Un progetto conservativo da 2,5 milioni di sterline

La Cattedrale di Canterbury tra maxi restauri e aste

Noah, Lamech, and Thara, from the Ancestors of Christ Windows, Canterbury Cathedral, England, 1178-1180. Colored glass and vitreous paint; lead came. Images © Robert Greshoff Photography, courtesy Dean and Chapter of Canterbury.
 

Ludovica Sanfelice

07/09/2016

Mondo - La ricollocazione delle vetrate gioiello si concluderà a Natale e per almeno un secolo ci si augura di non dover più intervenire sulla Great South Window della Cattedrale di Canterbury, sottoposta ad un monumentale intervento conservativo dopo le minacce di crolli che sette anni fa spinsero a transennare parte del complesso simbolo della Chiesa anglicana collegato alla Chiesa di Roma dalla via Francigena.
 
I nodi vennero al pettine dopo che nel 2009 un sasso cadde dall’alto facendo strada a diagnosi cupe sul precario stato di salute della Cattedrale e ad una sfida conservativa considerata tra le più complesse del XXI secolo: smantellare e rigenerare impiegando tecniche e materiali tradizionali e qualche soluzione ingegneristica più all’avanguardia.
 
Nei prossimi mesi i pannelli torneranno quindi al loro posto grazie al progetto di ricostruzione della struttura in pietra costato 2,5 milioni di sterline e volto a garantire stabilità e protezione ai preziosi vetri medievali. Per recuperare una parte del denaro investito, alcuni frammenti, sostituiti nel corso dei lavori a causa del loro deterioramento, verranno battuti all’asta il prossimo 24 settembre.
 
Per ricordarci che non tutto il male viene per nuocere, in attesa che chiudesse il cantiere, alcune parti della galleria di antenati di Cristo sono state esposte al Getty Museum di Los Angeles e al Metropolitan Museum di New York dove ai visitatori è stata offerta la storica occasione di ammirare da vicino le decorazioni che normalmente troneggiano a grandi altezze tra le mura della Cattedrale.

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