UN CAPOLAVORO DI GIORGIO DE CHIRICO APRE LE ASTE MILANESI DI CHRISTIE’S

16/05/2011

WEB: http://www.arcadja.com/artmagazine/it/2011/05/16/un-capolavoro-di-giorgio-de-chirico-apre-le-aste-milanesi-di-christies/


Ci saranno opere d'arte moderna e contemporanea, dipinti antichi e raffinati gioielli all'interno delle vendite che si svolgeranno alla fine di maggio da Christie's a Milano.
Le giornate d'aste meneghine iniziano, infatti, con  il catalogo della sessione primaverile di Arte Moderna e Contemporanea –  in calendario per il 24 e 25 maggio  – in cui vengono offerti 197 pezzi creati dai principali maestri italiani del Novecento: da Lucio Fontana a Giuseppe Capogrossi, da Michelangelo Pistoletto a Enrico Castellani e Gino De Dominicis.
L'onore della stima più alta spetta a Ruines Étranges (Contemplatori di rovine), una splendida tela, al contempo metafisica e surrealista, dipinta da Giorgio de Chirico nei primi anni Trenta ed esposta per la prima volta al pubblico nel 1934, in una mostra personale tenutasi presso la galleria Billiet-Pierre Vorms di Parigi. Raro equilibrio compositivo e respiro museale caratterizzano questo capolavoro che esprime le riflessioni del primo periodo metafisico, sebbene arricchite dallo spirito surrealista che il pittore assorbe durante il suo lungo soggiorno parigino. Proveniente da un'importante collezione privata italiana (la famiglia dell'attuale proprietario l'acquistò intorno al 1970), il quadro arriva per la prima volta sulla piazza economica con la stima di 400-600 mila euro.
Sempre dell'artista originario di Volos, Christie's mette all'incanto altri due lavori: Vita silente di uccelli con canestro (stima 60-80 mila euro), una tela eseguita intorno al 1940 e registrata presso la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico a Roma, e Il cavallo nel bosco, un carboncino e tempera su carta, del 1957, valutato dagli esperti per 12-18 mila euro.
Particolarmente varia poi la sezione dell'asta dedicata a Lucio Fontana, dove oltre a quattro opere su tela risaltano anche alcune sculture, varie ceramiche e lavori su carta. Tra gli highlights del padre dello Spazialismo spicca un prezioso Concetto Spaziale, in rosa e con un taglio, eseguito nel 1963-64 e stimato dagli esperti 350-500 mila euro; ma anche Concetto Spaziale Attesa del 1964, una raffinatissima opera su tela grezza proposta a 300-400 mila euro, e un altro Concetto Spaziale, stavolta bianco e realizzato nel 1961 (stima 150-200 mila euro).
Dall'apprezzata serie dei “teatrini”  – storicamente interpretati come la risposta fontaniana alla Pop Art statunitense – giunge in asta un Concetto Spaziale Teatrino, un'idropittura su tela e legno laccato proveniente da una collezione privata di Bologna (stima 120-180 mila euro), e Concetto spaziale (Teatrino), proposto ad una cifra più modesta di 6-8 mila euro.
Eccezionale, iper-pubblicato ed esposto in alcune delle più importanti rassegne dedicate all'artista italiano nato in Argentina è Mujer con mascara, una scultura in bronzo del 1940 la cui valutazione è compresa tra i 50 e i 70 mila euro. Chiude il nucleo di opere firmate Lucio Fontana, un'opera in  terracotta realizzata nel 1954-56 e intitolata Concetto Spaziale (stima 60-80 mila euro): un lavoro su ceramica di grande qualità molto ricercato e apprezzato sul mercato.
Significativa e particolarmente ricca, inoltre, è l'offerta di opere create dai principali autori del secondo Dopoguerra. Si esordisce con Mas Dos (Dos Mas) di Salvatore Scarpitta (stima 100-150 mila euro) per proseguire con i nomi dei migliori esponenti dell'Informale italiano, tra cui Tancredi, Birolli, Afro – presente in catalogo con Ragazzo col Vitello (stima 250-350 mila euro) – e Santomaso (Bianco e Nero di Spagna, stima 80-120 mila euro).
