Ieri a Washington la cerimonia di restituzione, a 15 anni dall’inizio della collaborazione
Italia e USA insieme contro il traffico illegale: recuperati preziosi reperti greci

I reperti restituiti in mostra a Washington. Courtesy Mibac
Francesca Grego
31/10/2018
Mondo - Continuano le operazioni di recupero delle opere d’arte trafugate in territorio italiano e rivendute sul mercato internazionale. A 15 anni dall’inizio della collaborazione tra il nostro paese e gli Stati Uniti nel contrasto al traffico illegale di reperti archeologici, tre preziosi manufatti di epoca greca sono stati ufficialmente riconsegnati al governo italiano nella persona del ministro Alberto Bonisoli durante la solenne cerimonia che ha avuto luogo ieri presso l’Ambasciata d’Italia a Washington.
Si tratta di un piccolo vaso per oli e unguenti, di una brocca da vino e di una terrina per i cibi, tutti ornati da raffinate pitture. Immesse sul mercato da due noti trafficanti italiani, nell’aprile 2017 le opere erano state inserite nell’elenco degli oggetti destinati alla vendita in una casa d’aste di New York. È qui che è entrata in gioco l’azione del Comando Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri e dell’FBI all’interno di un’indagine internazionale congiunta.
Esposte nella sede dell’Ambasciata insieme ad altri 16 reperti recuperati in operazioni analoghe, le opere sono testimoni di una storia oscura ma anche delle possibilità di riscatto di un patrimonio immenso come quello italiano, da sempre oggetto di appropriazioni indebite e veri propri saccheggi. A raccontarne i particolari arriva ora il catalogo Saving Art Preserving Heritage, presentato in occasione dell’evento.
Se il comandante del Comando Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri Fabrizio Parrulli ha sottolineato la necessità di attivare, negli USA come in Italia, “quel circuito virtuoso di sensibilità e consapevolezza che è alla base della prevenzione e della repressione del traffico illecito di beni culturali”, Bonisoli ha annunciato per le prossime settimane la presentazione al Consiglio dei Ministri di un disegno di legge di iniziativa governativa per la ratifica del Trattato di Nicosia sui reati contro il patrimonio culturale.
“Credo fermamente nella necessità di proseguire il cammino di cooperazione avviato oltre quindici anni fa tra Italia e Stati Uniti”, ha aggiunto il ministro: un percorso “che, oltre all’attività di contrasto al mercato dei beni trafugati, ha offerto svariate opportunità per la ricerca accademica e una più ampia fruizione del patrimonio italiano, anche attraverso il prestito delle nostre opere d’arte ad alcuni dei più grandi musei americani”. Leggi anche:
• In mostra a Milano l’Arte Liberata: Andy Warhol, Christo, Jean Arp strappati alla criminalità
• Anfore, monete e un frammento della nave di Caligola: dagli Stati Uniti tornano in Italia importanti reperti
• Operazione Demetra: recuperati reperti archeologici per 40 milioni di euro
Si tratta di un piccolo vaso per oli e unguenti, di una brocca da vino e di una terrina per i cibi, tutti ornati da raffinate pitture. Immesse sul mercato da due noti trafficanti italiani, nell’aprile 2017 le opere erano state inserite nell’elenco degli oggetti destinati alla vendita in una casa d’aste di New York. È qui che è entrata in gioco l’azione del Comando Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri e dell’FBI all’interno di un’indagine internazionale congiunta.
Esposte nella sede dell’Ambasciata insieme ad altri 16 reperti recuperati in operazioni analoghe, le opere sono testimoni di una storia oscura ma anche delle possibilità di riscatto di un patrimonio immenso come quello italiano, da sempre oggetto di appropriazioni indebite e veri propri saccheggi. A raccontarne i particolari arriva ora il catalogo Saving Art Preserving Heritage, presentato in occasione dell’evento.
Se il comandante del Comando Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri Fabrizio Parrulli ha sottolineato la necessità di attivare, negli USA come in Italia, “quel circuito virtuoso di sensibilità e consapevolezza che è alla base della prevenzione e della repressione del traffico illecito di beni culturali”, Bonisoli ha annunciato per le prossime settimane la presentazione al Consiglio dei Ministri di un disegno di legge di iniziativa governativa per la ratifica del Trattato di Nicosia sui reati contro il patrimonio culturale.
“Credo fermamente nella necessità di proseguire il cammino di cooperazione avviato oltre quindici anni fa tra Italia e Stati Uniti”, ha aggiunto il ministro: un percorso “che, oltre all’attività di contrasto al mercato dei beni trafugati, ha offerto svariate opportunità per la ricerca accademica e una più ampia fruizione del patrimonio italiano, anche attraverso il prestito delle nostre opere d’arte ad alcuni dei più grandi musei americani”. Leggi anche:
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