Firenze e Venezia viste da Trafalgar Square
I maestri del Rinascimento italiano nel 2018 della National Gallery
 
										
										 
										
										
																		
																	Madrid, Museo Nacional del Prado | 
																									Lorenzo Lotto, Ritratto di Marsilio Cassotti e Faustina Assonica
															
							Francesca Grego
28/12/2017
							Mondo -  La grande arte del Rinascimento italiano conferma la sua posizione privilegiata nel cuore del pubblico britannico e internazionale. 
Una preferenza che si riflette nel calendario 2018 della National Gallery di Londra, tra i musei più visitati al mondo.
  
Fino al 28 gennaio, una mostra piccola e preziosissima focalizza l’attenzione sulla magica triade Leonardo-Michelangelo-Raffaello. Intorno alla scultura del Tondo Taddei in prestito dalla Royal Academy - unica creazione michelangiolesca in marmo presente nelle collezioni britanniche - si dispongono opere selezionate dei tre geni rinascimentali.
In evidenza relazioni, influenze reciproche e irriducibili differenze tra i protagonisti di una stagione irripetibile.
  
E poi spazio a tre esponenti di spicco della grande tradizione veneta, cui saranno dedicati due tra i più importanti appuntamenti del 2018.
Accanto all’incanto impressionista di Claude Monet, all’America di Ed Ruscha e Thomas Cole, al Barocco spagnolo di Bartolomé Esteban Murillo, di cui tutta Europa festeggia il quarto centenario, il museo di Trafalgar Square schiera infatti la pittura di Andrea Mantegna, Giovanni Bellini e Lorenzo Lotto: tre volti diversi e altrettanto rappresentativi del Rinascimento di casa nostra, esempi di un universo variegato che anche gli appassionati d’Oltremanica stanno imparando ad apprezzare nelle diverse sfumature e scuole regionali.
  
Si comincia con un confronto al vertice tra Bellini e Mantegna (1° ottobre 2018-27 gennaio 2019) accomunati da un legame di parentela che ne rese più strette le relazioni artistiche.
Tutti da scoprire, i reciproci influssi tra due artisti che, pur provenendo entrambi dal medesimo contesto geografico, si fecero interpreti di concezioni della pittura ben distinte.
  
Le preziose luci tardo-gotiche e il decorativismo ad un tempo morbido e lineare del Giambellino incontrano la monumentalità scultorea, il naturalismo e l’ispirazione classica del cognato Mantegna, introducendo nella Repubblica Serenissima le novità dell’arte rinascimentale. Il pittore padovano, dal canto suo, addolcisce forme e fisionomie, mentre entrambi sperimentano un nuovo senso dello spazio.
Tra dipinti, sculture e disegni provenienti da grandi istituzioni internazionali, spiccano le tavole omonime della Presentazione di Gesù al Tempio, in arrivo da Fondazione Querini Stampalia di Venezia (Bellini) e dalla Gemäldegalerie di Berlino (Mantegna), al centrodi un focus dedicato.
  
Anche Lorenzo Lotto nasce a Venezia, ma presto il suo spirito inquieto lo porta a peregrinare tra Roma, le Marche e Bergamo, senza dimenticare il ritorno in Laguna.
Grazie alla collaborazione della National Gallery con il Museo del Prado di Madrid, dal 5 novembre 2018 il pubblico britannico avrà per la prima volta occasione di ammirare una nutrita serie di ritratti, genere in cui Lotto eccelse.
Espressività, immediatezza, colori saturi e brillanti si accompagnano a una modernissima capacità di caratterizzare i soggetti, dalla psicologia allo status sociale reso in modo nuovo e singolare attraverso gioielli, abiti e arredi, che i visitatori della mostra potranno osservare anche in versione originale, grazie all’inclusione nel percorso di raffinati oggetti d’epoca appartenuti ai modelli.
  
Leggi anche:
  
• A Los Angeles Giovanni Bellini tra natura e spiritualità
• Viaggi d’Arte – A Siviglia nell’anno di Murillo
• Lotto e Leopardi: a Recanati due anime inquiete a confronto
• Lotto, Mantegna e Bellini presto alla National Gallery
						
						
					Una preferenza che si riflette nel calendario 2018 della National Gallery di Londra, tra i musei più visitati al mondo.
Fino al 28 gennaio, una mostra piccola e preziosissima focalizza l’attenzione sulla magica triade Leonardo-Michelangelo-Raffaello. Intorno alla scultura del Tondo Taddei in prestito dalla Royal Academy - unica creazione michelangiolesca in marmo presente nelle collezioni britanniche - si dispongono opere selezionate dei tre geni rinascimentali.
In evidenza relazioni, influenze reciproche e irriducibili differenze tra i protagonisti di una stagione irripetibile.
E poi spazio a tre esponenti di spicco della grande tradizione veneta, cui saranno dedicati due tra i più importanti appuntamenti del 2018.
Accanto all’incanto impressionista di Claude Monet, all’America di Ed Ruscha e Thomas Cole, al Barocco spagnolo di Bartolomé Esteban Murillo, di cui tutta Europa festeggia il quarto centenario, il museo di Trafalgar Square schiera infatti la pittura di Andrea Mantegna, Giovanni Bellini e Lorenzo Lotto: tre volti diversi e altrettanto rappresentativi del Rinascimento di casa nostra, esempi di un universo variegato che anche gli appassionati d’Oltremanica stanno imparando ad apprezzare nelle diverse sfumature e scuole regionali.
Si comincia con un confronto al vertice tra Bellini e Mantegna (1° ottobre 2018-27 gennaio 2019) accomunati da un legame di parentela che ne rese più strette le relazioni artistiche.
Tutti da scoprire, i reciproci influssi tra due artisti che, pur provenendo entrambi dal medesimo contesto geografico, si fecero interpreti di concezioni della pittura ben distinte.
Le preziose luci tardo-gotiche e il decorativismo ad un tempo morbido e lineare del Giambellino incontrano la monumentalità scultorea, il naturalismo e l’ispirazione classica del cognato Mantegna, introducendo nella Repubblica Serenissima le novità dell’arte rinascimentale. Il pittore padovano, dal canto suo, addolcisce forme e fisionomie, mentre entrambi sperimentano un nuovo senso dello spazio.
Tra dipinti, sculture e disegni provenienti da grandi istituzioni internazionali, spiccano le tavole omonime della Presentazione di Gesù al Tempio, in arrivo da Fondazione Querini Stampalia di Venezia (Bellini) e dalla Gemäldegalerie di Berlino (Mantegna), al centrodi un focus dedicato.
Anche Lorenzo Lotto nasce a Venezia, ma presto il suo spirito inquieto lo porta a peregrinare tra Roma, le Marche e Bergamo, senza dimenticare il ritorno in Laguna.
Grazie alla collaborazione della National Gallery con il Museo del Prado di Madrid, dal 5 novembre 2018 il pubblico britannico avrà per la prima volta occasione di ammirare una nutrita serie di ritratti, genere in cui Lotto eccelse.
Espressività, immediatezza, colori saturi e brillanti si accompagnano a una modernissima capacità di caratterizzare i soggetti, dalla psicologia allo status sociale reso in modo nuovo e singolare attraverso gioielli, abiti e arredi, che i visitatori della mostra potranno osservare anche in versione originale, grazie all’inclusione nel percorso di raffinati oggetti d’epoca appartenuti ai modelli.
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