Pierluigi Meneghello. This is Everyday Violence
Pier Luigi Meneghello, Blu infranto, 2002, stampa su carta, 120 x 120 cm
Dal 1 November 2017 al 19 November 2017
Milano
Luogo: M.A.C. Musica Arte Cultura
Indirizzo: piazza Tito Lucrezio Caro 1
Curatori: Giorgio Verzotti
Sito ufficiale: http://https://www.mac-musicaartecultura.com
Il M.A.C. di Milano presenta, dal 1 al 19 novembre 2017, la mostra This is Everyday Violence, personale di Pier Luigi Meneghello (Vicenza, 1950), a cura di Giorgio Verzotti. Il progetto espositivo occuperà gli spazi del Salone Delman e della Galleria Chopin. This is Everyday Violence presenta una selezione di 28 opere di Pier Luigi Meneghello realizzate tra i primi anni ’90 e il 2017, con una particolare attenzione a quelle più recenti, da cui emerge con estrema nitidezza uno dei temi più cari che attraversa tutto il lavoro dell’artista: l’aspro rapporto tra gli esseri umani e l’ambiente che li ospita. La violenza, esplicitata nel titolo, diventa soggetto nel ciclo di opere presentate ed è raccontata attraverso un linguaggio che deve molto all’allegoria che nel corso della sua lunga e coerente ricerca l’artista ha elaborato, trovando nella fotografia il suo esito fino a oggi più frequentato. È la brutalità di cui siamo testimoni ogni giorno che tocca personalmente la sensibilità dell’artista, quella da cui lo spettatore sembra assuefatto per via dell’alienante potere dei mezzi di informazione. La consuetudine alla violenza anestetizza l’occhio di chi guarda, rendendo necessario l’intervento di uno sguardo ricettivo ed emotivo come quello dell’autore. I cicli di opere che Meneghello presenta in questa occasione spaziano attraverso i diversi gradi di questa tematica. Si parte dalle flebo collegate alle cortecce degli alberi, metafora della volontà di guarigione, per proseguire con opere dal forte impatto allegorico, che attribuiscono alle messe in scena un valore simbolico arbitrario, non legittimato da alcuna consuetudine. Ne sono un esempio le reinterpretazioni di due iconografie della cultura cristiana, quali: Giù dal Paradiso (1996), in cui un Cristo è appeso a testa in giù davanti a un ponte, ma senza croce, e L’Ultima Cena (1996) in cui è possibile ammirare una tavola imbandita da tredici nidi davanti all’altare di una chiesa in rovina.
È sicuramente Remapping the world, 2017, il ciclo fotografico più recente e il più emblematico, a sottolineare l’intento da cui è mosso oggi l’artista. In questa sessione di immagini la violenza rappresentata esplode in scenari apocalittici in cui grandi mappe colorate vengono progressivamente ricoperte da ampie distese di fanghiglia o liquami fino quasi a scomparire. Un forte allarme lanciato da Meneghello su uno scontro che ormai non si limita al campo ecologico ma è simbolo di un malessere più profondo, segno di una rottura tra il disordine naturale dell’ambiente che ci circonda e l’ordine artificioso e razionale creato dall’essere umano. Il visitatore per tutto il percorso espositivo percepisce una presenza costante che la mostra rende manifesta: si tratta della tensione, quella forza negativa di cui la nostra quotidianità è intrisa, che altro non è che il costante scontro tra la società contemporanea e l’ambiente in cui viviamo. “Il tema della mostra, l’elemento unificante che accomuna opere a volte così diverse l’una dall’altra è proprio la contraddizione che attraversa il soggetto storico – racconta il curatore Giorgio Verzotti - La lacerazione che si instaura a partire dalla consapevolezza della sua insanabilità e la necessaria allerta che deve governare le nostre conseguenti azioni. Se le contraddizioni non si possono risolvere nelle pacificanti sintesi dialettiche care a Hegel, dobbiamo almeno saper pensare la differenza che genera il conflitto, assumerla senza pregiudizi e senza paure e “tollerarla” dentro e fuori di noi.” La mostra sarà corredata da un catalogo a colori con testi critici del curatore Giorgio Verzotti, edito da Prinp – Editoria D’arte. Pier Luigi Meneghello è nato a Vicenza nel 1950 e vive in campagna a Moncalieri (Torino). Si è formato con studi e lavori molto vari, dall’impegno politico, all’ecologia, alla grafica pubblicitaria, all’architettura e alla letteratura. Il suo inizio nell’arte risale al 1981 e si dirama negli anni in più linguaggi comunicativi, sempre nel tentativo di ricomporre la realtà con pittura, immagini, disegni, collage e pensieri, indagando cosi gli spazi più impegnati del Caos nel mondo globale, che si compenetrano e si sovrappongono in cerchi concentrici di forme diverse attorno al nucleo tematico della violenza. Opening: mercoledì 1 novembre ore 19
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 20 December 2025 al 20 April 2026
Caserta | Reggia di Caserta
Regine: trame di cultura e diplomazia tra Napoli e l’Europa
-
Dal 19 December 2025 al 23 March 2026
Torino | Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica
Il castello ritrovato. Palazzo Madama dall’età romana al medioevo
-
Dal 17 December 2025 al 19 January 2026
Roma | Palazzo della Cancelleria
De Humana Mensura di Linda Karshan
-
Dal 18 December 2025 al 12 April 2026
Firenze | Gallerie degli Uffizi
Cera una volta. Sculture dalle collezioni medicee
-
Dal 11 December 2025 al 9 April 2026
Firenze | Museo Archeologico Nazionale di Firenze
Icone di Potere e Bellezza
-
Dal 11 December 2025 al 11 January 2026
Roma | Palazzo Esposizioni Roma
Giorgio Morandi nella Collezione Eni. Un viaggio attraverso la storia culturale del cane a sei zampe e l’eredità di Enrico Mattei