Ornamenti del corpo: gioielli etnici

Ornamenti del corpo: gioielli etnici
25/02/2004
Da sempre gioielli ed altri ornamenti accompagnano uomini e donne nei momenti più importanti della loro vita con funzioni di protezione dal male e di rappresentazione sociale, religiosa e culturale di chi li indossa.
Con l'avanzare della globalizzazione e il progressivo livellamento delle culture la ricchezza di questi oggetti è sempre legata non solo al valore artigianale degli stessi ma anche in misura crescente alla presenza di significati intrinseci che altrimenti andrebbero perduti.
Il desiderio di mantenere in vita e tramandare le tradizioni di popoli lontani ha spinto per trent'anni Jean Pierre e Colette Ghysels a ricercare e raccogliere ornamenti dall'Africa, l'Asia, l'Oceania e le Americhe.
Il risultato è una tra le più preziose collezioni di gioielli etnici al mondo che oggi è possibile ammirare in una mostra a Firenze.
"Rovistando in bancarelle, negozi, mercati, gallerie...incontrando viaggiatori, mercanti, collezionisti, responsabili di musei e abitanti dei luoghi visitati", hanno individuato un'incredibile varietà di gioielli, presenti in una mostra che ci riporta indietro nel tempo e lontano nello spazio.
Scopriamo così gioielli che oltre alle orecchie, il collo, le braccia e le mani, vengono applicati in altre parti del corpo meno usuali quali il naso, le labbra o le caviglie.
Questi ornamenti, indossati per sottolineare, esaltare, abbellire e proteggere le diverse parti del corpo, segnano anche le strutture sociali e sessuali delle rispettive comunità: alcuni gioielli possono essere portati solo da donne sposate, altri solo da uomini, altri ancora esclusivamente da stregoni.
I significati sono legati alle varie caratteristiche dell'oggetto quali la forma, il materiale e le immagini rappresentate che possono essere animali, piante ma anche figure astratte o fantastiche.
I materiali variano a seconda dell'area geografica e sono moltissimi: oro, argento, bronzo, ferro ambra, avorio, corallo, turchesi, conchiglie, piume, ecc... che vengono spesso lavorati e assemblati con strumenti primitivi da artigiani abili i quali riescono nonostante ciò a produrre nell'anonimato capolavori che meriterebbero una ben maggiore considerazione.
La Mostra è aperta dal 27 gennaio al 1 maggio 2001 a Palazzo Strozzi, Firenze dalle 10.00 alle 19.00.
Il biglietto costa 14.000 Lire (ridotto 10.000 e 8.000). Telefono 055/2776461 o 055/2776406, www.firenzemostre.com
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