Dal 16 settembre
Il gabinetto d'oro: l'ultima irriverenza di Cattelan

America, Maurizio Cattelan
Ludovica Sanfelice
15/09/2016
Mondo - Era stato annunciato qualche mese fa ma poi una serie di complicazioni relative alla consegna dell'opera avevano impedito la sua puntuale installazione rimandando il ritorno di Maurizio Cattelan al Guggenheim a data da destinarsi. In molti si erano addirittura chiesti se la sospensione non facesse parte del repertorio di trucchi e irriverenze del prodigio padovano ritiratosi dalle scene al culmine di una carriera travolgente. La risposta è no. Cattelan c'è e la sua ultima provocazione è pronta a testimoniarlo al suono di uno sciacquone.
L'ultima "creatura" infatti è un gabinetto d'oro che in inglese si dice gold toilet e suona meglio. Oro 18 carati a parte, è proprio un gabinetto a tutti gli effetti e come tutti i gabinetti si trova in un bagno che nei prossimi mesi sarà affollatissimo. Un cartello indica che l'opera si chiama "America", un titolo che non bada alle sottigliezze e diventa parte dell'installazione tanto quanto la tavoletta.
Scomodare Duchamp è la più ovvia delle reazioni, ma in questo caso il limite valicato è un altro e riguarda il rapporto tra il pubblico e l'opera d'arte che farà parecchia strada sul piano dell'intimità. Non in senso figurato. Il gabinetto sarà infatti utilizzabile nella sua canonica funzione e sarà sorprendente scoprire che l'esperienza non offrirà rilevanti sorprese rispetto alla pratica quotidiana, anche se si immagina che in un posto dove tutti torniamo ad essere uguali e umani sarà abbastanza logico mettersi a riflettere sul concetto di ineguaglianza economica che ha ispirato così poeticamente Cattelan. Ma in molti probabilmente finiranno semplicemente per sbuffare di fronte agli eccessi dell'arte contemporanea.
Secondo le dichiarazioni rilasciate al New Yorker dal direttore del museo, la difendibilità intellettuale di "America" e il coinvolgimento di un grande pubblico in un intenso scambio di idee sono le ragioni che in effetti hanno spinto il Guggenheim ad integrare nella propria offerta il gabinetto-gioiello. Di certo se ne parlerà, anche solo per esprimere opinioni sul fatto che l'opera sarà pulita con prodotti speciali ogni 15 minuti e rimarrà sorvegliata da una guardia il cui principale compito sarà assicurarsi che la gente non porti prosaicamente via con sè preziosi frammenti come souvenir.
Dal 16 settembre.
L'ultima "creatura" infatti è un gabinetto d'oro che in inglese si dice gold toilet e suona meglio. Oro 18 carati a parte, è proprio un gabinetto a tutti gli effetti e come tutti i gabinetti si trova in un bagno che nei prossimi mesi sarà affollatissimo. Un cartello indica che l'opera si chiama "America", un titolo che non bada alle sottigliezze e diventa parte dell'installazione tanto quanto la tavoletta.
Scomodare Duchamp è la più ovvia delle reazioni, ma in questo caso il limite valicato è un altro e riguarda il rapporto tra il pubblico e l'opera d'arte che farà parecchia strada sul piano dell'intimità. Non in senso figurato. Il gabinetto sarà infatti utilizzabile nella sua canonica funzione e sarà sorprendente scoprire che l'esperienza non offrirà rilevanti sorprese rispetto alla pratica quotidiana, anche se si immagina che in un posto dove tutti torniamo ad essere uguali e umani sarà abbastanza logico mettersi a riflettere sul concetto di ineguaglianza economica che ha ispirato così poeticamente Cattelan. Ma in molti probabilmente finiranno semplicemente per sbuffare di fronte agli eccessi dell'arte contemporanea.
Secondo le dichiarazioni rilasciate al New Yorker dal direttore del museo, la difendibilità intellettuale di "America" e il coinvolgimento di un grande pubblico in un intenso scambio di idee sono le ragioni che in effetti hanno spinto il Guggenheim ad integrare nella propria offerta il gabinetto-gioiello. Di certo se ne parlerà, anche solo per esprimere opinioni sul fatto che l'opera sarà pulita con prodotti speciali ogni 15 minuti e rimarrà sorvegliata da una guardia il cui principale compito sarà assicurarsi che la gente non porti prosaicamente via con sè preziosi frammenti come souvenir.
Dal 16 settembre.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Mondo | Premiere a Parigi il 24 settembre 2025
Un'Aida all'Opera Bastille per Shirin Neshat
-
Mondo | Dal 5 luglio al Museo Nazionale di Arte Lettone
Light from Italy: la storia di un incontro in mostra a Riga con i capolavori degli Uffizi
-
Udine | Dal 29 luglio al 5 agosto 2025 ad Aquileia
Aquileia Film Festival 2025: il cinema come custode della memoria
-
Mondo | Dal 29 novembre al 1° marzo presso le Musée des Beaux-Arts de Lyon
Le falesie di Étretat secondo i pennelli di Courbet, Monet, Matisse
-
Ferrara | La nuova mostra a Palazzo dei Diamanti
A Ferrara l’autunno ha i colori di Chagall
-
I programmi da non perdere
La settimana dell’arte in tv, da Correggio a Caravaggio