PLAY. Videogame, arte e oltre
Dal 22 Luglio 2022 al 12 Febbraio 2023
Venaria Reale | Torino
Luogo: Reggia di Venaria
Indirizzo: Piazza della Repubblica 4
Curatori: Guido Curto e Fabio Viola
Enti promotori:
- MiC - Ministero della Cultura
- Regione Piemonte
- Città di Venaria Reale
Prolungata: fino al 12 febbraio 2023
Costo del biglietto: • Intero: 14 euro • Ridotto: 12 euro Gruppi di min. 12, max. 25 persone • Ridotto ragazzi: 8 euro Under 21 (ragazzi dai 6 ai 20 anni) e universitari under 26 • Scuole: 4 euro Classi minimo di 12, massimo 25 studenti, ingresso gratuito per 1 accompagnatore ogni 12 studenti • Gratuito: Minori di 6 anni
Sito ufficiale: http://lavenaria.it
Oltre alle due esposizioni sul tema proposte in continuità tra loro dal 9 aprile al 18 settembre, “Dalle piazze alle Corti. Storie di giochi e spettacoli tra ’700 e ’800” e “Foto in Gioco! Un racconto di 18 fotografi italiani”, dal 22 luglio 2022 al 15 gennaio 2023 è prevista presso le Sale delle Arti della Reggia la grande mostra Play - videogame arte e oltre, un’esposizione inedita che indaga i videogiochi come “decima forma d’arte” evidenziandone i profondi impatti nella società contemporanea.
Prosecuzione ideale della mostra è il “Venaria Light Show: il Grande Gioco”, un innovativo videogioco “reale” di interazione e cooperazione creativa, appositamente realizzato per la Reggia, che permette ai visitatori di "agire" sull'intera facciata della Galleria Grande attraverso una tastiera gigante di 4 metri, proiettando sulla sua superficie barocca effetti di luci e immagini, in un tripudio di colori e scenografie sempre diverse. Il Venaria Light Show è fruibile in occasione delle Sere d’Estate alla Reggia, le aperture serali che consentono di visitare la Reggia, i Giardini e le mostre in corso fino alle ore 22.30 ogni venerdì e sabato dal 22 luglio al 13 agosto e domenica 14 agosto.
La Mostra Play
La Venaria Reale organizza una grande mostra che indaga i videogiochi come “decima forma d’arte” praticata da 3 miliardi di persone nel mondo, riconoscendone i profondi impatti nella società contemporanea.
Nell’anno dedicato al tema del “gioco”, la Reggia racconta un comparto creativo ancora spesso percepito come un mondo di evasione ludica e mero passatempo. Ma è davvero così?
I videogiochi rappresentano un avamposto dove nascono idee e visioni, una meta forma d’arte in cui architettura, pittura, scultura, musica, arti performative, poesia, cinema, fumetto convivono dando vita a stratificati mondi collettivi.
Lungo le dodici sale del percorso espositivo delle Sale delle Arti, le tele digitali dei grandi maestri dei videogiochi entrano in dialogo con celebri capolavori del passato e del presente invitandoci a riflettere sulle nuove estetiche, culture, linguaggi, politiche ed economie del XXI secolo.
Per la prima volta al mondo si potranno ammirare le influenze dei grandi maestri del passato - come De Chirico, Hokusai, Calder, Dorè, Savinio, Piranesi, Kandinskij, Warhol (ma anche vasi ellenistici del V A.C.) - sulle estetiche di videogiochi come Ico, Monument Valley, Rez Infinite, Okami, Diablo IV e Apotheon.
La convergenza tra immagine statica, immagine in movimento ed immagine interattiva è al centro degli altri spazi: il visitatore può relazionarsi con artisti viventi come Bill Viola, Invader, Cao Fei, Jago, Tabor Robak, il collettivo AES+F e Federico Clapis che hanno attinto al linguaggio del (video)gioco per dar vita ad alcune delle loro opere materiche e digitali.
Dopo le sale legate alle influenze estetiche e simboliche, il videogioco è presentato in connessione con la mitologia contemporanea. Una lunga linea narrativa accomuna le grandi storie umane. I videogiochi altro non sono che l’ultimo anello di una catena testimoniale iniziata oltre 4000 anni fa con l’Epopea di Gilgamesh passando per l’Iliade e l’Odissea, la Divina Commedia fino a giungere ai giorni recenti con Star Wars, The Matrix ed Harry Potter. Le due sale dedicate ai temi dell’Eros e Thanatos presentano al visitatore dieci videogiochi che hanno generato profondi impatti nella vita di milioni di persone attraverso le nuove forme interattive di scrittura. Capolavori come Florence, Death Stranding, To The Moon, Life is Strange, Gone Home, League Of Legends, Warhammer 40,000: Battlesector, The Graveyard lasceranno un profondo solco emotivo nei visitatori.
