In mostra dal 4 aprile al Palazzo dei Pio
Rare pitture. Da Guercino a Mattia Preti, la grande arte da ammirare in Emilia
Palma Il Giovane, Allegoria del Vizio e della Virtù, Seconda metà del XVI secolo, Olio su tela
Francesca Grego
26/02/2020
Modena - Fervono i lavori per la Pinacoteca di Carpi a Palazzo dei Pio, che nei prossimi anni schiuderà al pubblico nelle Stanze del Vescovo una nuova pagina di storia della pittura mostrando finalmente le preziose collezioni di casa nella loro interezza.
In attesa che i restauri in corso e l'allestimento siano completati, prepariamoci a gustarne una nutrita anteprima: dal 4 aprile al 21 giugno Rare pitture. Da Guercino a Mattia Preti presenterà circa 100 dipinti e disegni realizzati tra il Rinascimento e il Barocco.
A cura di Manuela Rossi, direttrice dei Musei di Palazzo Pio, la mostra offrirà un assaggio del primo dei due itinerari paralleli ideati per le cinque Stanze del Vescovo e per i nuovi depositi aperti al pubblico. Guercino, Palma il Giovane, Mattia Preti, José de Ribera sono solo alcuni dei grandi maestri che animeranno il percorso, insieme ai Carracci, a Correggio, Parmigianino e Giorgione, rappresentati da preziose copie d'epoca di opere legate al territorio emiliano, mentre il Settecento e l'Ottocento andranno in scena attraverso una raffinata selezione di vedute e paesaggi. Ai dipinti conservati nelle collezioni dei Musei di Palazzo Pio si affiancheranno poi opere di ambito romano e toscano provenienti da esclusive collezioni private e gioielli custoditi nelle chiese del territorio.
Tra scene mitologiche, episodi biblici, ritratti di nobili, patrioti e giovani donne, spiccano L'Allegoria del Vizio e della Virtù di Palma il Giovane e Il Filosofo di Ribera. Ma la più pregevole attrazione della mostra, fanno sapere dai Musei, è la Vendetta di Progne di Mattia Preti. Qui va in scena un mito violento e primordiale, narrato da Ovidio nelle sue Metamorfosi ma decisamente raro nella pittura europea: l'artista ne dà un'interpretazione macabra e teatrale che non lascia nulla all'immaginazione, ambientando il più efferato dei delitti intorno alla tavola di un sontuoso banchetto seicentesco. Impossibile non metterla in relazione ai capolavori dello stesso autore conservati al Museum of Art di Toledo (il Banchetto di Erode) e alla National Gallery di Londra (le Nozze di Cana), dove Preti dà sfoggio della sua abilità nel genere della cena: mense imbandite con dettagli preziosi diventano il set di grandi eventi tra il sacro e il profano, in quadri destinati a essere esposti nelle gallerie dei palazzi che contano.
“Oltre alla presentazione del nuovo progetto della Pinacoteca, la vera protagonista del percorso è la collezione di dipinti dei Musei Carpigiani. Le opere esposte in mostra andranno a integrare quelle rinascimentali già esposte nell'Appartamento Nobile e nel Museo della Città, rendendo finalmente accessibile dopo molto tempo quasi tutta la collezione pittorica”, ha spiegato la curatrice Manuela Rossi.
In attesa che i restauri in corso e l'allestimento siano completati, prepariamoci a gustarne una nutrita anteprima: dal 4 aprile al 21 giugno Rare pitture. Da Guercino a Mattia Preti presenterà circa 100 dipinti e disegni realizzati tra il Rinascimento e il Barocco.
A cura di Manuela Rossi, direttrice dei Musei di Palazzo Pio, la mostra offrirà un assaggio del primo dei due itinerari paralleli ideati per le cinque Stanze del Vescovo e per i nuovi depositi aperti al pubblico. Guercino, Palma il Giovane, Mattia Preti, José de Ribera sono solo alcuni dei grandi maestri che animeranno il percorso, insieme ai Carracci, a Correggio, Parmigianino e Giorgione, rappresentati da preziose copie d'epoca di opere legate al territorio emiliano, mentre il Settecento e l'Ottocento andranno in scena attraverso una raffinata selezione di vedute e paesaggi. Ai dipinti conservati nelle collezioni dei Musei di Palazzo Pio si affiancheranno poi opere di ambito romano e toscano provenienti da esclusive collezioni private e gioielli custoditi nelle chiese del territorio.
Tra scene mitologiche, episodi biblici, ritratti di nobili, patrioti e giovani donne, spiccano L'Allegoria del Vizio e della Virtù di Palma il Giovane e Il Filosofo di Ribera. Ma la più pregevole attrazione della mostra, fanno sapere dai Musei, è la Vendetta di Progne di Mattia Preti. Qui va in scena un mito violento e primordiale, narrato da Ovidio nelle sue Metamorfosi ma decisamente raro nella pittura europea: l'artista ne dà un'interpretazione macabra e teatrale che non lascia nulla all'immaginazione, ambientando il più efferato dei delitti intorno alla tavola di un sontuoso banchetto seicentesco. Impossibile non metterla in relazione ai capolavori dello stesso autore conservati al Museum of Art di Toledo (il Banchetto di Erode) e alla National Gallery di Londra (le Nozze di Cana), dove Preti dà sfoggio della sua abilità nel genere della cena: mense imbandite con dettagli preziosi diventano il set di grandi eventi tra il sacro e il profano, in quadri destinati a essere esposti nelle gallerie dei palazzi che contano.
“Oltre alla presentazione del nuovo progetto della Pinacoteca, la vera protagonista del percorso è la collezione di dipinti dei Musei Carpigiani. Le opere esposte in mostra andranno a integrare quelle rinascimentali già esposte nell'Appartamento Nobile e nel Museo della Città, rendendo finalmente accessibile dopo molto tempo quasi tutta la collezione pittorica”, ha spiegato la curatrice Manuela Rossi.
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