Al Macro le performance di Re-generation

Grossi Maglioni | Grossi Maglioni, Performance
 

17/07/2012

Roma - E’ per giovedì 19 luglio il terzo appuntamento con le performance di Re-generation, una mostra articolata tra video, installazioni, fotografie e performance, che riunisce più di 50 artisti di diverse generazioni e che vuole essere una fotografia sullo stato dell’arte contemporanea a Roma, svelando al pubblico alcune delle ricerche e delle sperimentazioni più interessanti. Dalle ore 19.00 andranno in scena, negli spazi del Macro di Testaccio, le performance di Elisa Strinna, Grossi Maglioni e Sonusloci.

Alle ore 19.00 Elisa Strinna presenta L’uomo osservato dal cotone, 2010-2012 (Rimesse esterne): da sempre interessata allo studio delle tracce, del linguaggio e delle differenti modalità di trasmissione della memoria, l’artista rivolge la sua attenzione al cotone, la fibra tessile più diffusa al mondo. L’uomo osservato dal cotone è una raccolta di testi, parole e esperienze recitate che narrano la relazione instauratasi tra l’uomo e tale materiale nel corso dei secoli.

Cinque Dispositivi in Uno, Macchina Dematerializzante e Gabinetto Spiritico per l’apparizione di corpi dispersi è la performance pensata dal duo artistico composto da Francesca Grossi e Vera Maglioni per la mostra. Interessate a lavorare in luoghi differenti con azioni simultanee, che mettono in connessione spazi materiali e immateriali, le artiste ricorrono alla performance art come strumento  per il confronto e l’interazione tra il linguaggio della scienza e le pratiche dello spiritismo. L’appuntamento è alle ore 19.30 / 20,30 / 21,00 a La Pelanda – Cisterne due.

Alle 20.00 Sonusloci, Macello MCMLXXV, 2012 (Rimesse esterne): un intervento sonoro site-specific per restituire al pubblico un momento di ascolto, di riflessione e d’immaginazione sulla bestialità della carneficina che ha avuto luogo nel mattatoio, architetture morte e arrugginite poi riqualificate nel contesto architettonico e urbano. L’azione è pensata nell’ottica della condivisione della memoria dolorosa del luogo e creerà un paesaggio sonoro immersivo in cui il pubblico sarà catturato da una serie di suggestioni derivanti dalla composizione e dalla combinazione di movimenti, luci e vibrazioni con l’obiettivo di valorizzare il carattere comunicativo, sociale e descrittivo del suono.


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