Eleganza in mostra a Trieste
Abito della principessa Soraya
30/08/2004
Trieste, città di confine, le cui strade sembrano voler raccontare la più recente storia d’Italia, ma anche città di moda. In occasione del programma di manifestazioni per il cinquantesimo anniversario del ritorno di Trieste all’Italia, ben due mostre celebrano la moda e l’eleganza. Si tratta delle esposizioni “Moda anni cinquanta in passerella” a Palazzo Costanzi e “Soraya. Abiti di un mito” presso il Museo Rivoltella entrambe visitabili sino al 26 settembre.
Nella mostra di Palazzo Costanzi è stata ricreata l’atmosfera di quegli anni speciali, in cui la città, uscita dall’esperienza della guerra in una situazione del tutto particolare, cominciava a rivivere e a ritrovare fiducia nel futuro anche attraverso gli aspetti apparentemente più “leggeri” della vita. In esposizione, circa cinquanta abiti e numerose decine di accessori d’epoca che risalgono dalla metà degli anni ’40 alla fine degli anni ’50: gonne ampie al polpaccio dall’ampio giro di ruota che partono da un vitino di vespa, ma anche tailleurs dalle forme affusolate, con giacche coprono i fianchi e gonne strette e lunghe sotto il ginocchio che slanciano la figura.. Non mancano gli abiti da gran sera, romantici, con bustier attillati e dalle ampie e voluminose gonne lunghe arricchite da ricami luccicanti. Tra gli accessori, spiccano i preziosi cappelli da giorni, a falde larghe e in paglia fiorentina, i minuscoli copricapo con veletta, ciabattine chic con piume di struzzo e costumi da bagno d’epoca, coprenti ma colorati. Non manca una sezione dedicata ai bijoux d’annata preziosi e semipreziosi. Per meglio ricreare l’atmosfera di quel periodo l’esposizione comprende una serie di immagini dell’Archivio Giornalfoto dei Civici Musei di Storia ed Arte riguardanti sfilate di moda e concorsi di bellezza avvenuti a Trieste in quegli anni.
Dagli abiti appartenute a donne comuni ai capi che hanno riempito gli armadi di un’icona di eleganza e di stile, la principessa Soraya. La mostra “Abiti di un mito”, nelle ricche sale del palazzo Rivoltella sono in mostra 22 abiti provenienti da una collezione privata di una imprenditrice triestina che ha acquistato i capi in occasione dell’asta tenutasi a Parigi nel maggio 2002, otto mesi dopo la morte della principessa. Alla visione del pubblico, capi di alta sartorialità firmati Christian Dior, Valentino, Escada e Roberto Cavalli, databili dalla fine degli anni ’50 asini ai primi del nuovo secolo. Si tratta di vestiti da giorno e da sera, pellicce o abiti estivi, ciascuno con una storia da raccontare. Attraverso la mostra viene quasi automatico immergersi nelle ricche atmosfere da favola che hanno sempre circondato la principessa, modello di eleganza e di vita, vera star per molti decenni e punti di riferimento di stile per le donne di diverse generazioni.
Soraya. Abiti di un mito
Museo Revoltella – Palazzo baronale
Moda anni cinquanta in passerella
Palazzo Costanzi
29 luglio – 26 settembre
Trieste
Nella mostra di Palazzo Costanzi è stata ricreata l’atmosfera di quegli anni speciali, in cui la città, uscita dall’esperienza della guerra in una situazione del tutto particolare, cominciava a rivivere e a ritrovare fiducia nel futuro anche attraverso gli aspetti apparentemente più “leggeri” della vita. In esposizione, circa cinquanta abiti e numerose decine di accessori d’epoca che risalgono dalla metà degli anni ’40 alla fine degli anni ’50: gonne ampie al polpaccio dall’ampio giro di ruota che partono da un vitino di vespa, ma anche tailleurs dalle forme affusolate, con giacche coprono i fianchi e gonne strette e lunghe sotto il ginocchio che slanciano la figura.. Non mancano gli abiti da gran sera, romantici, con bustier attillati e dalle ampie e voluminose gonne lunghe arricchite da ricami luccicanti. Tra gli accessori, spiccano i preziosi cappelli da giorni, a falde larghe e in paglia fiorentina, i minuscoli copricapo con veletta, ciabattine chic con piume di struzzo e costumi da bagno d’epoca, coprenti ma colorati. Non manca una sezione dedicata ai bijoux d’annata preziosi e semipreziosi. Per meglio ricreare l’atmosfera di quel periodo l’esposizione comprende una serie di immagini dell’Archivio Giornalfoto dei Civici Musei di Storia ed Arte riguardanti sfilate di moda e concorsi di bellezza avvenuti a Trieste in quegli anni.
Dagli abiti appartenute a donne comuni ai capi che hanno riempito gli armadi di un’icona di eleganza e di stile, la principessa Soraya. La mostra “Abiti di un mito”, nelle ricche sale del palazzo Rivoltella sono in mostra 22 abiti provenienti da una collezione privata di una imprenditrice triestina che ha acquistato i capi in occasione dell’asta tenutasi a Parigi nel maggio 2002, otto mesi dopo la morte della principessa. Alla visione del pubblico, capi di alta sartorialità firmati Christian Dior, Valentino, Escada e Roberto Cavalli, databili dalla fine degli anni ’50 asini ai primi del nuovo secolo. Si tratta di vestiti da giorno e da sera, pellicce o abiti estivi, ciascuno con una storia da raccontare. Attraverso la mostra viene quasi automatico immergersi nelle ricche atmosfere da favola che hanno sempre circondato la principessa, modello di eleganza e di vita, vera star per molti decenni e punti di riferimento di stile per le donne di diverse generazioni.
Soraya. Abiti di un mito
Museo Revoltella – Palazzo baronale
Moda anni cinquanta in passerella
Palazzo Costanzi
29 luglio – 26 settembre
Trieste
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