Seguono quindi gli artisti del Bel Paese che si sono notoriamente distinti anche nell'ambito della “pittura segnica”, un'esperienza pittorica nell'ambito dell'Arte Informale che si realizza in una sorta di scrittura, una trascrizione immediata di impulsi gestuali in segni. I nomi degli esponenti di tale corrente sono celebri: Accardi, Capogrossi, Dorazio, Sanfilippo. Di ciascuno di questi maestri Christie's presenta opere di altissimo livello come, ad esempio, Verdino di Piero Dorazio (stima 100-150 mila euro), Superficie 423 di Giuseppe Capogrossi (stima 120-180 mila euro), Rettangolo Rosso di Carla Accardi (stima 40-60 mila euro) e Rete complicata di Antonio Sanfilippo (stima 18-24 mila euro).
Nella vendita milanese sono numerose le opere create nelle ultime decadi del Novecento, tra le quali menzioniamo la grande Superficie Bianca di Enrico Castellani (stima 300-400 mila euro), la rarissima Figura su sfondo nero II di Michelangelo Pistoletto (stima 120-180 mila euro) e tre lavori di Gino De Dominicis, due dei quali recentemente esposti al MAXXI di Roma per la mostra inaugurale del museo: un olio su tela eseguito nel 1972-73 (stima 120-180 mila euro) e un olio su tavola del 1990, dove sulla destra si intravede – come suggerisce lo stesso De Dominicis – il profilo dell'artista che osserva la figura (stima 100-150 mila euro).
Conclusa la seconda tornata pomeridiana d'Arte Moderna e Contemporanea, il 25 maggio in casa Christie's è anche il turno della Old Masters Pictures, una vendita composta da oltre ottanta selezionatissime opere datate dal Cinquecento all'Ottocento, tra le quali spiccano come indiscussi protagonisti vedute e paesaggi settecenteschi.
Stella di prima grandezza è la Veduta di Napoli dal Vesuvio, dipinta nel 1760 di Antonio Joli. Straordinaria visione panoramica della città più vasta e cosmopolita dell'Europa dei Lumi di cui, appunto in quegli anni, si eseguiva il rilievo planimetrico diretto a censirne territorio e tessuto edilizio: la tela è del tutto inedita e viene proposta con una stima di 400-600 mila euro, un prezzo piuttosto interessante considerato i risultati ottenuti dal maestro sul mercato internazionale.
Oltre al magnifico quadro di Joli, nella rilevante sezione incentrata sul paesaggio, emerge un Paesaggio fluviale con lavandaie e pastori di Andrea Locatelli (stima 150-250 mila euro), una coppia di rari Paesaggi ovali di Jan Frans van Bloemen, provenienti da casa Rospigliosi (stima 25-35 mila euro), e una tela di soggetto fluviale di Paolo Anesi (stima 20-30 mila euro).
Autentico capolavoro offerto nella vendita meneghina, inoltre, è il San Sebastiano e angeli di Giulio Cesare Procaccini (stima 200-300 mila euro), ma anche Sansone e Dalila di Giuseppe Nuvolone e  Rachele nasconde gli idoli di Giambattista Pittoni (stima per ciascun lotto, 40-60 mila euro) e, infine Crocefissione con la Vergine e San Giovanni di Cristoforo di Bindoccio, una tempera su tavola valutata per 70-100 mila euro.
La settimana delle vendite italiane da Christie's infine si conclude, il 26 maggio, con la Milan Jewels che vede in catalogo oltre 460 lotti, tra cui più di 100 anelli e una sezione composta da circa 30 creazione firmate Bulgari. Il top lot della giornata è un anello con uno splendido diamante taglio ottagonale di carati e diamanti baguette di Bulgari, proposto con una stima di 120-200 mila euro, ma anche un altro anello con rubino birmano stellato e diamanti, offerto per 70-120 mila euro, e un'incantevole collana in sfere di rubino e diamanti stimata 80-140 mila euro. ...

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