Nel settimo centenario di Dante, il Quinto Canto rivive in 30 eventi e 8 storiche location

Sulle orme di Paolo e Francesca: il Bacio di Rodin in mostra al Castello di Gradara

Il Bacio di Rodin, riproduzione in bronzo. Fondazione Gianadda Martigny
 

Francesca Grego

28/06/2021

Pesaro e Urbino - Nel settimo centenario di Dante Alighieri le mostre che celebrano il Sommo Poeta sono davvero tante in Italia e nel mondo, complici gli spunti che la sua opera ha offerto ad artisti di ogni epoca. Ma l’amore appassionato e proibito tra Paolo Malatesta e Francesca da Rimini narrato nel Quinto Canto dell’Inferno è un unicum che non smette di affascinare spettatori di ogni età. Tra l’estate e l’autunno la storia dei due amanti rivive nei luoghi che la videro nascere grazie al ricco programma di eventi di Francesca 2021. Da Rimini al Castello di Gradara, teatro dell’episodio  narrato da Dante e dell’assassinio finale, otto località tra Romagna e Marche si animeranno in una rassegna di 30 appuntamenti. Mostre, concerti, spettacoli, balletti, letture, rievocazioni diventeranno occasioni per scoprire luoghi carichi di storia e di bellezza, insieme ai particolari di una vicenda ormai leggendaria e alle ispirazioni che, oggi come ieri, il racconto di Dante offre a piene mani. 

Tra gli eventi da non perdere spicca la mostra Rodin a Gradara. Il Bacio di Paolo e Francesca nel Castello del Mito, appena inaugurata e visitabile fino al 30 agosto. Regina dell’allestimento è una delle sculture più note dell’arte moderna e arriva dalla prestigiosa Collezione Pierre Gianadda di Martigny, in Svizzera. Inizialmente concepito come parte della Porte de l’Enfer, dove avrebbe dovuto affiancare personaggi danteschi sofferenti e disperati come il Conte Ugolino, il Bacio conquistò presto uno spazio tutto suo nell’universo creativo del maestro francese. Appena ebbe terminato il gruppo di Paolo e Francesca, infatti, Rodin si rese conto che il loro abbraccio d’amore assoluto non aveva nulla di infernale e decise di farne un’opera a sé stante. Poco male, perché la Porta dell’Inferno non fu mai completata e il Bacio sarebbe presto diventato il suo capolavoro più famoso. 


Castello di Gradara I © By Enrico90p (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons

Come scrisse Rainer Maria Rilke nel 1902, la scultura ha “la capacità di trasformare il transitorio in eterno… Ecco perché si ha l’impressione che la beatitudine di questo bacio sia diffuso ovunque nei due corpi: è come un sole che sorge e la sua luce si posa ovunque”. Ma c’è anche chi davanti al gruppo di Rodin ha gridato allo scandalo, come i contemporanei di Dante di fronte alla relazione adulterina tra i suoi amanti. è successo a Chicago, dove nel 1893 il modello in gesso dell’opera fu esposto tra mille polemiche, e nel 1914 a Londra, durante la prima trasferta della scultura nel Regno Unito. Non è andata meglio nel 2017, quando Facebook censurò il manifesto della mostra allestita a Treviso per il centenario dello scultore: il geniale algoritmo del social network vi aveva riconosciuto intollerabili “allusioni di natura sessuale”, ma poi davanti alla grandezza dell’opera e del suo autore i responsabili fecero marcia indietro tra le scuse.
A Gradara il Bacio è presente in una delle sue versioni in bronzo e accompagnato da un percorso fotografico che ne illustra la genesi e il successo. Il tutto all’interno dello storica rocca dove si pensa abbia avuto luogo la storia d’amore tra i protagonisti del Quinto Canto della Divina Commedia, un gioiello dell’architettura fortificata italiana e in tempi più recenti un ambito set cinematografico che ha visto in azione maestri della settima arte come Orson Welles e Roberto Rossellini. 

Da Gradara il programma di Francesca 2021 si espande nelle città e nei castelli malatestiani disseminati tra le Marche e l’Emilia-Romagna: da Rimini, la città del celebre personaggio femminile dantesco, a Pesaro, dove si conserva la più cronaca del suo amore proibito, da Sant’Arcangelo di Romagna, la prima a proporsi nell’Ottocento come teatro del celebre bacio, a San Leo, il forte del Quarto Canto del Purgatorio, o a Mobaroccio, ultima residenza di Riccardo Zandonai, autore dell’opera lirica Francesca da Rimini scritta da D’Annunzio, fino a Montefiore Conca e Mercatello sul Metauro, tra le memorie di Dante e dei Malatesta. 

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