Già trovato l'accordo con il sindaco Orsoni
A Venezia un nuovo centro per l'Islam
Carlo e Gabriele Caliari, Il Doge Marino Grimani che riceve gli ambasciatori persiani, 1603 (dettaglio)
E.B.
04/02/2014
Venezia - La Serenissima riacquisterà il proprio ruolo di porta sull'Oriente. A suggerirlo è il primo ministro Letta nell'ambito di una visita istituzionale a Doha. Dal confronto con l'emiro del Qatar è emersa la possibilità, che sarà cautamente valutata, di realizzare un museo dedicato all'Islam proprio sul Canal Grande, presso il Palazzo della Pescheria di Rialto.
Fra pareri positivi e contrari si è presto levata la voce del sindaco Giorgio Orsoni, che appoggia favorevolmente la proposta, accogliendo l'opportunità di creare in laguna un museo di richiamo internazionale, che ponga l'accento sulla storia della città e sulla sua tradizionale apertura al dialogo tra culture e religioni.
Già nel 2007 Palazzo Ducale aveva presentato al pubblico una mostra dal titolo "Venezia e l'Islam 828-1729" sul rapporto tra la Serenissima e il mondo islamico.
Le prime ipotesi avallerebbero la proposta di uno spazio che funga anche da centro culturale, possibilmente gestito da un comitato internazionale, al pari di altre prestigiose istituzioni come l'Institut du Monde Arabe di Parigi.
Fra pareri positivi e contrari si è presto levata la voce del sindaco Giorgio Orsoni, che appoggia favorevolmente la proposta, accogliendo l'opportunità di creare in laguna un museo di richiamo internazionale, che ponga l'accento sulla storia della città e sulla sua tradizionale apertura al dialogo tra culture e religioni.
Già nel 2007 Palazzo Ducale aveva presentato al pubblico una mostra dal titolo "Venezia e l'Islam 828-1729" sul rapporto tra la Serenissima e il mondo islamico.
Le prime ipotesi avallerebbero la proposta di uno spazio che funga anche da centro culturale, possibilmente gestito da un comitato internazionale, al pari di altre prestigiose istituzioni come l'Institut du Monde Arabe di Parigi.
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