I nuovi colori di Galleria Spada
illustrazione
19/06/2006
Da giovedì 22 giugno vengono restituiti al pubblico nella loro originaria policromia, dopo lungo e laborioso intervento di restauro, l’intera pavimentazione settecentesca in cotto della Galleria Spada, e i soffitti della prima e della quarta Sala, meglio definite ai tempi del Cardinale Bernardino Spada (1594-1661), “Stanza del soffitto azzurro o dei Papi” e “Studio grande”.
Dagli interventi, iniziati nel 2005 e terminati agli inizi del 2006, sono in effetti emersi elementi decorativi di grande rilievo per l’immagine del Museo.
In quest’opera di ricerca stilistica, si colloca in ordine di tempo il restauro del soffitto della prima Sala. L’originario cinquecentesco fu fatto ristrutturato da Bernardo Spada intorno al 1653, con tele applicate di colore turchino che riproducevano la vita di cinquanta pontefici dettate dall’umanista Gibbesio, amico ed ospite del cardinale. Nel 1777 fu di nuovo decorato. Realizzato a cassettoni, venne ridipinto nei lacunari a rosette policrome con al centro lo stemma Spada-Veralli e furono inoltre rinnovate le pitture degli sguinci e del fregio parietale.
Ha fatto seguito la difficile pulitura della pavimentazione in cotto della primo settecento, velata da una lacca oscura e lucente causata da errati passati trattamenti a base di cera metallica, che se da un lato ne avevano salvaguardato la natura, dall’altra ne avevano modificato le caratteristiche e nascosto la bellissima e rara trama intrecciata a tela di sacco. Oggi rivive nel suo splendore dalle calde tonalità marrone-rossicce.
Il terzo intervento ha interessato la volta della quarta Sala, fatta costruire in muratura dal cardinale Bernardino Spada durante la fase dei lavori del 1653, al posto di una terrazza lignea e adibita a suo “Studiolo grande”. Negli antichi inventari, l’ambiente viene denominato ”Camerone con volta a schifo”. Durante il restauro si sono potute ricolmare alcune preoccupanti fenditure laterali, provocate da movimenti da assestamento del Palazzo e restituire il colore originario di tono verde chiaro alle eleganti decorazioni neoclassiche, ridipinte in un passato recente di colore arancione.
Informazioni
tel 066861158 066874896
Biglietteria, visite guidate e informazioni GEBART s.r.l. - tel. 06.6780131
Biglietto € 5 orario 8.30-19.30, lunedì chiuso
Dagli interventi, iniziati nel 2005 e terminati agli inizi del 2006, sono in effetti emersi elementi decorativi di grande rilievo per l’immagine del Museo.
In quest’opera di ricerca stilistica, si colloca in ordine di tempo il restauro del soffitto della prima Sala. L’originario cinquecentesco fu fatto ristrutturato da Bernardo Spada intorno al 1653, con tele applicate di colore turchino che riproducevano la vita di cinquanta pontefici dettate dall’umanista Gibbesio, amico ed ospite del cardinale. Nel 1777 fu di nuovo decorato. Realizzato a cassettoni, venne ridipinto nei lacunari a rosette policrome con al centro lo stemma Spada-Veralli e furono inoltre rinnovate le pitture degli sguinci e del fregio parietale.
Ha fatto seguito la difficile pulitura della pavimentazione in cotto della primo settecento, velata da una lacca oscura e lucente causata da errati passati trattamenti a base di cera metallica, che se da un lato ne avevano salvaguardato la natura, dall’altra ne avevano modificato le caratteristiche e nascosto la bellissima e rara trama intrecciata a tela di sacco. Oggi rivive nel suo splendore dalle calde tonalità marrone-rossicce.
Il terzo intervento ha interessato la volta della quarta Sala, fatta costruire in muratura dal cardinale Bernardino Spada durante la fase dei lavori del 1653, al posto di una terrazza lignea e adibita a suo “Studiolo grande”. Negli antichi inventari, l’ambiente viene denominato ”Camerone con volta a schifo”. Durante il restauro si sono potute ricolmare alcune preoccupanti fenditure laterali, provocate da movimenti da assestamento del Palazzo e restituire il colore originario di tono verde chiaro alle eleganti decorazioni neoclassiche, ridipinte in un passato recente di colore arancione.
Informazioni
tel 066861158 066874896
Biglietteria, visite guidate e informazioni GEBART s.r.l. - tel. 06.6780131
Biglietto € 5 orario 8.30-19.30, lunedì chiuso
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Napoli | Dal 18 aprile a Castellammare di Stabia
Il Museo archeologico di Stabia apre al pubblico i suoi depositi
-
Roma | A Roma fino al 20 ottobre
Tra piume, tunnel e stanze del vento: al Maxxi le opere di 19 artiste da "attraversare"
-
Roma | Fino al 21 giugno presso la Galleria Mattia De Luca a Palazzo Albertoni Spinola
A Roma la retrospettiva di Salvatore Scarpitta, l'artista che ispirò Italo Calvino
-
Roma | A Roma, a Palazzo Barberini, dal 14 aprile al 14 luglio
Effetto notte. Il nuovo realismo americano debutta alle Gallerie Nazionali di Arte Antica
-
Roma | Fino al 26 aprile da Bulgari in via Condotti
Roma madre dell’arte. Bulgari festeggia il Natale della città eterna con una mostra dedicata ai futuristi
-
Napoli | Alle Gallerie d’Italia fino al 14 luglio
Il “segno grandioso” di Velàzquez conquista Napoli