LO SPAZIO IN ASCOLTO. La voce della scultura

LO SPAZIO IN ASCOLTO. La voce della scultura, Viale Trieste, Pesaro
Dal 18 August 2023 al 18 August 2023
Pesaro | Pesaro e Urbino
Luogo: Viale Trieste
Indirizzo: Viale Trieste
Orari: alle ore 5.30
Telefono per informazioni: +39 366 6094910
E-Mail info: info@wunderkammerorchestra.com
Sito ufficiale: http://www.wunderkammerorchestra.com
Venerdì 18 agosto alle 5.30 del mattino (accesso libero) in Viale Trieste a Pesaro torna con un suggestivo appuntamento al sorgere del sole LO SPAZIO IN ASCOLTO. La voce della scultura, progetto pluriennale di WunderKammer Orchestra (WKO) e Archivio Loreno Sguanci, che pone l’attenzione sulle opere d’arte en plein air che arricchiscono la geografia culturale della città. Fondamentale, anche in questa edizione, il contributo della Sistemi Klein, per il terzo anno consecutivo main sponsor dell’iniziativa che si avvale anche del patrocinio del Comune di Pesaro, Assessorato alla Bellezza, del contributo di Riviera Banca e della collaborazione di Ceramiche Bucci e di Giardino di Santa Maria.
L’idea è immaginare, costruire una relazione/dialogo tra differenti linguaggi, quello della scultura e quello delle arti performative, che entrano in simbiotica interazione. I protagonisti dialoganti sono la PORTA A MARE di Loreno Sguanci e KABA del musicista e performer Roberto Paci Dalò, artista poliedrico che dell’intersezione tra differenti linguaggi ha fatto la propria cifra stilistica.
Così l’opera che connota iconicamente il lungomare di Pesaro,diventa il luogo di un nuovo e possibile dialogo fra arte e spazio urbano inteso come spazio espositivo in cui realizzare dialoghi inconsueti e suggestivi tra ‘segni’ che comunicano esperienze culturali ed esistenziali. “Progettai una scultura in legno - scriveva Loreno Sguanci - che realizzai sul lungomare. Immaginai una porta perché ricordavo le mura e le porte di Pesaro demolite nei primi decenni del Novecento. Ho pensato al legno, frutto della terra, lavorato dai calafati per far vivere di mare la città. Immaginai la porta come due ante semiaperte contro l’orizzonte, un varco attraverso il quale vedere l’altro spazio che compone la città nella sua storia e nella sua vita di terra e di mare”. Realizzata nel 1976, la scultura fu corrosa dalla salsedine rischiando di subire danni irreparabili per cui nel 2013 il Comune di Pesaro decise di sostituire il manufatto con una copia realizzata nei laboratori di ebanisteria della cooperativa sociale Tiquarantuno “B”.
Kaba, stile musicale albanese improvvisato e malinconico, è una meditazione che nasce nella notte e si conclude al sorgere del sole, che guarda dall’altra sponda dell'Adriatico. La musica dell'Albania meridionale è morbida, gentile e di natura polifonica con somiglianze con la musica greca sul canto polifonico dell'Epiro. Paci Dalò unisce materiali e strumenti tradizionali a elettronica creando un ponte tra la Porta a Mare di Pesaro e Përmet, centro dell'innovazione musicale del sud dell'Albania, dove sono cresciuti Remzi Lela e Laver Bariu considerati tra i più influenti clarinettisti albanesi e migliori interpreti del Kaba. A loro quest'opera è dedicata.
Loreno Sguanci, fiorentino classe 1931, si diploma in Scultura e nel 1952 si trasferisce a Pesaro dove continua la sua ricerca indagando diversi materiali e nuovi linguaggi formali. Nel 1963 è alla Biennale dei Giovani a Parigi e nel 1965 alla Quadriennale d’Arte di Roma. Dopo una breve esperienza all’estero torna a Pesaro dove negli anni ’70 si dedica allo studio del segno e delle sue molteplici valenze grafiche come elementi essenziali per dar corpo al rapporto logico-emozionale tra presente e memoria, ricerca da cui nascono opere per lo spazio pubblico come, appunto, la Porta a Mare. Muore nel 2011.
