La pittura di Carlo Saraceni:
un viaggio da Venezia a Roma ai tempi di Caravaggio

 
Negli anni Cinquanta, una Venezia attraversata dall’energia della rinascita fa da sfondo all’incontro tra Peggy Guggenheim ed Edmondo Bacci. Un documentario su Sky Arte riscopre lo spazialismo veneziano attraverso la luce, il colore e lo sguardo di una collezionista capace di riconoscere l’avanguardia prima che diventi storia.

Paolo Mastazza
formato sconosciuto

In una Venezia che sta cambiando pelle, ancora segnata dalla guerra ma attraversata da un’energia nuova, il colore diventa una promessa. Negli anni Cinquanta, tra calli silenziose e studi improvvisati, la pittura veneziana cerca una via d’uscita dalla tradizione, mentre lo sguardo di una collezionista americana intercetta un talento destinato a restare ai margini del racconto ufficiale del Novecento. È in questo spazio di possibilità che prende forma l’incontro fra Peggy Guggenheim ed Edmondo Bacci, al centro del documentario Peggy Guggenheim & Edmondo Bacci: colore e luce, diretto da Costanza Madricardo e prodotto da Maco Film, in onda su Sky Arte dal 7 dicembre 2025, alle 21.15.

Il film riporta a una Venezia ormai distante nel tempo ma decisiva per la storia dell’arte del dopoguerra. Edmondo Bacci, nato in laguna nel 1913 e formatosi all’Accademia di Belle Arti, attraversa i primi anni della sua carriera in una fase di ricerca inquieta. Dopo un esordio segnato da esiti figurativi, la sua pittura si muove progressivamente verso l’astrazione, passando attraverso cicli dedicati al mondo industriale veneziano, ai cantieri e alle fabbriche, prima di approdare a un linguaggio radicalmente nuovo. L’adesione al movimento spazialista, guidato da Lucio Fontana, segna per Bacci una svolta decisiva. È in questo contesto che nascono gli Avvenimenti, opere in cui il colore perde ogni funzione descrittiva e si afferma come materia autonoma, carica di energia e luce. Le tele diventano superfici attraversate da esplosioni cromatiche, eventi visivi che sembrano sfidare i confini della pittura tradizionale, trasformando lo spazio in un campo dinamico. Peggy Guggenheim riconosce immediatamente la forza di quel lavoro. La sua attenzione per Bacci non è solo il gesto di una collezionista, ma il segnale di una visione capace di leggere il presente prima che diventi storia. L’interesse di Guggenheim apre a Bacci un orizzonte internazionale, culminato nella metà degli anni Cinquanta con una mostra personale a New York, in un momento in cui pochi artisti italiani riescono a varcare l’Atlantico con un linguaggio così personale. Il documentario ricostruisce questo incontro attraverso il dialogo ideale tra l’artista e la collezionista, affiancato dalle testimonianze di curatori e collezionisti che vivono e operano oggi a Venezia.

Ne emerge il ritratto di un artista schivo, lontano dalle dinamiche del protagonismo, e insieme di un sistema dell’arte veneziano capace, in quegli anni, di intercettare le tensioni più avanzate della ricerca internazionale. Peggy Guggenheim & Edmondo Bacci: colore e luce non si limita a raccontare una relazione tra arte e mecenatismo, ma restituisce il clima di un’epoca in cui la pittura sembrava poter ancora reinventare se stessa. Un tempo in cui il colore non era decorazione, ma materia primaria del pensiero visivo. Il documentario sarà presentato in sala con due proiezioni speciali: giovedì 4 dicembre 2025 al Cinema Dante di Mestre alle 19.00 e lunedì 8 dicembre al Cinema Giorgione di Venezia alle 21.00.
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