Chi è Skid Robot?
L'arte dei sogni dei senzatetto

Un'opera di Skid Robot
Ludovica Sanfelice
25/10/2014
Skid Robot, anonimo street artist che fa base a Los Angeles nei dintorni di Skid Row, blocco della città noto per la forte presenza di homeless e indigenti, ha attirato l’attenzione sul tema della povertà e dell’indifferenza con cui i centri urbani reagiscono ad essa attraverso l’arte. Un’arte povera senza dubbio, ma capace, con pietas, di alzare il dito contro un’ingiustizia sociale.
Il lavoro di questo artista infatti è creare attraverso i graffiti ambienti e scene intorno alle aree in cui stazionano e dormono i senzatetto, disegnando con lo spray un tappeto per terra, o un letto a baldacchino sul muro accanto al giaciglio, o ancora trasformando una sedia a rotelle in un trono e creando dei fumetti in cui sono leggibili sogni, desideri e aspirazioni (un panino, una torta di compleanno, soldi, amore...) di queste persone ormai invisibili.
Includendo nelle sue opere la popolazione di senzatetto, l’artista dichiara di voler dipingere immagini che facciano riflettere e che invitino la gente a fermarsi, a guardare la persona davanti alla quale camminano ogni giorno senza più vederla. Il senso, come spiegato a Vice, è: “Prendere un tema crudelmente sottovalutato e trasformarlo artisticamente in qualcosa di significativo, in una fonte di ispirazione”.
Qualche dubbio su tale operazione è stato sollevato. Non si tratta in fondo di sfruttamento? Non si riduce tutto ad un uso di queste persone come materiale scenico? Ma la risposta dell’artista è distribuire beni primari e accogliere le richieste di questa gente che in cambio chiede solo fogli, matite e di tanto in tanto un’aragosta.
Le opere di Skid Robot sono pubblicate sulla pagina Instagram dell’artista: @skidrobot
Il lavoro di questo artista infatti è creare attraverso i graffiti ambienti e scene intorno alle aree in cui stazionano e dormono i senzatetto, disegnando con lo spray un tappeto per terra, o un letto a baldacchino sul muro accanto al giaciglio, o ancora trasformando una sedia a rotelle in un trono e creando dei fumetti in cui sono leggibili sogni, desideri e aspirazioni (un panino, una torta di compleanno, soldi, amore...) di queste persone ormai invisibili.
Includendo nelle sue opere la popolazione di senzatetto, l’artista dichiara di voler dipingere immagini che facciano riflettere e che invitino la gente a fermarsi, a guardare la persona davanti alla quale camminano ogni giorno senza più vederla. Il senso, come spiegato a Vice, è: “Prendere un tema crudelmente sottovalutato e trasformarlo artisticamente in qualcosa di significativo, in una fonte di ispirazione”.
Qualche dubbio su tale operazione è stato sollevato. Non si tratta in fondo di sfruttamento? Non si riduce tutto ad un uso di queste persone come materiale scenico? Ma la risposta dell’artista è distribuire beni primari e accogliere le richieste di questa gente che in cambio chiede solo fogli, matite e di tanto in tanto un’aragosta.
Le opere di Skid Robot sono pubblicate sulla pagina Instagram dell’artista: @skidrobot
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