Dal 2 ottobre al 6 gennaio al Museo di Roma a Palazzo Braschi
A Roma l'eredità culturale di San Francesco in un percorso che inaugura il programma di mostre dell'anno giubilare
Laudato sie lo stupore riconoscente di fronte al Creato - Cantico di Frate Sole XIII secolo
Samantha De Martin
01/10/2024
Roma - Ci sono linee del viso che denotano “un uomo fraudolento dal pessimo carattere” ed altre che descrivono un soggetto “incline alle imprecazioni, traditore, senza scrupoli”.
L’arte della metoposcopia - la lettura della fronte un tempo utilizzata come base per una sorta di perizia psicologica utile a capire la natura, la predisposizione e il destino di ogni individuo - non mentiva. E lo sapeva bene Girolamo Cardano, medico, matematico, filosofo, astrologo e illusionista autore, nel XVI secolo, di un manuale per la lettura della fronte.
A queste testimonianze si affianca una singolare Ricetta per fare acqua celestiale, utile per la cura di piaghe e ferite, o ancora l’Antidotarium Nicolai, tra i più noti ricettari del Medioevo, un elenco di medicamenti e ricette in ordine alfabetico. Ed ecco l’Herbolario volgare, un meraviglioso trattato di botanica scritto in volgare con raffinate illustrazioni che integrano conoscenze scientifiche e tradizioni popolari.
Ma è soprattutto la copia più antica del Cantico di Frate Sole, custodita nella Biblioteca del Sacro Convento di Assisi, arrivata per la prima volta a Roma a quasi 800 anni dalla sua stesura, la grande chicca della mostra Laudato sie: Natura e Scienza. L’eredità culturale di Frate Francesco, un inno di lode al creato, il poema in forma di preghiera che ha accompagnato la diffusione del francescanesimo esprimendo lo stupore dell’umanità per la perfezione e la bellezza del creato.
Ad affiancarlo, dal 2 ottobre al 6 gennaio al Museo di Roma a Palazzo Braschi, sono 93 opere rare del Fondo antico della Biblioteca Comunale di Assisi conservate presso il Sacro Convento.
Ambroise Paré - Opera chirurgica Francoforte 1594
La capitale inaugura così il grande calendario di mostre che accompagneranno l’anno giubilare.
Il percorso espositivo, promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata dalla St. Francis Day Foudation con il Sacro Convento di Assisi, l’Italian Academy Foundation e l’Associazione Antiqua e con il patrocinio del Comune di Assisi (Servizi museali Zetema Progetto Cultura) è un interessante racconto dell’enciclopedico interesse (e della straordinaria attualità) dell’ordine francescano in un’epoca in cui i temi dell’ambiente e della sostenibilità sono tornati prepotentemente al centro del dibattito pubblico.
“Il Cantico di Frate Sole di san Francesco - commenta Marco Moroni, Custode del Sacro Convento di Assisi - è un’essenza odorosa che esprime insieme, con rara armonia, bellezza e fede, rispetto e contemplazione, forza e dolcezza, Dio, l’umanità e il mondo. Celebrare gli 800 anni del Cantico di Frate Sole e il sapere che da questo nei secoli è promanato, sia dunque fermento per sviluppi culturali, scientifici e tecnologici che non solo rispettino l’integrità del Creato e della vita umana, ma che li promuovano in maniera sapiente ed efficace”.
Se il Cantico delle Creature è la radice, la teologia e la filosofia sono il tronco dell’albero della conoscenza. Da qui, come ha spiegato Paolo Capitanucci, dell’Istituto Teologico di Assisi, curatore del percorso, si sprigiona l’idea (come l’allestimento mette bene in evidenza) di un sapere universale che ha trovato fertile seme nell’ordine francescano e da questo è stato coltivato nel tempo.
La mostra, che sarà particolarmente apprezzata da un pubblico di addetti ai lavori pur regalando ai meno appassionati di manoscritti un inedito sguardo sul mondo culturale e scientifico francescano attraverso rari e preziosi manoscritti medievali e antichi testi a stampa esposti, è un viaggio dalla soglia del Medioevo fino all’età moderna.
