Works on Paper

Aldo Mondino, Faccia di bronzo, 1989, tecnica mista su carta, 35x26 cm.

 

Dal 22 Settembre 2020 al 24 Ottobre 2020

Torino

Luogo: Galleria d'Arte Roccatre

Indirizzo: via della Rocca 3/b

Orari: martedì-sabato 10.30-12.45 / 15.30-19.30

E-Mail info: roccatre@gmail.com

Sito ufficiale: http://www.galleriaroccatre.com



Rodolfo Aricò, Vasco Bendini, Felice Casorati, Giuseppe Chiari, Enzo Cucchi, Nicola De Maria, Sandro De Alexandris, Beppe Devalle, Piero Fonio, Lucio Fontana, Franco Garelli, Marco Gastini, Natalja Gončarova, Hans Hartung, Maurice Henry, Paul Jenkins, Ugo La Pietra, Bice Lazzari, Osvaldo Licini, Francesco Menzio, Bruno Munari, Gastone Novelli, Luigi Ontani, Adriano Parisot, Enrico Paulucci, Achille Perilli, Fausto Pirandello, Piero Rambaudi, Claire Robert, Piero Ruggeri, Emilio Scanavino, Mario Sironi.

"La nuova esposizione collettiva proposta dalla Galleria Roccatre, diretta da Alessandro Toppino, si incentra su una ricca raccolta di importanti opere su carta di Maestri italiani ed internazionali del ‘900.
I lavori su carta rappresentano da tempo uno degli ambiti più gettonati dai collezionisti di tutto il mondo, specie quelli più giovani, che in queste opere ritrovano quella qualità artistica ed espressiva che solitamente si ricerca soprattutto nelle opere su tela.
La mostra si snoda attraverso un percorso che tocca momenti fondamentali della storia dell’arte, in particolar modo il periodo informale-astratto e concettuale che dagli anni ’50 agli anni ’70 ha segnato la vis artistica italiana ed internazionale, senza tralasciare quelle esperienze figurative più trasversalmente espresse durante tutto il XX secolo.
Lungo il percorso non si può non rimanere stupiti di fronte al grande capolavoro di Piero Ruggeri degli anni ’70, una tecnica mista e pastelli ricca di campiture cromatiche pseudodivisioniste di commovente armonia spaziale, come al cospetto di una tempera storica di Bruno Munari e di un guazzo raffinatissimo di comprovato pedigree dell’americano Paul Jenkins.
I segni ineguagliabili e assolutamente personali di giganti come Lucio Fontana e Georges Mathieu, di un rivoluzionario silenzioso come Emilio Scanavino, di un visionario come Achille Perilli e di donne d’astrazione come Bice Lazzari e Dadamaino, fanno da contraltare allo stile figurativo di campioni della pittura come Mario Sironi (di cui il sommo Picasso diceva “avete in Italia un grande artista, forse il più grande del momento, e non ve ne rendete conto”, presente con un gustoso fumetto), Ennio Morlotti, Fausto Pirandello. Senza dimenticare il nostro (in senso torinese-piemontese) grande Enrico Paulucci, che in una guache anni ’50 dalle tonalità tenui ma ben contrastate di ambientazione marina manifesta ancora una volta le potenzialità di un artista che meriterà in futuro il raggiungimento delle vette del mercato.
Tra i grandi del ‘900, poi, non può mancare la figura di Felice Casorati, presente con un raffinatissimo disegno a matita raffigurante una figura femminile di struggente dolcezza.
E la rarissima carta di Natalia Gončarova? E la chicca coloratissima di Nicola De Maria? Il dialogo incessante tra le opere prosegue poi con una rara scatola di Rodolfo Aricò, di bellezza minimale, una storica carta di profili di Mario Ceroli, un collage e una matita tipici della genialità di Aldo Mondino, una austera realizzazione di Enzo Cucchi in chiave Transavanguardia… Senza dimenticare il genio tuttora incompreso di Piero Rambaudi e Adriano Parisot, presenti con rare opere degli anni ’50. E un Marco Gastini di grandissima qualità, e Gastone Novelli…
In definitiva, il viaggio attraverso queste carte del ‘900 ci aiuta a ritrovare il senso di una solidità espressiva e di modernità che solo i grandi artisti, grandi per la qualità e non solo per le quotazioni di mercato, sanno rivelare.
La storia dell’arte è stata, è e sarà sempre il vero parametro di riferimento del valore di un artista, e la qualità la dimensione unica e imprescindibile del valore di un’opera.
E il filo conduttore della mostra alla Roccatre è la qualità, la scelta genuina e appassionata di opere che possano offrire al visitatore la possibilità di una visione ad ampio spettro  di ciò che l’Arte ha manifestato in quei cent’anni folli ma irripetibili del XX secolo". 
a cura di Fabrizio Colonna


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