Si tratta di ex voto realizzati dai fedeli della zona
Da una chiesina della Sabinia emergono affreschi del Quattrocento
Gli affreschi quattrocenteschi dell'abside della Chiesa di Sant'Adamo - Comune di Cantalupo in Sabinia
E. Bramati
23/05/2014
Rieti - Era stata da poco restaurata e riaperta al pubblico la piccola chiesa rurale di Sant'Adamo a Cantalupo, originariamente costituita da una cappellina dedicata al culto del beato e successivamente ampliata, intorno al 1400.
L'edificio donato al comune di Cantalupo intorno al 2000 e quindi riqualificato, rappresenta un raro esempio di pittura tardogotica in Sabina, ed era già noto ai cittadini per i suoi splendidi affreschi, in particolare quelli posti sopra l'altare e raffiguranti l’Incoronazione della Vergine e alcuni santi tra cui Adamo, protettore degli animali.
Il recupero di questi dipinti ha riportato alla luce anche altre immagini, realizzate lungo le pareti, che nei secoli erano state ricoperte da uno spesso strato di intonaco. La sua rimozione ha così ridato vita a un San Sebastiano, un San Francesco e un Sant’Antonio di Padova, oltre a una Madonna del Latte e una Madonna della Misericordia. Queste immagini, piuttosto frequenti in Sabina, rappresentano degli ex voto realizzati dai fedeli intorno XV secolo, similmente a quelli conservati nella vicina chiesa di San Paolo a Poggio Mirteto.
La chiesa, un tempo meta di processioni che gli abitanti compivano insieme agli animali il 1° maggio, tornerà con il completamento dei lavori al suo antico splendore, mentre la pratica religiosa è stata già reintrodotta.
L'edificio donato al comune di Cantalupo intorno al 2000 e quindi riqualificato, rappresenta un raro esempio di pittura tardogotica in Sabina, ed era già noto ai cittadini per i suoi splendidi affreschi, in particolare quelli posti sopra l'altare e raffiguranti l’Incoronazione della Vergine e alcuni santi tra cui Adamo, protettore degli animali.
Il recupero di questi dipinti ha riportato alla luce anche altre immagini, realizzate lungo le pareti, che nei secoli erano state ricoperte da uno spesso strato di intonaco. La sua rimozione ha così ridato vita a un San Sebastiano, un San Francesco e un Sant’Antonio di Padova, oltre a una Madonna del Latte e una Madonna della Misericordia. Queste immagini, piuttosto frequenti in Sabina, rappresentano degli ex voto realizzati dai fedeli intorno XV secolo, similmente a quelli conservati nella vicina chiesa di San Paolo a Poggio Mirteto.
La chiesa, un tempo meta di processioni che gli abitanti compivano insieme agli animali il 1° maggio, tornerà con il completamento dei lavori al suo antico splendore, mentre la pratica religiosa è stata già reintrodotta.
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