Clarinettista, compositore, attivo da decenni nel campo delle sperimentazioni elettroniche Roberto Paci Dalò è anche grafico, pittore, regista e cartografo. È un pioniere nell’utilizzo delle tecnologie digitali e Internet per la creazione di progetti artistici innovativi all’insegna della relazione tra arte, tecnologia e natura. Cofondatore e direttore della compagnia di arti performative Giardini Pensili, ha ricevuto, nella sua carriera, la stima e il sostegno di artisti come Aleksandr Sokurov e John Cage e ha presentato sue opere nei principali musei, teatri e festival e biennali in giro per il mondo.
La performance di WKO raccoglie il fil rouge degli eventi dei Notturni Oliveriani organizzati da Biblioteca e Musei Oliveriani dalle 21.30 di giovedì 17 agosto che aprirà le porte di Palazzo Almerici fino al mattino con un caleidoscopico programma di musica, teatro, videoart, Escape Room e visite guidate in italiano e in inglese alla Biblioteca Oliveriana e al Museo Archeologico.
L’idea è immaginare, costruire una relazione/dialogo tra differenti linguaggi, quello della scultura e quello delle arti performative, che entrano in simbiotica interazione. I protagonisti dialoganti sono la PORTA A MARE di Loreno Sguanci e KABA del musicista e performer Roberto Paci Dalò, artista poliedrico che dell’intersezione tra differenti linguaggi ha fatto la propria cifra stilistica.
Così l’opera che connota iconicamente il lungomare di Pesaro,diventa il luogo di un nuovo e possibile dialogo fra arte e spazio urbano inteso come spazio espositivo in cui realizzare dialoghi inconsueti e suggestivi tra ‘segni’ che comunicano esperienze culturali ed esistenziali. “Progettai una scultura in legno - scriveva Loreno Sguanci - che realizzai sul lungomare. Immaginai una porta perché ricordavo le mura e le porte di Pesaro demolite nei primi decenni del Novecento. Ho pensato al legno, frutto della terra, lavorato dai calafati per far vivere di mare la città. Immaginai la porta come due ante semiaperte contro l’orizzonte, un varco attraverso il quale vedere l’altro spazio che compone la città nella sua storia e nella sua vita di terra e di mare”. Realizzata nel 1976, la scultura fu corrosa dalla salsedine rischiando di subire danni irreparabili per cui nel 2013 il Comune di Pesaro decise di sostituire il manufatto con una copia realizzata nei laboratori di ebanisteria della cooperativa sociale Tiquarantuno “B”.
Kaba, stile musicale albanese improvvisato e malinconico, è una meditazione che nasce nella notte e si conclude al sorgere del sole, che guarda dall’altra sponda dell'Adriatico. La musica dell'Albania meridionale è morbida, gentile e di natura polifonica con somiglianze con la musica greca sul canto polifonico dell'Epiro. Paci Dalò unisce materiali e strumenti tradizionali a elettronica creando un ponte tra la Porta a Mare di Pesaro e Përmet, centro dell'innovazione musicale del sud dell'Albania, dove sono cresciuti Remzi Lela e Laver Bariu considerati tra i più influenti clarinettisti albanesi e migliori interpreti del Kaba. A loro quest'opera è dedicata.
Loreno Sguanci, fiorentino classe 1931, si diploma in Scultura e nel 1952 si trasferisce a Pesaro dove continua la sua ricerca indagando diversi materiali e nuovi linguaggi formali. Nel 1963 è alla Biennale dei Giovani a Parigi e nel 1965 alla Quadriennale d’Arte di Roma. Dopo una breve esperienza all’estero torna a Pesaro dove negli anni ’70 si dedica allo studio del segno e delle sue molteplici valenze grafiche come elementi essenziali per dar corpo al rapporto logico-emozionale tra presente e memoria, ricerca da cui nascono opere per lo spazio pubblico come, appunto, la Porta a Mare. Muore nel 2011.
Clarinettista, compositore, attivo da decenni nel campo delle sperimentazioni elettroniche Roberto Paci Dalò è anche grafico, pittore, regista e cartografo. È un pioniere nell’utilizzo delle tecnologie digitali e Internet per la creazione di progetti artistici innovativi all’insegna della relazione tra arte, tecnologia e natura. Cofondatore e direttore della compagnia di arti performative Giardini Pensili, ha ricevuto, nella sua carriera, la stima e il sostegno di artisti come Aleksandr Sokurov e John Cage e ha presentato sue opere nei principali musei, teatri e festival e biennali in giro per il mondo.
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