Il Maestro dell’incisione compie tre secoli

Piranesi 300: fascino antico e visioni oniriche in mostra da Londra a Venezia

Giovanni Battista Piranesi (1720 - 1778), Arco di Trionfo, Penna e inchiostro, acquerello su matita rossa | Piranesi drawings: visions of antiquity, Londra, British Museum
 

Francesca Grego

18/06/2020

“Selvaggio come Salvator Rosa, fiero come Michelangelo, esuberante come Rubens, ha immaginato scene impensabili perfino nelle Indie. Costruisce palazzi sopra ponti, templi sui palazzi, scala il cielo con montagne di edifici”. Lui è Giovanni Battista Piranesi e chi ne scrive è Horace Walpole, l’inventore del romanzo gotico. Senza Piranesi probabilmente non sarebbe esistito il Castello d’Otranto, ma neppure le scale impossibili di Maurits Cornelis Escher. L’incisore e architetto settecentesco piacque a Samuel Coleridge, a Charles Baudelaire, ai Surrealisti e perfino al lisergico Aldous Huxley. Neoclassico e romantico, rigoroso e visionario, dotato di grandi idee e di pessimo carattere, Piranesi festeggia i 300 anni dalla nascita nel 2020, in concidenza con il cinquecentenario di un altro grande moderno innamorato dell’antico, Raffaello.


Giovanni Battista Piranesi, Un atrio colonnato con cupole, 1740-1743 circa, Penna e inchiostro bruno e lavaggio grigio, gesso nero | Piranesi drawings: visions of antiquity, Londra, British Museum

L’ambizione di Piranesi fu risvegliare la grandezza di Roma con le proprie architetture. Diversi i piani del destino: oggi come nel Settecento, è noto soprattutto per le incisioni in cui la Città Eterna si svela tra prospettive audaci e ruine parlanti. I ricchi romani lo cercano per arredare le proprie dimore con camini sontuosi, arte di cui è specialista, gli stranieri di stanza nella capitale ne diffondono acqueforti e bulini in tutta Europa: è l’epoca d’oro del Grand Tour e le Vedute di Roma di Piranesi fanno furore. Marguerite Yourcenar scopre le stampe del Maestro a New York, mentre lavora alle Memorie di Adriano. Piranesi “non ha solo esplorato i monumenti antichi da disegnatore”, osserva la scrittrice: “ne ha personalmente frugato i ruderi, un po’ per reperirvi le antichità di cui faceva commercio, ma soprattutto per penetrare il segreto delle loro fondazioni, per imparare e per dimostrare come vennero costruiti. È stato archeologo in un’epoca in cui il termine stesso non era in uso”.

Nella Roma settecentesca lo splendore dell’antico è pervaso di inquietante decadenza. Piranesi risponde liberando la fantasia in capricci e scenari da sogno, o da incubo. È il caso delle Carceri d’invenzione, i cui ambienti ciclopici e labirintici secondo la Yourcenar sono “negazione del tempo, sfalsamento dello spazio, levitazione suggerita, ebbrezza dell’impossibile”: il risultato è “una delle opere più segrete che ci abbia lasciato in eredità un uomo del XVIII secolo”.


Giovanni Battista Piranesi, Vedute di Roma - Basilica di San Pietro con i colonnati e Piazza San Pietro, 1750 circa | Radierung © Staatliche Museen zu Berlin, Kunstbibliothek / Knud Petersen

Il genio di Piranesi nel mondo
Sono passati tre secoli dalla nascita del Maestro a Mogliano Veneto, il 4 ottobre del 1720, ma la sua fama ha ancora una grande risonanza internazionale. Al British Museum di Londra Piranesi drawings: visions of antiquity celebra il triplo centenario con una superba collezione dei disegni dell’artista: qui le sue inconfondibili atmosfere sono affidate a immaginifici studi a penna e gesso, in un viaggio che spazia tra le rovine di Roma, le domus di Pompei appena scavate e i territori onirici dell’invenzione (in programma fino al 9 agosto).
Stampe, disegni e libri illustrati svelano l’anima multiforme del Maestro anche a Berlino, presso la Kunstbibliothek dello Staatliche Museum, dove The Piranesi Principle ne indagherà i talenti di archeologo, architetto, studioso, scenografo e inventore di mondi a partire dal prossimo ottobre.

