Un 2021 nel segno del maestro andaluso

140 anni di Picasso: presto in mostra da Milano a Parigi, da Toronto a Berlino

Pablo Picasso, The Blue Room, 1901, Olio su tela, 50,5 x 61,6 cm. Collezione Phillips, Washington, DC. Acquisizione 1927 © The Estate of Pablo Picasso / SOCAN (2019)
 

Francesca Grego

12/01/2021

Vulcanico, rivoluzionario, travolgente: nel 2021 Pablo Picasso compirà 140 anni e, nonostante i tempi incerti, saranno in molti a festeggiarlo con mostre ed eventi dedicati. Merito di un talento prolifico e versatile, grazie al quale il genio del modernismo ci ha lasciato un’impressionante quantità di opere, ma soprattutto dell'attrazione che continua a esercitare su spettatori di ogni età, formazione e provenienza geografica. In questo momento, si sa, le date delle mostre sono ballerine, ma gli appuntamenti pensati per celebrare l’artista di Malaga sono davvero tanti e cercheremo di non perderceli, sperando di tornare presto a viaggiare senza remore. Ne abbiamo selezionati cinque, da Milano a Vienna, da Parigi a Berlino. 


Pablo Picasso, Il bacio, 1969 olio su tela, 130 x 97 cm, Parigi, Musée National Picasso. Foto: © RMN-Grand Palais (Musée national Picasso-Paris) /Jean-Gilles Berizzi/ dist. Alinari (© © RMN-Grand Palais (Musée national Picasso-Paris) / Jean-Gilles Berizzi / dist. Alinari)

Picasso - Rodin. Dal 9 febbraio 2021 al 2 gennaio 2022, Musée National Picasso e Musée Rodin, Parigi
Un confronto ai vertici si profila all’orizzonte del panorama espositivo parigino: a dialogare sul doppio palcoscenico del Musée Picasso e del Musée Rodin saranno due grandissimi innovatori dell’arte recente. Diversi nella poetica e nel linguaggio, ma uniti da una spinta titanica verso il rinnovamento, Picasso e Rodin si incontrano per la prima volta attraverso un’eccezionale serie di capolavori. Un’inedita lettura incrociata getterà nuova luce sull’opera di entrambi, mostrando inattese convergenze nonostante i differenti contesti in cui operarono i due maestri, nonché la potente influenza esercitata dalle loro ricerche sugli artisti delle generazioni successive. 


Pablo Picasso, Testa di toro, 1942, Olio su tela, 89 x 116 cm, Milano, Pinacoteca di Brera | Courtesy Pinacoteca di Brera

Testa a testa con Picasso. Da novembre Pinacoteca di Brera, Milano
Lo Sposalizio della Vergine di Raffaello, la Cena in Emmaus di Caravaggio, il Bacio di Francesco Hayez… Alla Pinacoteca di Brera siamo soliti associare le icone della tradizione, ma il museo milanese ospita anche una splendida collezione di arte moderna che - la conferma è di pochi giorni fa - vedremo esposta nella nuova sede di Palazzo Citterio alla fine del 2022. Due i gioielli di Picasso inclusi nelle raccolte di Brera Modern: La loge (Il balcone) tratto dalle scenografie create per i Balletti Russi, e un’intensa Testa di Toro, che per il compleanno dell’artista diventerà il fulcro di un allestimento dedicato. Espressivo, potente, drammatico, quest’olio su tela rimanda alla cieca brutalità della guerra, mentre ci parla delle ricerche di Picasso sullo spazio. è inoltre in grado di raccontarne delle belle sulla storia del collezionismo: appartenuto allo scrittore ed etnologo Michel Leiris, che fu vicino ai surrealisti, giunse in Italia grazie a un acquisto di Riccardo Gualino e alla sua morte passò ad Emilio Jesi, tra i principali donatori di Brera Modern. 


