Howard Hodgkin. New Paintings
© © Howard Hodgkin, Photo by Prudence Cuming Associates Courtesy Gagosian Gallery | Howard Hodgkin, Wet Evening, 2009-2012, olio su legno, 108x145.4cm
Dal 15 March 2013 al 4 May 2013
Roma
Luogo: Gagosian Gallery
Indirizzo: via F. Crispi 16
Orari: da martedì a sabato 10.30-19 e su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 06 42086498/ 348 7460312
E-Mail info: roma@gagosian.com
Sito ufficiale: http://www.gagosian.com
Gagosian Gallery è lieta di annunciare una mostra di recenti dipinti di Howard Hodgkin, la prima a Roma dal 1992, anno in cui presentò “Seven Small Paintings” presso la British School.
Nell’esplorare la natura stessa della pittura, sia come linguaggio intellettuale che come pura espressione,Hodgkin ignora gli opposti della tradizione pittorica, quali l’astrazione e il figurativo, il passato e il presente, la tela e la cornice. Tratti distintivi dell’artista sono i gesti decisi e marcati, la trama ampia e complessa, la ricca cromia, e il dinamico intrecciarsi di chiaro e scuro. Data la gestualità imponente e i colori saturi, i piccoli dipinti sembrano gioielli, mentre i lavori di grande formato si rivelano opulenti e teatrali. Le cornici e i supporti di legno dipinti sono sia oggetti funzionali che parte integrante dell’opera stessa.
Incline ad accogliere in egual misura spontaneità da una parte e schiettezza dall’altra, riflessione e sentimento, Hodgkin può impiegare anche un anno per eseguire una singola pennellata. La qualità apparentemente casuale e travolgente dei suoi dipinti contraddice un lungo processo di esecuzione, che può durare due o tre anni. Le sue opere comunicano quanto il rapporto esistente tra mano, occhio e memoria conduca il processo artistico, la struttura visuale, la carica emotiva.
In ogni dipinto di Hodgkin, la presenza del soggetto, percepita ma non definita, pone resistenza all’ interpretazione, rimanendo allusiva e frammentaria. Tramite i titoli delle opere, l’artista dà un nome alle tracce vibranti delle sue esperienze, ispirate da memorie, luoghi, e conoscenze della vita quotidiana; basti pensare alla sensuale Red Sky at Night (2001-11) e al suo inverso arioso Seaside (2011-12); le tonalità golose di Toffee (2012); le abbaglianti cromie contrastanti di Red Flowers (2011-12); le cupe pennellate diDark Cloud (2009-11). Accennando al mondo oltre i confini della cornice, Hodgkin crea opere che sono al contempo strutturate, entità autonome, e sineddoche della più ampia realtà estetica che giace sottesa al di là dei loro limiti.
Howard Hodgkin è nato a Londra nel 1932 dove attualmente vive e lavora. Ha frequentato la Camberwell School of Art e la Bath Academy of Art, Corsham. Tra le più importanti mostre museali si annoverano: “Paintings 1975-1995,” Modern Art Museum di Fort Worth, Texas (inaugurata nel 1995 al Metropolitan Museum of Art di New York, e presentata poi al Modern Art Museum di Fort Worth, al Kunstverein Düsseldorf, e alla Hayward Gallery di Londra nel 1996); un’importante retrospettiva all’ Irish Museum of Modern Art di Dublino, (inaugurata nel 2006, presentata poi alla Tate Britain e al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid); “Paintings: 1992-2007,” Yale Center for British Art, New Haven (inaugurata nel 2007, è stata esposta al Fitzwilliam Museum di Cambridge);“Time and Place, 2001-2010,” Museum of Modern Art Oxford (inaugurata nel 2010, presentata poi al De Pont Museum of Contemporary Art, Tilburg, The Netherlands, e al San Diego Museum of Art, 2010-11).
Nell’esplorare la natura stessa della pittura, sia come linguaggio intellettuale che come pura espressione,Hodgkin ignora gli opposti della tradizione pittorica, quali l’astrazione e il figurativo, il passato e il presente, la tela e la cornice. Tratti distintivi dell’artista sono i gesti decisi e marcati, la trama ampia e complessa, la ricca cromia, e il dinamico intrecciarsi di chiaro e scuro. Data la gestualità imponente e i colori saturi, i piccoli dipinti sembrano gioielli, mentre i lavori di grande formato si rivelano opulenti e teatrali. Le cornici e i supporti di legno dipinti sono sia oggetti funzionali che parte integrante dell’opera stessa.
Incline ad accogliere in egual misura spontaneità da una parte e schiettezza dall’altra, riflessione e sentimento, Hodgkin può impiegare anche un anno per eseguire una singola pennellata. La qualità apparentemente casuale e travolgente dei suoi dipinti contraddice un lungo processo di esecuzione, che può durare due o tre anni. Le sue opere comunicano quanto il rapporto esistente tra mano, occhio e memoria conduca il processo artistico, la struttura visuale, la carica emotiva.
In ogni dipinto di Hodgkin, la presenza del soggetto, percepita ma non definita, pone resistenza all’ interpretazione, rimanendo allusiva e frammentaria. Tramite i titoli delle opere, l’artista dà un nome alle tracce vibranti delle sue esperienze, ispirate da memorie, luoghi, e conoscenze della vita quotidiana; basti pensare alla sensuale Red Sky at Night (2001-11) e al suo inverso arioso Seaside (2011-12); le tonalità golose di Toffee (2012); le abbaglianti cromie contrastanti di Red Flowers (2011-12); le cupe pennellate diDark Cloud (2009-11). Accennando al mondo oltre i confini della cornice, Hodgkin crea opere che sono al contempo strutturate, entità autonome, e sineddoche della più ampia realtà estetica che giace sottesa al di là dei loro limiti.
Howard Hodgkin è nato a Londra nel 1932 dove attualmente vive e lavora. Ha frequentato la Camberwell School of Art e la Bath Academy of Art, Corsham. Tra le più importanti mostre museali si annoverano: “Paintings 1975-1995,” Modern Art Museum di Fort Worth, Texas (inaugurata nel 1995 al Metropolitan Museum of Art di New York, e presentata poi al Modern Art Museum di Fort Worth, al Kunstverein Düsseldorf, e alla Hayward Gallery di Londra nel 1996); un’importante retrospettiva all’ Irish Museum of Modern Art di Dublino, (inaugurata nel 2006, presentata poi alla Tate Britain e al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid); “Paintings: 1992-2007,” Yale Center for British Art, New Haven (inaugurata nel 2007, è stata esposta al Fitzwilliam Museum di Cambridge);“Time and Place, 2001-2010,” Museum of Modern Art Oxford (inaugurata nel 2010, presentata poi al De Pont Museum of Contemporary Art, Tilburg, The Netherlands, e al San Diego Museum of Art, 2010-11).
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