L’anno di Piranesi si concluderà con una conferenza internazionale a Roma nel gennaio 2021. Presso l'lstituto Centrale per la Grafica della Biblioteca Nazionale i rappresentanti delle più importanti istituzioni accademiche europee si riuniranno per discutere delle ultime ricerche condotte sull’artista: dal lavoro come architetto alla vita privata, dall’originalità delle sue idee alle abilità imprenditoriali, si farà luce sugli aspetti meno indagati dell’avventura di Piranesi in un contesto aperto a connessioni interdisciplinari.

L’ispirazione del Maestro settecentesco continua a vivere nell’arte del secondo millennio: è questo il messaggio di Piranesi 300. A visionary rivisited, la grande mostra che andrà in scena a Dublino nel 2021 per esplorare l’influenza del celebre incisore sugli artisti contemporanei (nelle tre sedi del Dublin Castel, della Coach House Gallery e del Casino).


Giambattista Piranesi, Vedute di Roma, Piramide di Caio Cestio, Acquaforte, 45.5 x 57.3 cm | Courtesy Musei Civici di Bassano del Grappa

Le mostre da non perdere in Italia
Sono tre gli eventi espositivi organizzati nella penisola per rendere omaggio al genio dell’acquaforte. Nella regione d’origine dell’artista, i Musei Civici di Bassano del Grappa mettono in mostra i capolavori grafici delle proprie collezioni: incisioni singole o raccolte in volumi di grande valore, cui si aggiungono le 16 preziose tavole delle Carceri in prestito dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia. Dopo Albrecht Dürer, con Giambattista Piranesi. Architetto senza tempo Palazzo Sturm accoglie le celebri Vedute di Roma, le Antichità romane e le più incredibili visioni piranesiane mettendole in relazione con l’opera del contemporaneo Luca Pignatelli. Film e video conducono i visitatori nel mondo onirico di Piranesi, da La Lumière Mysterieuse di Massimo Becattini a Giovan Battista Piranesi 1720-1778, realizzato in occasione della storica esposizione del 1978 a Venezia. Fino a una spettacolare animazione creata nel 2010 da Grégoire Dupond per Factum Arte, che ricostruisce in 3D gli ambienti delle Carceri d’invenzione (dal 20 giugno al 19 ottobre).

In contemporanea con l’evento di Bassano, il 20 giugno inaugura a Venezia Piranesi Roma Basilico, in calendario presso Palazzo Cini a San Vio fino al prossimo 23 novembre. Qui 25 incisioni originali di Piranesi si specchiano nelle fotografie commissionate a Gabriele Basilico dalla Fondazione Cini, con 12 scatti inediti in evidenza. Filo conduttore è la bellezza della Città Eterna, che Basilico ha indagato tornando nei luoghi delle vedute piranesiane e seguendo le suggestioni del libro La Mente nera di Piranesi di Marguerite Yourcenar.

Dal 10 ottobre l’architetto veneto sarà infine protagonista a Perugia con Giovanni Battista Piranesi nelle collezioni della Galleria Nazionale dell’Umbria. Al centro dell’allestimento alla GNU ci saranno 200 acqueforti tratte dalle Vedute di Roma e dalle Antichità di Albano e di Castel Gandolfo.

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FOTO: Giambattista Piranesi. Architetto senza tempo
La città di Bassano del Grappa celebra con una grande mostra il terzo centenario dalla nascita del massimo protagonista dell’incisione veneta del Settecento.

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