Galileo Galilei - Opere Padova 1744
Dopo avere attraversato, all’inizio del percorso espositivo, una sala immersiva, dedicata al Cantico di Frate Sole, che permette di entrare in contatto con l’innovazione della visione del mondo e con il sentimento religioso universale del santo di Assisi, ci addentriamo nel desiderio che ha mosso alcuni eruditi dell’Ordine francescano a cercare un modello universale del sapere, una sorta di catalogazione generale della realtà. Scopriamo la Biblioteca Universale sacro-profana, Venezia 1701, del frate minore conventuale Vincenzo Coronelli che, sebbene incompleta, può essere considerata la prima grande enciclopedia in lingua italiana.
Il percorso svela il modo in cui i francescani si siano dedicati con passione allo studio della Bibbia e delle opere filosofiche antiche e di come abbiano sviluppato una visione complessiva del significato della natura e del ruolo dell’uomo nell’universo, contribuendo alla speculazione filosofica e alla scienza del loro tempo. Ed è proprio l’idea di natura intesa come necessità di una rieducazione/riconversione dal punto di vista ecologico a rendere attuale il messaggio di San Francesco.
Al termine della visita ritroviamo un’altra sala immersiva dove le immagini di piante, animali, uomini, e i significati a loro attribuiti, consentono al visitatore di riconnettersi a una visione “integrale” del mondo che lo circonda.
Dall’astronomia alla matematica, dalla fisica alla chimica, il campo di interesse si restringe fino ad approdare alla medicina. Il visitatore si ritrova al cospetto del Tractatus de Sphaera, attribuito al francescano inglese John Peckham, che raccoglie teorie dell’astronomia e della cosmologia greca, araba, latina. Ben prima dell’affermarsi della visione scientifica del mondo, i francescani attribuirono grande importanza alla matematica e alla scienza della luce, studiata, quest'ultima, sia dal punto di vista fisico-matematico che fisiologico.
Per capire invece l’influenza dalle teorie aristoteliche sui maestri delle università medievali basta dare un’occhiata ad alcuni antichi manoscritti esposti. C’è anche l’alchimia con i suoi elementi - i minerali, i metalli e la loro trasformazione - a suscitare l’attenzione di molti illustri componenti dell’Ordine, nonostante i non pochi divieti ecclesiastici. E ancora, l’interesse dei francescani fruga anche nella “Fabrica del corpo”, con un occhio rivolto all’anatomia, alla chirurgia , alla medicina e a tutto ciò che è connesso a queste discipline, integrando l’esperienza diretta con lo studio dei testi e delle teorie da essi riportati.
La mostra, ospitata al Museo di Roma fino al 6 gennaio, riaprirà poi ad Assisi nelle sale del Sacro Convento il 7 aprile 2025, dove rimarrà fino al 12 ottobre 2025.
L’arte della metoposcopia - la lettura della fronte un tempo utilizzata come base per una sorta di perizia psicologica utile a capire la natura, la predisposizione e il destino di ogni individuo - non mentiva. E lo sapeva bene Girolamo Cardano, medico, matematico, filosofo, astrologo e illusionista autore, nel XVI secolo, di un manuale per la lettura della fronte.
A queste testimonianze si affianca una singolare Ricetta per fare acqua celestiale, utile per la cura di piaghe e ferite, o ancora l’Antidotarium Nicolai, tra i più noti ricettari del Medioevo, un elenco di medicamenti e ricette in ordine alfabetico. Ed ecco l’Herbolario volgare, un meraviglioso trattato di botanica scritto in volgare con raffinate illustrazioni che integrano conoscenze scientifiche e tradizioni popolari.
Ma è soprattutto la copia più antica del Cantico di Frate Sole, custodita nella Biblioteca del Sacro Convento di Assisi, arrivata per la prima volta a Roma a quasi 800 anni dalla sua stesura, la grande chicca della mostra Laudato sie: Natura e Scienza. L’eredità culturale di Frate Francesco, un inno di lode al creato, il poema in forma di preghiera che ha accompagnato la diffusione del francescanesimo esprimendo lo stupore dell’umanità per la perfezione e la bellezza del creato.
Ad affiancarlo, dal 2 ottobre al 6 gennaio al Museo di Roma a Palazzo Braschi, sono 93 opere rare del Fondo antico della Biblioteca Comunale di Assisi conservate presso il Sacro Convento.
Ambroise Paré - Opera chirurgica Francoforte 1594
La capitale inaugura così il grande calendario di mostre che accompagneranno l’anno giubilare.
