Saverio Polloni. Occhio Animale

Saverio Polloni, Ippopotamo, cm. 80x80
Dal 12 April 2023 al 29 April 2023
Milano
Luogo: Maurizio Nobile Fine Art
Indirizzo: Via Santo Spirito 7
Orari: dal martedì al sabato dalle 10 alle 19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 50306384
E-Mail info: milano@maurizionobile.com
Sito ufficiale: http://www.maurizionobile.com
In occasione del Salone del Mobile la galleria d’arte Maurizio Nobile ospiterà nella sua sede milanese di via Santo Spirito 7 (Sito Privato Bagatti Valsecchi), dal 13 al 29 aprile 2023, la mostra personale di Saverio Polloni Occhio Animale.
Attraverso una selezione di circa 15 opere, l’esposizione presenta il più recente percorso di ricerca dell’artista milanese legato al noto progetto “Ritratti di Animali”, iniziato nel lontano 2002. Il mondo animale coniugato al concetto del ritratto, altrettanto evocativo di una tradizione altissima, che prende le mosse dall’arte fiamminga (Jan van Eyck, Rogier van der Weyden, Hans Memling ecc.) sino ad approdare al Novecento. Da lì il ritratto non ha più significato come genere a sé stante, ma come parte della ricerca personale dell’autore. In questa direzione si pone l’arte di Polloni, come continuo approfondimento di un iter individuale, da sempre esclusivo e totalizzante, dall’artista portato avanti con grande vigore al punto da raccogliere da subito l’entusiasmo di una committenza affascinata dall’unicità del suo percorso.
È l’artista stesso a illustrare i fondamenti del suo fare arte: “l’elemento primo che caratterizza i miei ritratti è la riproduzione sempre a grandezza naturale dei soggetti. Le variabilità cromatiche, di forme e dimensioni, gli elementi simbolici e allusivi di cui sono portatori gli animali mi permettono infinite combinazioni espressive e compositive”.
Gli animali di Polloni, infatti, presuppongono uno sguardo che va al di là delle apparenze. Sono resi mediante pose teatrali debitrici della prospettiva barocca. Il boccascena diventa la ‘linea’ che introduce lo sguardo nella dimensione dell’infinito, attraverso atmosfere iridescenti: lo spazio che si crea è uno spazio altro. