Santarelli Mambrini Aldini, curatori delle antichità

Santarelli Mambrini Aldini, curatori delle antichità, Musei San Domenico, Forlì

 

Dal 28 Settembre 2013 al 06 Gennaio 2014

Forlì | Forlì-Cesena

Luogo: Musei San Domenico

Indirizzo: piazza Guido da Montefeltro 12

Orari: da martedì a venerdì 9.30-13/ 15-17.30; sabato e domenica 10-18

Enti promotori:

  • Comune di Forlì
  • Comuni di Forlimpopoli e Galeata
  • Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: 0543 712609 0543 712602

E-Mail info: musei@comune.forli.fc.it

Sito ufficiale: http://www.cultura.comune.forli.fc.it


Per la prima volta si presentano al pubblico, in una mostra congiunta le figure dei Direttori dei tre Musei archeologici più significativi e prestigiosi del comprensorio forlivese: Antonio Santarelli, mons. Domenico Mambrini e Tobia Aldini, veri e propri ‘pionieri’ dell’archeologia, ‘numi tutelari’ delle memorie storiche delle loro comunità, che alla ‘cura’ delle antichità hanno dedicato, con passione, tenacia, assoluta abnegazione, la loro vita. La mostra, frutto della collaborazione tra il Comune di Forlì e i Comuni di Forlimpopoli e Galeata e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, vuole essere l’occasione per fare conoscere il lavoro paziente, meticoloso e silenzioso da loro svolto, attraverso l'esposizione di una selezione di materiali del patrimonio dei musei promotori (Museo Archeologico “Antonio Santarelli”, Museo Archeologico “Tobia Aldini” e Museo Archeologico “Mons. Domenico Mambrini”), patrimonio che per quanto riguarda Forlì e Forlimpopoli non sarebbe ad oggi altrimenti visibile; nel caso di Galeata si potrà apprezzare una selezione dei materiali attualmente esposti nel nuovo museo archeologico allestito recentemente a Pianetto di Galeata. Oltre a reperti e testimonianze dei ritrovamenti avvenuti durante le attività di scavo dei 3 protagonisti che, pur se in contesti e periodi storici diversi, sono stati determinanti per la conservazione e la valorizzazione del vasto patrimonio archeologico del territorio forlivese, l'esposizione comprende documenti d'archivio (pubblicazioni, corrispondenze, relazioni, appunti, disegni e schizzi) e rimandi alla vita, agli incarichi pubblici e ai riconoscimenti dei tre studiosi, qui per la prima volta presentati al pubblico.

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