Dal 15 novembre al 22 febbraio al KMSKA

La Ligne de vie. Presto ad Anversa l’omaggio a René Magritte

KMSKA, Allestimento | Foto: © Karin Borghouts
 

Samantha De Martin

19/08/2025

Mondo - Il 20 novembre del 1938 al Musée Royal des Beaux-Arts di Anversa René Magritte teneva una conferenza dal titolo La Ligne de Vie.
"La Scala di Fuoco mi ha dato il privilegio di provare ciò che provarono i primi uomini che accesero il fuoco sfregando due pietre. A mia volta, creai il fuoco con un foglio di carta, un uovo e una chiave."
Spiegava così il maestro in una delle rare occasioni nel corso delle quali condivideva con il pubblico il proprio lavoro, illustrando quei principi che, fino a quel momento, gli avevano consentito di trasformare oggetti quotidiani in qualcosa di straordinariamente sconvolgente. Nel corso della conferenza del 1938 il pittore della spazialità metafisica e delle atmosfere misteriose che fondono cieli diurni e notturni e atmosfere sospese raccontava la sua personale visione della realtà, condividendo le origini e lo sviluppo della sua arte, nonché sulla storia del movimento surrealista in Belgio.
Attraverso una serie di immagini ed esempi delineava la genesi della sua arte illustrando l'evoluzione della propria poetica e le tecniche selezionate per rendere gli oggetti, come lui stesso diceva, "grandiosi e sconvolgenti".
A 87 anni da quell’incontro Magritte torna ad Anversa in occasione della mostra Magritte. La Ligne de vie, attesa nelle sale del KMSKA, il Royal Museum of Fine Arts di Anversa, dal 15 novembre al 22 febbraio.

In questa mostra il surrealista diventerà curatore del suo stesso percorso espositivo. Tra le diverse opere in mostra sarà possibile ammirare una selezione di lavori sui quali il maestro si era soffermato nel corso della celebre conferenza del 1938, probabilmente la più importante mai dedicata alla sua opera.

Il percorso accolto negli spazi del museo fiammingo - rinnovato nel 2023 e che, con le sue 8400 opere, detiene il record della più vasta collezione d’arte delle Fiandre - approfondirà anche Magritte come figura di collegamento tra il surrealismo di Anversa e quello di Bruxelles. In particolare il legame con la città cara a Rubens sarà enfatizzato dalla presenza di surrealisti come Marcel Mariën, poeta, saggista, fotografo e regista belga, conosciuto soprattutto per il suo impegno nel surrealismo, anche nel campo dell'editoria, o come il fotografo Léo Dohmen.

L’esposizione dedicata a Magritte si svolgerà parallelamente alla mostra dedicata alla pittrice belga Marthe Donas (attesa dal 4 ottobre all’11 gennaio). Poco dopo la fine della Prima guerra mondiale, il nome d'arte Tour d'Onasky apparve su numerose riviste d'avanguardia. Questo nome misterioso e senza genere era lo pseudonimo di una giovane artista di Anversa: Marthe Donas. All'inizio degli anni Venti i suoi colorati dipinti e collage cubisti e astratti furono esposti in tutta Europa, fino agli Stati Uniti e al Giappone.
I progetti dedicati a Magritte e a Marthe Donas incarnano due direzioni diverse all'interno del modernismo. E sebbene Magritte inizialmente sperimenti anche attraverso l'astrazione, rifiuterà in seguito questo tipo di pittura scegliendo di dipingere idee.