CoBrA. Una grande avanguardia europea (1948-1951)

© Donation Jorn, Silkeborg by SIAE 2015 | Asger Jorn, Ohne Verteidigun, 1968

 

Dal 04 Dicembre 2015 al 03 Aprile 2016

Roma

Luogo: Fondazione Roma Museo – Palazzo Cipolla

Indirizzo: via del Corso 320

Orari: dal martedì alla domenica 11-20

Curatori: Damiano Femfert, Francesco Poli

Enti promotori:

  • Fondazione Roma

Telefono per informazioni: +39 06 69924641

E-Mail info: info@fondazioneromamuseo.it

Sito ufficiale: http://www.mostracobraroma.it/



Dal 4 dicembre 2015 al 3 aprile 2016 Fondazione Roma Museo-Palazzo Cipolla dedica una esposizione all’insieme del gruppo CoBrA (1948-1951) – acronimo formato dalle lettere iniziali delle capitali dei paesi di provenienza degli artisti: Copenaghen, Bruxelles, Amsterdam – la prima grande avanguardia di respiro internazionale del secondo dopoguerra, sottolineando, attraverso una approfondita messa a fuoco storico-critica, la straordinaria vocazione europea transnazionale del movimento.
CoBrA. Una grande avanguardia europea (1948-1951) è il titolo della mostra, promossa dalla Fondazione Roma e organizzata dalla Fondazione Roma-Arte-Musei in collaborazione con la DIE GALERIE di Francoforte.
A cura di Damiano Femfert e Francesco Poli, la rassegna offre un’ampia e accurata raccolta di dipinti, sculture, lavori su carta, pubblicazioni, documenti e foto, testimoniando l’attività dei maggiori esponenti del movimento, tra cui Jorn, Pedersen, Dotremont, Appel, Lucebert, Corneille, Alechinsky, Götz, Constant.
Centocinquanta sono le opere in mostra, provenienti dai principali musei europei e collezioni che custodiscono i capolavori del gruppo: Stedelijk Museum di Amsterdam; CoBrA Museum di Amstelveen; Centre Pompidou di Parigi; Peggy Guggenheim Collection di Venezia; Statens Museum for Kunst di Copenaghen; GAM-Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Torino; Kunstmuseum di Ravensburg; Stedelijk Museum di Schiedam, oltre alla DIE GALERIE di Francoforte, storica galleria del gruppo e alla collezione privata e archivio di Pierre Alechinsky, ultimo esponente vivente del movimento insieme a Karl Otto Götz. La rassegna permette di scoprire e comprendere i parallelismi tra le opere del gruppo, che perseguì una poetica incentrata sul ritrovo della spontaneità e della virulenza insite nell’atto artistico, e quelle delle principali correnti europee, contribuendo allo sviluppo di una cultura libertaria capace di superare le barriere nazionalistiche e di esercitare una forte influenza sull’arte contemporanea.
 


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