Pablo Picasso, Donna in poltrona N.1, 1948. Litografia, 69 x 61,5 cm I Kunsthalle Bremen I Succession Picasso / VG Bild-Kunst, Bonn 2020

The Picasso Connection: The Artist and His Gallerist. Kunsthalle di Brema, data da definire
Coloratissime incisioni al linoleum, litografie di implacabile potenza espressiva, acqueforti, acquetinte, inchiostri, collage: per Picasso le arti grafiche non avevano misteri e il genio andaluso non si stancò mai di sperimentare nuove soluzioni. Per la prima volta una delle più grandi collezioni dedicate alla grafica picassiana si svela al pubblico nella sua interezza: si trova alla Kunsthalle di Brema, dove è approdata grazie al fiuto e alla passione di Michael Herz, mercante e collezionista controcorrente nella Germania del secondo dopoguerra. Prevista inizialmente per lo scorso novembre, la mostra di Brema è in arrivo con un carico di sorprese. In attesa di apprendere la storia di questa incredibile raccolta e di ammirarne dal vivo i capolavori - accanto alle grafiche, anche un selezionatissimo corpus di dipinti - possiamo averne un’anteprima online sul sito del museo (https://www.kunsthalle-bremen.de/en), dove fino al 31 gennaio le opere di Picasso saranno anche lo spunto per un’insolita indagine sui modelli di bellezza.


Pablo Picasso, Les Femmes d'Algers, Version N, 1955 I © Mildred Lane Kemper Art Museum, Washington University St. Louis. University purchase, Steinberg Fund, 1960 © Succession Picasso / VG Bild-Kunst, Bonn 2020

Pablo Picasso e Le donne di Algeri. Dal 7 maggio all’8 agosto, Museo Berggruen, Berlino 
Nell’inverno del 1954-55 un Picasso ormai settantatreenne realizzava un antico desiderio: rispondere alle Donne di Algeri di Eugéne Delacroix, ricordo di un viaggio in Nord Africa destinato a lasciare il segno nella storia dell’arte. In tre mesi realizzò una serie di 15 dipinti a olio, accompagnati da circa 100 disegni e litografie. Di tutti questi, l’unico conservato in una collezione pubblica europea è Le donne di Algeri del Museo Berggruen di Berlino, dal 7 maggio al centro di uno speciale omaggio al genio andaluso. La mostra in programma nella capitale tedesca riunirà tele e disegni della stessa serie, accanto ad altre opere da cui Picasso prese spunto e a dipinti di pittori che in seguito hanno tratto ispirazione dal suo lavoro. 


Pablo Picasso, Les Femmes d'Alger, Version O, 1955. Olio su tela, 114 cm × 146.4 cm I Collezione privata di Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani, Doha, Qatar I Wikimedia Commons

Modigliani - Picasso. The Primitivist Revolution. Dal 17 settembre 2021 al 9 gennaio 2022, Albertina Museum, Vienna
A 140 anni dalla nascita di Pablo Picasso e a un secolo dalla scomparsa di Amedeo Modigliani, l’Albertina Museum di Vienna riunisce due giganti dell’arte in un’unica mostra. Filo conduttore è il primitivismo, quell'idea di un ritorno all’essenza che per gli artisti di stanza a Parigi all’inizio del secolo fu tra i motivi ispiratori di una rivoluzione a 360 gradi. Mentre l’Europa coloniale si riempiva di manufatti di forme insolite e pittoresche arrivati dai quattro angoli del globo, le avanguardie elaboravano linguaggi inediti guardando a culture esotiche ed epoche remote. Come mai? Lo scopriremo a Vienna in una grande mostra, che ai capolavori di Picasso e Modigliani accosterà opere di compagni di strada come André Derain e Costantin Brancusi, ma anche gli affascinanti feticci africani, asiatici, oceaniani, precolombiani che offrirono spunti preziosi alla loro avventura.


Pablo Picasso, La Soupe, 1902-1903. Olio su tela, 38.5 x 46.0 cm. Art Gallery of Toronto, Canada I Pablo Picasso Public Domain via Wikimedia Commons

Picasso. Painting The Blue Period. Dalla primavera 2021 all’Art Gallery of Ontario, Toronto
Settanta irresistibili capolavori del Periodo Blu arriveranno in Canada dalle più prestigiose collezioni mondiali per una mostra attesa da tempo. L’obiettivo non è soltanto ripercorrere una delle fasi più celebrate dell’artista, ma conoscerla sotto una nuova luce grazie ai risultati delle ricerche più recenti. Tecniche avanzate di imaging hanno infatti permesso agli studiosi della National Gallery of Ontario di scoprire una serie di scene nascoste sotto la superficie di alcuni dipinti che svelano preziosi particolari sul metodo creativo di Picasso. E per chi non fosse ancora soddisfatto, i gioielli del maestro spagnolo saranno messi a confronto con opere di grandi artisti che gli fornirono spunti e ispirazioni. 


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