Maja desnuda

Museo del Prado

 
DESCRIZIONE:
Un'immagine di Venere nuda, distesa su un divano di velluto verde con cuscini. La leggenda vuole che si trattasse del ritratto della Duchessa d'Alba, ma il soggetto è stato anche identificato con Pepita Tudó, che divenne l'amante di Godoy nel 1797.
Il dipinto viene elencato per la prima volta nel 1800.
A quel tempo risultava appeso sopra una porta del palazzo di Manuel Godoy
, ma senza il suo compagno, La Maja vestita. Nel 1808 viene menzionato di nuovo, insieme a La Maja vestita, nell'inventario che Frédéric Quillet, agente di Giuseppe Bonaparte, fece della proprietà di Manuel Godoy, che potrebbe averlo commissionato. Successivamente, nel 1813 le due donne compaiono nell'inventario delle proprietà di Godoy, confiscate dal re Fernando VII, e vengono descritte come zingare.
L'opera entrò a far parte della collezione del Museo del Prado nel 1901 proveniente dall'Accademia di Belle Arti di San Fernando, dove era stata dal 1808 al 1813, e di nuovo dal 1836 al 1901.
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