Dal 20 al 24 luglio all'ex Gazometro

A Roma arriva Videocittà, il festival dell'audiovisivo futuro

Maotik, Erratic Weather I Courtesy Videocittà
 

Francesca Grego

03/06/2022

Roma - L’estate di Roma si accende con la quinta edizione di Videocittà, il festival della visione che esplora le forme più avanzate dell’audiovisivo: cinque giorni di installazioni, performance live, videoarte, nft, virtual reality, incontri con i protagonisti del settore, da vivere come un’esperienza immersiva all’ombra dell’architettura simbolo dell’Urbe moderna e industriale, il Gazometro. A cura di Francesco Dobrovich, l’edizione 2022 sceglie il tema della Transizione tra ecologia e digitale, declinato da alcuni degli artisti internazionali più innovativi del momento.
 

Fuse*, Installazione immersiva al Gazometro I Courtesy Videocittà

Dal 20 al 24 luglio, a battere il ritmo del contemporaneo a Roma sarà il quartiere Ostiense, dagli anni Novanta uno dei distretti capitolini a più alto tasso di creatività. Qui l’iconica struttura del vecchio Gazometro è pronto a trasformarsi con una grande istallazione site specific realizzata da fuse* e prodotta da Eni: una sfera sospesa di 20 metri di diametro prenderà posto all’interno del vasto reticolo metallico, con proiezioni visibili anche da molto lontano. Per i visitatori del festival l’esperienza sarà ancora più potente: potranno entrare nell’architettura del primo Novecento per immergersi nelle luci e nei suoni di Luna Somnium, ispirata a un racconto di Keplero. Come il protagonista della storia immaginata dall’astronomo, ci ritroveremo sulla Luna e guarderemo la Terra e l’intero Universo con occhi nuovi. Intorno, la vecchia area industriale bonificata è prossima a trasformarsi in un distretto tecnologico aperto targato Eni. In occasione di Videocittà, sarà invece una cittadella dell’audiovisivo, teatro di mostre, talk ed esibizioni live.


Wu Tsang, V 21 I Courtesy Videocittà 

Gli spazi di Opificio 41, per esempio, ospiteranno il progetto Presente Futuro, a metà strada tra una mostra e un’installazione. Nato dalla collaborazione con Reasoned Artla prima startup italiana dedicata alla crypto arte, vedrà le opere di affermati protagonisti della creatività digitale proiettate sulle grandi vetrate dell’edificio. Tra gli ospiti più attesi l’argentino Esteban Diacono, mago del Motion Design, il tedesco Extraweg e il canadese Scorpion Dagger, autore di digital collage ispirati al Rinascimento, ma anche i designer e illustratori parigini di Parallel Studio e il norvegese Jan Hakon Erichsen, noto come il “distruttore di palloncini”, fino agli italiani Skygolpe, Giovanni Motta, Fabio Giampietro, Giuseppe Lo Schiavo e molti altri.
 

Franz Rosati, Latentscape I Courtesy Videocittà

La terrazza e il main stage saranno i set di performance live ad alto tasso di emozioni. Fenomeni meteorologici estremi come cicloni e uragani sono pronti a sconvolgerci nell’installazione Erratic Weather di Maotik, artista francese di stanza a Berlino che lavora con algoritmi e ambienti 3D, con le musiche del violoncellista e compositore olandese Maartens Vos. L’artista multimediale giapponese Daito Manabe, invece, esplorerà le reazioni cerebrali di un gruppo di ascoltatori alla musica nel buio: un software avanzato trasformerà poi i dati rilevati in immagini e suoni. Attesi anche l’artista e musicista Frank Rosati con il “concerto audiovisivo” Latentscape, il producer Sick Luke con il suo travolgente crossover e i veterani dell’elettronica Mokadelic, attualmente impegnati in riflessioni musicali sul cambiamento climatico. In arrivo anche l’irlandese Max Cooper, tra gli artisti multimediali più amati dal pubblico internazionale: Videocittà sarà l’occasione per presentare in Italia un ipnotico viaggio tra le sonorità del suo ultimo album Unspoken Words e 13 cortometraggi firmati da noti visual artist.
 

Universal Everything, Future You Prototype I Courtesy Videocittà

Le soprese non mancano nemmeno per i fan della videoarte, con un programma curato da Damiana Leoni e Rä Di Martino. Nella selezione figurano la pluripremiata regista statunitense Wu Tsang, autrice di documentari con derive fantastiche che hanno conquistato il MoMa e la Tate, per la prima volta a Roma, e poi Monica Bonvicini, Keren Cytter, Rosalind Nashashibi, Zineb Sedira, Elisabetta Benassi, Hassan Khan, fino a giovani in forte ascesa come Meriem Bennani e Ada M. Patterson.
E mentre un nutrito programma di talk permetterà di approfondire i temi e le opere del festival in compagnia di chi se ne intende, la sezione Kids curata da Explora – il Museo dei Bambini coinvolgerà i più piccoli in un programma speciale pensato insieme agli artisti.


Wu Tsang, V 21 I Courtesy Videocittà

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