Dal 14 novembre la nuova stagione all’Auditorium della Conciliazione
Michelangelo resta a Roma: il “Giudizio Universale” diventa un permanent show
Giudizio Universale. Michelangelo e i segreti della Cappella Sistina
Francesca Grego
13/11/2018
Roma - Otto mesi, 300 repliche, 195 mila spettatori: sono i numeri del successo di Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel, l’imponente spettacolo immersivo che ha scelto i linguaggi della tecnologia e del live show contemporaneo per narrare la storia del capolavoro michelangiolesco all’Auditorium della Conciliazione di Roma.
Talenti mondiali come Sting, il light designer Luke Hall, gli scenografi Bruno Poet e Rob Halliday, fino al nostro Pierfrancesco Favino, hanno lasciato la propria impronta nel progetto ideato da Marco Balich per connettere la grande arte italiana alle emozioni dell’entertainment, spaziando dalla recitazione alla danza, dalla musica alle impressionanti proiezioni che trasportano a teatro gli affreschi di Michelangelo.
Dati alla mano, l’esperimento sembra essere riuscito e Artainment Worldwide Shows, che lo ha realizzato con la collaborazione de Musei Vaticani, alza ulteriormente l’asticella. Da domani, 14 novembre, Giudizio Universale diventa il primo permanent show in Italia, arricchendo l’offerta culturale della Città Eterna con un nuovo ingrediente: “Mi piacerebbe che diventasse un punto di riferimento per chi visita Roma”, aveva confidato ad ARTE.it la regista Lulu Helbæk prima del debutto, “come le esperienze che ci sono a Parigi, a Londra o a New York, dove sai che oltre ai musei andrai a vedere The Lion King, Cats o Fuerza Bruta perché sono sempre lì, sono teatri permanenti”.
In realtà lo spettacolo romano ha qualcosa in più. Non è solo un’alternativa “leggera” ai luoghi ufficiali dell’arte, ma anche un’innovativa modalità di divulgazione del patrimonio culturale, quasi un libro visivo per entrare, con il passo leggero e gli occhi spalancati dalla meraviglia, nella storia e nei dettagli dell’opera originale. Lo dimostra il successo della formula “Un venerdì in bellezza”, che ha permesso di abbinare il biglietto per lo show alla visita notturna alla Cappella Sistina e ai Musei Vaticani rendendo le due esperienze complementari.
In questi otto mesi spettatori italiani (il 78%) e stranieri (22%), appassionati dello spettacolo dal vivo e di grandi eventi, amanti dell’arte, turisti, partecipanti ad eventi aziendali e quasi 20 mila studenti accompagnati da 1764 docenti hanno frequentato l’Auditorium della Conciliazione. Durante le indagini sul gradimento, l’81% del pubblico ha dichiarato che lo show ha superato le sue aspettative, il 71% vorrebbe rivederlo, il 73% ha imparato qualcosa di nuovo e il 90% non aveva mai visto uno show simile prima.
Avanti tutta dunque: nonostante gli inviti internazionali siano fioccati, Giudizio Universale resta a Roma per raccontare ancora, a due passi dalla vera Cappella Sistina, le visioni di Michelangelo e i misteri del Vaticano, l’Urbe cinquecentesca e i miracoli di creazioni divine o incredibilmente umane.
E per inaugurare la nuova stagione, una serata di gala in programma per domani, mercoledì 14 novembre.
Leggi anche:
• FOTO: Giudizio Universale: la storia di tutte le storie è POP
• Art Talk I Gli innovatori: Marco Balich – Michelangelo Superstar
• Dentro il "Giudizio Universale" con la regista Lulu Helbæk
• Tutto pronto per “Giudizio Universale”, lo show totale dedicato a Michelangelo
• Balich e i Musei Vaticani fanno show del Giudizio Universale
Talenti mondiali come Sting, il light designer Luke Hall, gli scenografi Bruno Poet e Rob Halliday, fino al nostro Pierfrancesco Favino, hanno lasciato la propria impronta nel progetto ideato da Marco Balich per connettere la grande arte italiana alle emozioni dell’entertainment, spaziando dalla recitazione alla danza, dalla musica alle impressionanti proiezioni che trasportano a teatro gli affreschi di Michelangelo.
Dati alla mano, l’esperimento sembra essere riuscito e Artainment Worldwide Shows, che lo ha realizzato con la collaborazione de Musei Vaticani, alza ulteriormente l’asticella. Da domani, 14 novembre, Giudizio Universale diventa il primo permanent show in Italia, arricchendo l’offerta culturale della Città Eterna con un nuovo ingrediente: “Mi piacerebbe che diventasse un punto di riferimento per chi visita Roma”, aveva confidato ad ARTE.it la regista Lulu Helbæk prima del debutto, “come le esperienze che ci sono a Parigi, a Londra o a New York, dove sai che oltre ai musei andrai a vedere The Lion King, Cats o Fuerza Bruta perché sono sempre lì, sono teatri permanenti”.
In realtà lo spettacolo romano ha qualcosa in più. Non è solo un’alternativa “leggera” ai luoghi ufficiali dell’arte, ma anche un’innovativa modalità di divulgazione del patrimonio culturale, quasi un libro visivo per entrare, con il passo leggero e gli occhi spalancati dalla meraviglia, nella storia e nei dettagli dell’opera originale. Lo dimostra il successo della formula “Un venerdì in bellezza”, che ha permesso di abbinare il biglietto per lo show alla visita notturna alla Cappella Sistina e ai Musei Vaticani rendendo le due esperienze complementari.
In questi otto mesi spettatori italiani (il 78%) e stranieri (22%), appassionati dello spettacolo dal vivo e di grandi eventi, amanti dell’arte, turisti, partecipanti ad eventi aziendali e quasi 20 mila studenti accompagnati da 1764 docenti hanno frequentato l’Auditorium della Conciliazione. Durante le indagini sul gradimento, l’81% del pubblico ha dichiarato che lo show ha superato le sue aspettative, il 71% vorrebbe rivederlo, il 73% ha imparato qualcosa di nuovo e il 90% non aveva mai visto uno show simile prima.
Avanti tutta dunque: nonostante gli inviti internazionali siano fioccati, Giudizio Universale resta a Roma per raccontare ancora, a due passi dalla vera Cappella Sistina, le visioni di Michelangelo e i misteri del Vaticano, l’Urbe cinquecentesca e i miracoli di creazioni divine o incredibilmente umane.
E per inaugurare la nuova stagione, una serata di gala in programma per domani, mercoledì 14 novembre.
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