Riapre la casa degli amorini dorati

Il peristilio della "Casa degli Amorini dorati", a Pompei
 

20/06/2013

Napoli - Il suo nome si deve ai piccoli Cupido incisi su laminette d'oro che ornavano un ambiente. Stiamo parlando della "Casa degli Amorini dorati", una delle domus più interessanti tra quelle che resistettero alla furia del Vesuvio nel  79 d.C. e che riemersero negli scavi archeologici di Pompei.  Alcuni graffiti ne indicano il proprietario in Cn. Poppaeus Habitus, imparentato con Poppea Sabina, la seconda moglie di Nerone. 

Domani questa bella casa decorata anche da oggetti mitologici e paesaggi del famoso 'terzo stile', da rilievi e sculture in marmo e da oggetti di culto di divinità egiziane, come Iside, Osiride e Serapide, riaprirà al pubblico a conclusione di un complesso lavoro di restauro, che ha interessato anche il recupero del giardino al centro del peristilio e di un piccolo giardinetto interno, recupero eseguito tenendo in considerazione i dati di scavo e la sistemazione a verde realizzata agli inizi del Novecento.

Nicoletta Speltra


 

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