Cratere a volute apulo a figure rosse

Gallerie d'Italia - Palazzo Leoni Montanari

 
DESCRIZIONE:
La scena rappresenta l’apoteosi di Eracle, avvenuta, come è narrato nella tragedia di Sofocle Trachinie, dopo che l’eroe morì sul monte Oeta gettandosi su una pira, per sfuggire dagli atroci dolori causati dalle vesti avvelenate della gelosa  moglie Deianira. Ma al tormento di Eracle, sulla decorazione del vaso, non si trova alcun riferimento: si celebra la sua vittoria sulla morte e l’ascesa all’Olimpo sulla quadriga guidata da Nike, mentre le ninfe Iadi spengono la pira eretta sul monte Eta.
Il pittore ha voluto quindi sottolineare una dimensione di serenità paradisiaca, quasi più da Campi Elisi che da Olimpo. E anche il fuoco che veniva riacceso ogni anno in memoria di Eracle dava avvio a una festa lieta, non triste, in cui si celebravano l’amore, la forza, il coraggio.
Sopra la scena, alla base del collo del cratere, vediamo un volto sormontato da un berretto frigio: dopo la morte di Eracle, il prato di Zeus sull’Oeta era stato chiamato Frigia, che vuol dire “il luogo bruciato”.
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