Antonio Ievolella. Ghirba - Presentazione

Antonio Ievolella, Ghirba, Cittadella dello studente, Padova

 

Dal 25 Febbraio 2017 al 25 Febbraio 2017

Padova

Luogo: Cittadella dello studente

Indirizzo: via Venezia 20



Ghirba è l’opera donata dall’artista Antonio Ievolella all’Università di Padova. Costituita da due otri ciclopici in ferro, corten rame, è stata realizzata per una esposizione promossa dal Ministero dei Beni culturali a Napoli nel 2014 e proposta l’anno seguente sul piazzale della stazione di Padova.

L’Università di Padova ha accolto Ghirba per ricreare la piazza nella Cittadella dello studente. Visibili da lontano, poste all’incrocio delle vie di accesso, sospese sopra le prese d’aria, le strutture hanno richiesto la messa in campo di sofisticate competenze ingegneristiche. Ghirba, metafora dell’uso consapevole dell’acqua e della vita, costituisce un’importante acquisizione per il patrimonio artistico dell’Ateneo. Una scultura pubblica dal carattere simbolico e concettuale profondo, come il Kounellis del “Monumento alla Liberazione” al Bo, ma che, lontana da un tema commemorativo, aiuta a  riflettere sulla sopravvivenza della vita, grazie all’acqua trasportata in ghirbe.

Il tema già affrontato dallo scultore nelle piccole ghirbe in terracotta degli anni 2000, ma già monumentali nella loro essenza volumetrica, è posto ora al centro del cammino di migliaia di studenti: nella nuova definitiva sistemazione le ghirbe acquistano anche un nuovo significato, diventano segno della trasmissione del sapere.
 
Sabato 25 febbraio alle ore 15.00 alla Cittadella dello studente in via Venezia 20 a Padova il Magnifico Rettore Rosario Rizzuto verrà inaugurata l’opera Ghirba donata dall’artista Antonio Ievolella all’Università di Padova.  Prima del taglio del nastro la cerimonia sarà preceduta dalla presentazione dell’opera in presenza dell’artista nell’Aula Magna del Dipartimento di Psicologia.
 
Antonio Ievolella
Nasce a Benevento nel 1952. Dopo gli studi al Liceo Artistico della sua città frequenta l’Accademia di Belle Arti a Napoli. Qui è molto attirato dallo stimolante programma espositivo della galleria di Lucio Amelio, dove ha occasione di venire in contatto con le principali tendenze artistiche internazionali. Nel 1976 si reca a Milano per insegnare al Liceo artistico di Brera. Dopo circa due anni si trasferisce a Padova, dove stabilisce residenza e studio.
È del 1987 la prima personale a Verona, contestualmente espone a Colonia, Amsterdam, Basilea e Stoccolma, oltre che in molte delle più importanti gallerie italiane.
Nel 1988 Ievolella partecipa alla XLIII Biennale di Venezia con “Trittico”, scultura composta da tre poderosi elementi totemici. Nello stesso periodo è invitato a partecipare alla mostra “Undici artisti per Villa Domenica” curata da Virginia Baradel. L’anno seguente partecipa a “Materialmente: scultori degli anni Ottanta”, organizzata dalla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna.
Nel 1990 Studio La Città organizza la mostra “Viaggi – Antonio Ievolella/Hidetoshi Nagasawa”.
Gli anni Novanta sono un periodo di intensa attività espositiva per l’artista, impegnato in numerose mostre nelle principali città italiane. Dal 1997 dà vita al nuovo progetto creando un vasto complesso di imponenti sculture disposte lungo i principali snodi della città di Padova, con l’inaugurazione della mostra “Il Grande Carro”. Lo stesso anno Edoardo Manzoni lo invita a partecipare, come protagonista, alla nota esposizione sarda “Su Logu de s’Iscultura”. L’opera proposta esibisce l’innata vocazione dello scultore nel creare morfologie intimamente legate ai grandi spazi aperti per cui sono progettate. Questo orientamento trova la sua naturale prosecuzione nel Parco d’Arte Contemporanea della Fondazione Rossini con cui Ievolella stabilisce un rapporto di partnership continuativo, realizzando nel 2005 la mostra “Itinerari” nel parco di Monza.
Il suggestivo complesso scultoreo “I Guardiani della Dormiente” è inaugurato nel 2004 ma l’idea nasce già intorno alla metà degli anni Novanta, grazie al prolifico dialogo instaurato con l’architetto Franco Biscossa, durante i lavori per l’ampliamento e la ristrutturazione del cimitero di Rio di Ponte San Nicolò. Nell’estate del 2006 si svolge la personale “Materia Forma Luogo”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del comune di Napoli promossa da Tommaso Ferillo  sulle vestigia di Castel dell’Ovo, straordinario sito affacciato sul golfo partenopeo, naturale scenografia per le sculture di Ievolella.
Nel 2008 e 2009 prendono vita le grandi fontane per una villa privata di Battaglia Terme (PD) e per la piazza antistante alla Chiesa di Voltabarozzo nei pressi di Padova. Nel 2014 a Napoli, invitato dal Ministero dei  beni e delle attività culturali e del turismo, ha esposto Ghirba nel complesso della chiesa di Santa Maria dell’Incoronata. Nell’autunno dello stesso anno, a Padova si è tenuta un’importante personale nella Galleria di piazza Cavour e nei luoghi più significativi della città di Padova.
Le sue sculture figurano in importanti collezioni internazionali, pubbliche e private.
 

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