Fino al 27 marzo alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea

A Roma il Museum Beauty Context

Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma | Museum Beauty Contest diretto da Paco Cao. La mostra dei ritratti, 20 febbraio 2017
 

Francesca Grego

21/02/2017

Roma - Basta mostre cervellotiche e disquisizioni soporifere: prendiamo l’arte con leggerezza per riscoprire i piaceri della vista. Alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma arriva il Museum Beauty Context, un concorso di bellezza per opere d’arte con tanto di proclamazione e onoreficenze.
Sotto la direzione dell’artista spagnolo Paco Cao, è appena entrata nel vivo la competizione che vede sfidarsi 70 ritratti appartenenti alle collezioni residenti ed esposti nell’ambito della mostra Time is Out of Joint, coronamento della fase di trasformazione e riallestimento che nel 2016 ha cambiato il volto del museo.

Se la selezione dei candidati ha coinvolto l’intero staff della Galleria, dal direttore ai curatori e agli assistenti di sala, sarà il pubblico a prendere la decisione finale, votando l’opera preferita online o di persona, fino al 27 marzo. Fra gli elementi da valutare, recita la guida al voto, si annoverano “aspetto fisico, portamento e atteggiamento” dei soggetti, mentre il giudizio dovrà prescindere dallo stile e dalla qualità tecnica delle opere.

I 36 finalisti, divisi in due categorie - uomini e donne - hanno già preso posto per il gran finale nello spazio espositivo principale. Fra le papabili Miss Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea 2017, figurano le signore della Belle Époque di Vittorio Corcos, John Lavery e Giovanni Boldini, ma anche la Donna in bianco di Kees Van Dongen, Hanka Zborowska di Modigliani e ritratti di Donghi, Balla e De Chirico. Nella categoria Uomini l’Apollo neoclassico di Pietro Galli è insidiato senza troppa convinzione da personaggi come Alessandro Magno, Giuseppe Verdi e Francesco d’Assisi, mentre si fanno avanti i bellimbusti di Albert Friscia, Antonio Mancini, Ildebrando Urbani e perfino uno scanzonato Giovanotto di Pistoletto.
Non resta che godersi la sfilata e prendere posizione, in attesa della solenne proclamazione del 27 marzo. Che vinca il più bello.

COMMENTI