Dal 9 settembre 2017 al 3 gennaio 2018 a Palazzo Ducale
A Venezia i tesori della collezione Al Thani

Courtesy Palazzo Ducale |
Tesori dei Moghul e dei Maharaja. La Collezione al Thani
Francesca Grego
03/08/2017
Venezia - Venezia conferma la sua fama di Porta dell’Oriente con una mostra rara e preziosa.
Dal 9 settembre lo scrigno di Palazzo Ducale brillerà della luce di 270 gemme e gioielli del Subcontinente Indiano provenienti dalla collezione dello sceicco Hamad bin Abdullah Al Thani, membro della famiglia reale del Quatar.
Non solo prodotti di un’altissima tradizione orafa, ma vere e proprie opere d’arte, i tesori di Al Thani schiuderanno al pubblico le meraviglie di una storia lunga cinque secoli.
Nella terra dei diamanti di Golconda, degli zaffiri del Kashmir e degli spinelli del Badakhshan, i gioielli sono molto di più di un semplice ornamento: ogni gemma ha il suo significato nell’ordine cosmico e riflette il rango, la terra, lo stato civile e la ricchezza di chi lo indossa. Negli ambienti di corte, metalli e pietre preziose ornavano mobili, armi e abiti cerimoniali.
Partendo dalla finissima oreficeria cinquecentesca, un suggestivo itinerario condurrà fino al XX secolo, tra gioielli leggendari appartenuti ai più nobili personaggi dell’Impero Moghul e ardite creazioni di epoca coloniale, testimoni dell’incontro tra le gemme antiche e la cultura orafa europea, come quella della maison Cartier.
Curata da Amin Jaffer, conservatore capo della Collezione Al Thani, e da Gian Carlo Calza, studioso di arte dell’Estremo Oriente, con la direzione scientifica di Gabriella Belli, Tesori dei Moghul e dei Maharaja. La Collezione Al Thani resterà in programma a Palazzo Ducale fino al 3 gennaio 2018.
Dal 9 settembre lo scrigno di Palazzo Ducale brillerà della luce di 270 gemme e gioielli del Subcontinente Indiano provenienti dalla collezione dello sceicco Hamad bin Abdullah Al Thani, membro della famiglia reale del Quatar.
Non solo prodotti di un’altissima tradizione orafa, ma vere e proprie opere d’arte, i tesori di Al Thani schiuderanno al pubblico le meraviglie di una storia lunga cinque secoli.
Nella terra dei diamanti di Golconda, degli zaffiri del Kashmir e degli spinelli del Badakhshan, i gioielli sono molto di più di un semplice ornamento: ogni gemma ha il suo significato nell’ordine cosmico e riflette il rango, la terra, lo stato civile e la ricchezza di chi lo indossa. Negli ambienti di corte, metalli e pietre preziose ornavano mobili, armi e abiti cerimoniali.
Partendo dalla finissima oreficeria cinquecentesca, un suggestivo itinerario condurrà fino al XX secolo, tra gioielli leggendari appartenuti ai più nobili personaggi dell’Impero Moghul e ardite creazioni di epoca coloniale, testimoni dell’incontro tra le gemme antiche e la cultura orafa europea, come quella della maison Cartier.
Curata da Amin Jaffer, conservatore capo della Collezione Al Thani, e da Gian Carlo Calza, studioso di arte dell’Estremo Oriente, con la direzione scientifica di Gabriella Belli, Tesori dei Moghul e dei Maharaja. La Collezione Al Thani resterà in programma a Palazzo Ducale fino al 3 gennaio 2018.
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