La Sala dei Maestri celebra alcuni dei pionieri dei videogiochi ergendoli a figure significative dell’arte. Persone che hanno cambiato la storia del medium videoludico generando impatti culturali duraturi negli immaginari. È possibile osservare da vicino i lavori dell’artista visivo Yoshitaka Amano, disegnatore iconico di Final Fantasy, del game designer Yu Suzuki, padre di tantissimi videogiochi della Sega, dello sceneggiatore Christian Cantamessa, autore delle narrazioni di Read Dead Redemption, e del piemontese Andrea Pessino fondatore dell’americana Ready at Dawn che ha lavorato a icone come God of War, Okami e Dexter. A chiusura della sala è presente uno dei musicisti che ha segnato la storia dei videogiochi, Jesper Kyd a cui dobbiamo le melodie di Assassin’s Creeed. I cinque maestri simboleggiano la complessità di un’industria collettiva che può arrivare a richiedere oltre 300 creativi per la realizzazione di un solo videogioco generando nuova occupazione emovimentando quasi 200 miliardi di dollari ogni anno nel mondo.
Oggi i videogiochi rappresentano anche un innovativo laboratorio sociale e politico. Dalle marce pacifiste per l’Ucraina in The Elder Scrools Online ai titoli che stimolano prese di posizione legate ai grandi temi del XXI secolo: ecologia, geo-politica, guerra, identità di genere, privacy. Opere come Paper, Please, Riot, This War of Mine diventano giocabili e restituiscono profonde riflessioni sui tempi che verranno.
La mostra si chiude con la sala Play Homo Ludens. La ricostruzione di quattro “ambienti”, che spaziano da una sala giochi giapponese degli anni Ottanta fino al futuro Metaverso, hanno l’obiettivo di raccontare la cronologia evolutiva dei videogiochi generando amarcord nei pubblici adulti ed aiutando i giovanissimi a comprendere la stratigrafia videoludica dagli esordi commerciali fino al futuro prossimo venturo. È possibile giocare con i cabinati di Pac-man, Street Fighter e Space Invaders, rivivere i tempi della prima Playstation di Sony e confrontarsi con le più recenti produzioni videoludiche su console Xbox, prima di indossare i visori e fare un salto nel futuro.
Lo spazio Homo Ludens è impreziosito dalla collaborazione con Lucca Comics & Games prestatori di tavole originali e firmate dai maestri della pop culture internazionale come Jim Lee e Michael Whelan. Tra gli originali nelle sale anche i disegni di Batman, Captain Tsubasa e Superman.
I visitatori possono infine concedersi un momento di riflessione e stupore all’interno di alcune stanzette panoramiche con vista esclusiva sui Giardini della Reggia, in cui campeggiano stimolanti interrogativi che inducono il pubblico a esaminare le tematiche affrontate in mostra dal proprio personale punto di vista, in un passaggio meditativo dal virtuale al reale.
La mostra è curata da Fabio Viola, game designer, docente, saggista e fondatore del collettivo artistico Internazionale TuoMuseo, e da Guido Curto, direttore del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.
Yoshitaka Amano. Tra arte, anime e videogame
Reggia di Venaria - Mercoledì 2 novembre, ore 17.00
In occasione della mostra, la Reggia di Venaria è lieta di ospitare il grande maestro Yoshitaka Amano, artista visivo, illustratore e character designer giapponese.
All’interno dell’elegante scenario barocco della Reggia, il maestro Amano ripercorrerà la sua carriera e i suoi successi, le sue influenze artistiche e le sue ispirazioni creative, in dialogo con Diego Barbera, giornalista e autore esperto di tecnologia, Fabio Viola, game designer esperto di videogiochi e co-curatore della mostra Play, e Guido Curto, direttore della Reggia di Venaria e co-curatore della mostra Play.
Al termine della conversazione il Maestro si esibirà in un live sketching e sarà a disposizione dei visitatori per il firmacopie.
L’ingresso all’incontro è gratuito su prenotazione.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
-
Dal 04 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025
Milano | Palazzo Marino
Federico Barocci. La Madonna di San Simone
-
Dal 02 dicembre 2024 al 26 gennaio 2025
Milano | Palazzo Reale
SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche
-
Dal 30 novembre 2024 al 09 marzo 2025
Padova | Museo diocesano
IL CANOVA MAI VISTO. Opere dal Seminario vescovile e dalla Chiesa degli Eremitani
-
Dal 30 novembre 2024 al 30 marzo 2025
Cuneo | Complesso Monumentale di San Francesco
Canaletto, Van Wittel, Bellotto. Il Gran Teatro delle città. Capolavori dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica
-
Dal 26 novembre 2024 al 30 marzo 2025
Roma | Musei Capitolini
Tiziano, Lotto e Crivelli. Capolavori della Pinacoteca di Ancona
-
Dal 23 novembre 2024 al 30 marzo 2025
Roma | Palazzo Esposizioni
Francesco Clemente. Anima nomade