La Fortezza di Königstein resta in Gran Bretagna

La National Gallery si aggiudica un capolavoro di Bellotto

The National Gallery, London | Bernardo Bellotto, The Fortress of Königstein
 

Francesca Grego

25/08/2017

Mondo - La National Gallery ce l’ha fatta: La Fortezza di Königstein vista da Nord di Bernardo Bellotto è ora ufficialmente nelle sue collezioni e da pochi giorni esposta in uno speciale display che celebra l’impresa.
 
Si è conclusa così una vicenda che per mesi ha tenuto il mondo dell’arte britannico con il fiato sospeso.
Per ben due volte un facoltoso collezionista americano ha tentato di acquisire il dipinto dal Conte di Derby, scontrandosi con la sospensione della licenza di esportazione, lo strumento che concede a un “domestic buyer” di mettere insieme le risorse per trattenere un’opera d’arte entro i confini del Regno.
 
La passione degli inglesi per i vedutisti del Settecento italiano è più che nota: una cordata di soggetti pubblici e privati è riuscita a raggiungere la quota di 11.670 mila sterline, necessaria ad acquistare il dipinto realizzato dal nipote e allievo di Canaletto per il re Augusto III di Polonia.
L’operazione è stata resa possibile da un generoso lascito di Mrs Madeline Swallow, dalle 550 mila sterline concesse dall’Art Fund e dai contributi degli American Friends of the National Gallery, del National Gallery Trust, di Howard e Roberta Ahmanson, della Deborah Loeb Brice Foundation, della Manny & Brigitta Davidson Charitable Foundation, di Sackler e di altri supporter.

Un bel colpo, se si considera che solo cinque mesi fa, complice la svalutazione della sterlina, la National Gallery si lasciò sfuggire il Ritratto di giovane con cappello rosso di Pontormo in circostanze molto simili.
 
L’opera di Bellotto va ad aggiungersi all’ampio repertorio di vedute settecentesche esposte al museo di Trafalgar Square, molte delle quali legate alle bellezze dell'Italia. La Fortezza di Königstein mostra invece i paesaggi dei dintorni di Dresda, cari a re Augusto che fu anche elettore di Sassonia.

Si tratta del primo dipinto importante della collezione che abbia come soggetto gli scenari naturali e architettonici del Nord Europa: per i curatori rappresenta dunque un ponte tra le tradizioni pittoriche di due diverse aree del continente.
La drammatica monumentalità della scena costituisce inoltre un notevole elemento di originalità del quadro di Bellotto rispetto alla maggior parte delle vedute italiane, insieme al contrasto tra l’accuratezza topografica della fortezza, il verde della campagna e la fragrante quotidianità di contadini e pastori che popolano lo spazio del dipinto.
 
L’artista veneto realizzò per Augusto III altre quattro versioni della Fortezza di Königstein, approdate tutte nel Regno Unito in seguito alla Guerra dei Sette Anni. Di queste, una ha varcato l’Oceano nel 1993 alla volta della National Gallery of Washington, due sono esposte nelle sale della Manchester Art Gallery, mentre l’ultima fa tuttora parte della collezione di famiglia del Conte di Derby a Knowsley Hall.
 
Nel 2018 la National Gallery dedicherà alla nuova acquisizione una mostra che la accosterà a importanti opere di altri vedutisti italiani, come Canaletto e Antonio Guardi.
Dopodiché La Fortezza di Königstein partirà per una tournée sul territorio britannico, che la vedrà protagonista di un programma espositivo e divulgativo.
 
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