Piermau. Zero as seen by Mustafa Sabbagh
										 
										
										
																		
																																												Piermau. Zero as seen by Mustafa Sabbagh, Milano
											
										
										
									Dal 17 January 2016 al 17 January 2016
Milano
Luogo: G. M. Studio
Indirizzo: via Pietro Colletta 22
Orari: 17-20
Curatori: Federica Tattoli, Fabiola Triolo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 5405 3911
E-Mail info: angelica@negrifirman.com
Sito ufficiale: http://www.mustafasabbagh.com/
								
								0 = punto di partenza | è necessaria una tabula rasa di ciò che è stato, per poter di nuovo essere. 
Il valore di uno Zero è nell’infinito di un innesco mentale. 0 = forma espressiva | come Bruce Mau e i suoi spazi bianchi, come Laurence Sterne e le sue pagine nere, come John Cage e il suo immaginifico silenzio, uno è uno, centomila è centomila, ma nessuno è tutto ciò che ognuno è libero di immaginare. 0 = grado di fusione | l’acqua, elemento plastico per antonomasia, ha bisogno di uno 0° per divenire da immobile a metamorfica.
Al grado Zero, il chimico è Mustafa Sabbagh, la fusione è PIERMAU: Pierfrancesco Gigliotti e Maurizio Modica ripartono da Zero, e scelgono Sabbagh - alchimista dell’arte contemporanea, che ha trasformato lo #000 nello spettro cromatico più ricco di valore - per avvalorare, attraverso l’arte, una nuova partenza.
Una collezione pulita, asciutta, lineare, completa e di sostanza che, come l'arte concettuale, esprime in pochi tratti contenuti profondi parlando alla sensibilità di chi la fruisce.
Arte contemporanea che è protagonista, durante la presentazione, attraverso una vera e propria mostra in cui l'artista formalizza il sodalizio con PIERMAU attraverso una videoinstallazione multimediale, che trasformerà lo spazio accendendone l'oscurità con immagini e suoni studiati per trasportare lo spettatore nel bel mezzo di una sinfonia distorta, con accenti che spaziano dalla classicità al fiammingo, dal ritratto barocco-fetish dei designers al non-colore tipico di Sabbagh, per chiudersi con i video in streaming di performers che indosseranno i capi iconici della collezione Zero.
La fotografia è verità; il cinema è verità 24 fotogrammi al secondo. Jean-Luc Godard Dallo 0 fps del frame statico (fotografia) al +24 fps di quello dinamico (video), Mustafa Sabbagh concepisce e dirige una serie di video inediti - ritratti in movimento + loop di nere onde cicliche + mapping come morphing, dalla materia all’etere - pensati appositamente per una partenza Zero, e per una fusione Zero. Storie in movimento, come in gemmazione, generate dal ritratto video dei due designers: rarefatti/sospesi, separati/sublimati.
Pronti alla Partenza, all’Espressione, alla Fusione. Attraverso l’arte, pronti allo Zero.
							Il valore di uno Zero è nell’infinito di un innesco mentale. 0 = forma espressiva | come Bruce Mau e i suoi spazi bianchi, come Laurence Sterne e le sue pagine nere, come John Cage e il suo immaginifico silenzio, uno è uno, centomila è centomila, ma nessuno è tutto ciò che ognuno è libero di immaginare. 0 = grado di fusione | l’acqua, elemento plastico per antonomasia, ha bisogno di uno 0° per divenire da immobile a metamorfica.
Al grado Zero, il chimico è Mustafa Sabbagh, la fusione è PIERMAU: Pierfrancesco Gigliotti e Maurizio Modica ripartono da Zero, e scelgono Sabbagh - alchimista dell’arte contemporanea, che ha trasformato lo #000 nello spettro cromatico più ricco di valore - per avvalorare, attraverso l’arte, una nuova partenza.
Una collezione pulita, asciutta, lineare, completa e di sostanza che, come l'arte concettuale, esprime in pochi tratti contenuti profondi parlando alla sensibilità di chi la fruisce.
Arte contemporanea che è protagonista, durante la presentazione, attraverso una vera e propria mostra in cui l'artista formalizza il sodalizio con PIERMAU attraverso una videoinstallazione multimediale, che trasformerà lo spazio accendendone l'oscurità con immagini e suoni studiati per trasportare lo spettatore nel bel mezzo di una sinfonia distorta, con accenti che spaziano dalla classicità al fiammingo, dal ritratto barocco-fetish dei designers al non-colore tipico di Sabbagh, per chiudersi con i video in streaming di performers che indosseranno i capi iconici della collezione Zero.
La fotografia è verità; il cinema è verità 24 fotogrammi al secondo. Jean-Luc Godard Dallo 0 fps del frame statico (fotografia) al +24 fps di quello dinamico (video), Mustafa Sabbagh concepisce e dirige una serie di video inediti - ritratti in movimento + loop di nere onde cicliche + mapping come morphing, dalla materia all’etere - pensati appositamente per una partenza Zero, e per una fusione Zero. Storie in movimento, come in gemmazione, generate dal ritratto video dei due designers: rarefatti/sospesi, separati/sublimati.
Pronti alla Partenza, all’Espressione, alla Fusione. Attraverso l’arte, pronti allo Zero.
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