
L’autunno della Fondazione Brescia Musei, dalla pittura fiamminga a Crepax
-
Mondo | A qualche mese dal debutto all'Opera di Parigi con l'Aida di Giuseppe Verdi
Shirin Neshat: io artista nomade, non di propaganda
-
Roma | Fino al 14 settembre alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
A Roma un dialogo tra gli artisti cinesi e i maestri della collezione Gnamc, da Balla a Cattelan
-
Mondo | Al PoMo Museum di Trondheim dal 1° agosto al 26 ottobre
Il codice della pittura. L'ultimo Picasso si racconta in Norvegia
-
Mondo | Premiere a Parigi il 24 settembre 2025
Un'Aida all'Opera Bastille per Shirin Neshat