Dal 10 maggio visite guidate a tema per il gioiello della Napoli barocca

La Cappella Sansevero svela i suoi segreti

Ph. Marco Ghidelli | Cappella Sansevero, Napoli
 

Francesca Grego

07/05/2019

Napoli - È uno dei musei più visitati di Napoli, a sua volta tra le più gettonate città d’arte di questa primavera. Tra bellezza e mistero, la Cappella Sansevero ha conquistato il pubblico con la statua settecentesca del Cristo Velato, considerata un capolavoro inarrivabile anche da un maestro come Antonio Canova, con i virtuosismi scultorei della Pudicizia e del Disinganno, con il fascino perturbante delle macchine anatomiche, due scheletri scarnificati su cui un fine anatomista montò un sistema di vene, arterie e capillari tanto minuzioso da sembrar vero, stimolando la nascita di macabre leggende.
 
Oggi il mausoleo barocco nel cuore antico di Napoli svela i suoi segreti in una serie di visite guidate. Venerdì 10 maggio e venerdì 14 giugno, per esempio, i visitatori potranno conoscere da vicino l’ideatore di questa singolare meraviglia, il principe Raimondo di Sangro (1710-1771). Ad accompagnarli sarà il direttore del Museo della Cappella Sansevero Fabrizio Masucci, in un percorso che spazierà dalla genesi del complesso progetto iconografico del monumento alla censura che colpì il suo artefice, carismatico interprete dei fermenti intellettuali del suo tempo, fino alle storie pittoresche che la fantasia popolare elaborò intorno alla sua persona.
 
Il 24 maggio, invece, lo scrittore e studioso Martin Rua guiderà il pubblico nel labirinto dei significati esoterici che si celano nella cappella, nata nel segno di simbologie massoniche e rituali alchemici di cui il principe fu un appassionato cultore. A rendere l’esperienza ancora più suggestiva, saranno i giochi di luce concepiti per evidenziare nessi e corrispondenze tra le sculture.
Venerdì 7 giugno, infine, l’arte si fa spettacolo con “Il Testamento di Pietra”, una visita teatralizzata che richiamerà a nuova vita capolavori e protagonisti di questa impressionante macchina della rappresentazione barocca.
 
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