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FORMIDABILE BOCCIONI

Dal 29 MARZO 2023 su RAI 5
 

ARTE.it Originals

27/02/23

Il nastro della storia si riavvolge in un lampo. E siamo di nuovo lì, in quel fatidico giorno del 1927 quando le sculture di Umberto Boccioni vennero ridotte in polvere da Piero da Verona. Fu un raptus di follia? Il documentario “Formidabile Boccioni” cerca di dare una risposta alla domanda, ricostruendo la vita e il percorso artistico di Umberto Boccioni. Matt Smith e Anders Rädén da anni lavorano al progetto di ricostruire i capolavori in gesso del genio del Futurismo andati perduti, studiando da vicino le numerose fotografie dell’epoca per carpirne i segreti entrando nella mente creativa dell’artista. Grazie all’impiego di digital animation e stampa in 3D, i due artisti stanno ottenendo buoni risultati. Sono convinti di riuscire a ricostruire Forme uniche di continuità nello spazio, la scultura perduta di Boccioni, in maniera più fedele delle copie in bronzo presenti nei musei del mondo. Ma perché la scultura di Boccioni affascina ancora oggi così tanto il pubblico? Visionario, geniale, inquieto: l’artista italiano Umberto Boccioni ha rivoluzionato la scultura moderna. Primo attore del grande circo di Tommaso Marinetti, Boccioni ha tradotto la poesia in arte dando forma e materia alla più importante Avanguardia artistica del primo Novecento in Europa, il Futurismo. Scalpitava per sovvertire le regole della pittura e della scultura passatiste, ma gli occorreva la miccia per far saltare in aria la polveriera. La trova alla Stazione centrale di Milano, il 21 febbraio del 1910. Quel giorno, Umberto Boccioni stringe la mano del poeta Filippo Tommaso Marinetti. Da quel momento l’arte apre i cancelli del tempo e dello spazio e libera le ‘forme uniche di continuità’ così reali da apparire immaginarie. Rivoluzionario, contemplatore, vulcanico. Umberto Boccioni non ha una vera casa, un luogo delle origini, nessuna città gli appartiene. Così come non ha legami con nessuna donna, ma cento, mille o forse una solamente. Non ha neppure un avvenire certo davanti a sé. Scrittore, giornalista, illustratore, diventa infine pittore. Era figlio del suo tempo, un’Italia scossa dalla Rivoluzione industriale e dalle grandi scoperte scientifiche, destinata a diventare epicentro del primo conflitto mondiale del Ventesimo Secolo, la Grande Guerra. Umberto Boccioni p.1 “FORMIDABILE BOCCIONI” © 2022 ARTE.it Originals - soggetto e trattamento di Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà non conosce paura. Ingaggia una sfida sfrontata contro il glorioso passato dell’arte italiana e il moderno fronte francese, vedendosela a tu per tu con i Cubisti. E quando avrà finito i colori si volgerà alla forma chiusa della scultura per liberarla da secoli di schiavitù. A Parigi farà scalpore, provocherà, lascerà tutti a bocca aperta. Per paradosso della sorte, o forse per volere degli Dei che aveva sfidato, la sua morte giunge inaspettata, per caso nell’agosto del 1916 in una pausa dal fronte dove si era arruolato volontario. Lui il modernissimo, disarcionato dal cavallo spaventato da un camion rombante. Una beffa che consegna alla storia il testimone di un eroe per sempre giovane, per sempre ribelle, per sempre oltre a tutto e sopra a tutti. Unico e irripetibile Boccioni, l’artista che visse sempre al futuro supererà anche l’ultima prova, anche quel gesto di follia che porterà vent’anni più tardi, senza motivo, alla distruzione delle sue avveniristiche sculture, per proiettarsi intatto oggi - luminoso e vivissimo - nelle innumerevoli forme che l’arte assume nel mondo contemporaneo.

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