Il percorso espositivo, promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata dalla St. Francis Day Foudation con il Sacro Convento di Assisi, l’Italian Academy Foundation e l’Associazione Antiqua e con il patrocinio del Comune di Assisi (Servizi museali Zetema Progetto Cultura) è un interessante racconto dell’enciclopedico interesse (e della straordinaria attualità) dell’ordine francescano in un’epoca in cui i temi dell’ambiente e della sostenibilità sono tornati prepotentemente al centro del dibattito pubblico.
“Il Cantico di Frate Sole di san Francesco - commenta Marco Moroni, Custode del Sacro Convento di Assisi - è un’essenza odorosa che esprime insieme, con rara armonia, bellezza e fede, rispetto e contemplazione, forza e dolcezza, Dio, l’umanità e il mondo. Celebrare gli 800 anni del Cantico di Frate Sole e il sapere che da questo nei secoli è promanato, sia dunque fermento per sviluppi culturali, scientifici e tecnologici che non solo rispettino l’integrità del Creato e della vita umana, ma che li promuovano in maniera sapiente ed efficace”.
Se il Cantico delle Creature è la radice, la teologia e la filosofia sono il tronco dell’albero della conoscenza. Da qui, come ha spiegato Paolo Capitanucci, dell’Istituto Teologico di Assisi, curatore del percorso, si sprigiona l’idea (come l’allestimento mette bene in evidenza) di un sapere universale che ha trovato fertile seme nell’ordine francescano e da questo è stato coltivato nel tempo.
La mostra, che sarà particolarmente apprezzata da un pubblico di addetti ai lavori pur regalando ai meno appassionati di manoscritti un inedito sguardo sul mondo culturale e scientifico francescano attraverso rari e preziosi manoscritti medievali e antichi testi a stampa esposti, è un viaggio dalla soglia del Medioevo fino all’età moderna.
Galileo Galilei - Opere Padova 1744
Dopo avere attraversato, all’inizio del percorso espositivo, una sala immersiva, dedicata al Cantico di Frate Sole, che permette di entrare in contatto con l’innovazione della visione del mondo e con il sentimento religioso universale del santo di Assisi, ci addentriamo nel desiderio che ha mosso alcuni eruditi dell’Ordine francescano a cercare un modello universale del sapere, una sorta di catalogazione generale della realtà. Scopriamo la Biblioteca Universale sacro-profana, Venezia 1701, del frate minore conventuale Vincenzo Coronelli che, sebbene incompleta, può essere considerata la prima grande enciclopedia in lingua italiana.
Il percorso svela il modo in cui i francescani si siano dedicati con passione allo studio della Bibbia e delle opere filosofiche antiche e di come abbiano sviluppato una visione complessiva del significato della natura e del ruolo dell’uomo nell’universo, contribuendo alla speculazione filosofica e alla scienza del loro tempo. Ed è proprio l’idea di natura intesa come necessità di una rieducazione/riconversione dal punto di vista ecologico a rendere attuale il messaggio di San Francesco.
Al termine della visita ritroviamo un’altra sala immersiva dove le immagini di piante, animali, uomini, e i significati a loro attribuiti, consentono al visitatore di riconnettersi a una visione “integrale” del mondo che lo circonda.
Dall’astronomia alla matematica, dalla fisica alla chimica, il campo di interesse si restringe fino ad approdare alla medicina. Il visitatore si ritrova al cospetto del Tractatus de Sphaera, attribuito al francescano inglese John Peckham, che raccoglie teorie dell’astronomia e della cosmologia greca, araba, latina. Ben prima dell’affermarsi della visione scientifica del mondo, i francescani attribuirono grande importanza alla matematica e alla scienza della luce, studiata, quest'ultima, sia dal punto di vista fisico-matematico che fisiologico.
Per capire invece l’influenza dalle teorie aristoteliche sui maestri delle università medievali basta dare un’occhiata ad alcuni antichi manoscritti esposti. C’è anche l’alchimia con i suoi elementi - i minerali, i metalli e la loro trasformazione - a suscitare l’attenzione di molti illustri componenti dell’Ordine, nonostante i non pochi divieti ecclesiastici. E ancora, l’interesse dei francescani fruga anche nella “Fabrica del corpo”, con un occhio rivolto all’anatomia, alla chirurgia , alla medicina e a tutto ciò che è connesso a queste discipline, integrando l’esperienza diretta con lo studio dei testi e delle teorie da essi riportati.
La mostra, ospitata al Museo di Roma fino al 6 gennaio, riaprirà poi ad Assisi nelle sale del Sacro Convento il 7 aprile 2025, dove rimarrà fino al 12 ottobre 2025.
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