I segreti dell'arte tra le mura del Quirinale
Palazzo del Quirinale
28/03/2013
Roma - Al Palazzo del Quirinale fino al prossimo 14 aprile 2013 sarà possibile visitare la mostra "Il Palazzo e il Colle del Quirinale", che rende conto dei restauri degli ultimi sette anni, realizzati durante il percorso istituzionale di Giorgio Napolitano.
In esposizione, accanto ai materiali che documentano gli importanti interventi compiuti dal 2006 ad oggi, ci sono anche dipinti e sculture provenienti da Palazzo Valentini, sede della Provincia e della Prefettura di Roma, e dalle collezioni Colonna e Pallavicini, due delle grandi famiglie legate alla storia del Palazzo del Quirinale, che hanno prestato per l'occasione capolavori di Rubens, van Dyck, Guido Reni, Bernini e Vanvitelli.
La mostra, allestita nelle sale delle Bandiere e della Guardia d'Onore, e aperta gratuitamente al pubblico, racconta anche le scoperte che nel tempo hanno riservato le sale di questa storica residenza, come l'ultima compiuta nella Galleria di Alessandro VII, magnificamente decorata da Pietro da Cortona tra il 1656 e 1657. Qui, durante i restauri, sono state portate alla luce alla luce pregevoli pitture risalenti al periodo dell 'occupazione francese, tra le quali una scena ispirata alle Metamorfosi di Ovidio.
Nicoletta Speltra
In esposizione, accanto ai materiali che documentano gli importanti interventi compiuti dal 2006 ad oggi, ci sono anche dipinti e sculture provenienti da Palazzo Valentini, sede della Provincia e della Prefettura di Roma, e dalle collezioni Colonna e Pallavicini, due delle grandi famiglie legate alla storia del Palazzo del Quirinale, che hanno prestato per l'occasione capolavori di Rubens, van Dyck, Guido Reni, Bernini e Vanvitelli.
La mostra, allestita nelle sale delle Bandiere e della Guardia d'Onore, e aperta gratuitamente al pubblico, racconta anche le scoperte che nel tempo hanno riservato le sale di questa storica residenza, come l'ultima compiuta nella Galleria di Alessandro VII, magnificamente decorata da Pietro da Cortona tra il 1656 e 1657. Qui, durante i restauri, sono state portate alla luce alla luce pregevoli pitture risalenti al periodo dell 'occupazione francese, tra le quali una scena ispirata alle Metamorfosi di Ovidio.
Nicoletta Speltra
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