Una partnerhip tra la Fondazione Bvlgari e il museo romano

Un accordo per valorizzare la bellezza: la luce di Bvlgari sui capolavori del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia | Courtesy Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
 

Samantha De Martin

24/06/2025

Roma - Un accordo duraturo nel segno della bellezza, volto a valorizzare il patrimonio museale restituendogli piena visibilità e nuova fruizione.
È questo l’obiettivo della collaborazione pluriennale siglata tra la Fondazione Bvlgari e il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, il museo più importante al mondo dedicato alla civiltà etrusca.
La partnership, che nasce con l’obiettivo di costruire un percorso condiviso, restituirà nuova luce alle collezioni del Museo attraverso tre interventi principali. Il primo, promosso da Fondazione Bvlgari riguarda il progetto di relamping della Sala dei Sette Colli - cuore del piano nobile del museo - insieme a due ulteriori ambienti, la Sala di Venere e la Sala degli Ori Castellani. Che si tratti di una gemma o di un’opera d’arte, la luce, elemento centrale della creatività Bvlgari, rappresenta da sempre uno dei linguaggi privilegiati attraverso cui la Maison interpreta e valorizza la bellezza.

Il secondo passaggio riguarda invece l’esposizione, nella sala dei Sette Colli adiacente alla sala dedicata agli Ori Castellani, di alcune creazioni della Collezione Bvlgari Heritage, in un dialogo tra passato e presente. Scrigno emblematico della storia di Roma, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia rappresenta per Fondazione Bvlgari un punto di connessione profonda con una civiltà, quella etrusca, apprezzata per l’eccezionale raffinatezza dei suoi gioielli e per l’eccellenza tecnica di lavorazioni come la granulazione e la filigrana, che ancora oggi ispirano la visione estetica e la maestria artigianale della Maison.


Fondazione Bvlgari inaugura una nuova collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia | Courtesy Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Proprio le sale del museo Etrusco custodiscono infatti la celebre collezione di gioielli Castellani, della storica famiglia di orafi, antiquari, mecenati e collezionisti romani dell’Ottocento che seppe reinventare le tecniche e i linguaggi orafi degli Etruschi nei propri manufatti. Il legame profondo tra le due realtà – Bvlgari e Castellani – si traduce oggi in una collaborazione che celebra la bellezza di un patrimonio condiviso, riportando alla luce il fascino senza tempo dell’arte etrusca e la sua influenza sulla creatività delle due Maison.

Ma c’è di più. Alcune creazioni iconiche della Collezione Heritage di Bvlgari dialogheranno con la collezione permanente degli Ori Castellani. I visitatori potranno pertanto ammirare, tra gli altri splendori, un paio di orecchini firmati Castellani in oro con monete imperiali (datati 1880 circa), entrati a far parte della Collezione Heritage di Bvlgari nel 2003, grazie alla passione per il collezionismo di Nicola Bulgari. Si prosegue con le creazioni firmate Bvlgari, come una collana Monete Doppio Cuore in oro con ematite e una moneta greca in argento (1984), la collana in oro con intagli romani e diamanti (circa 1975) e un bracciale in argento della fine del XIX secolo, realizzato da Sotirio Bulgari, fondatore della Maison.


Fondazione Bvlgari inaugura una nuova collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia | Courtesy Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Infine, la collaborazione tra il Museo Etrusco e la celebre Maison prevede lo sviluppo di un programma pluriennale di attività di volontariato culturale in sinergia con il dipartimento CSR di Bvlgari. I dipendenti saranno coinvolti in iniziative che spaziano dal supporto ai servizi educativi alla digitalizzazione e catalogazione degli archivi, fino a progetti speciali come la manutenzione dei giardini storici.
Con questo progetto, Fondazione Bvlgari conferma la propria vocazione a custodire e promuovere l’eredità artistica e la tradizione artigianale italiana, sostenendo percorsi inclusivi di bellezza, conoscenza e continuità che si nutrono del patrimonio culturale per generare nuovo valore.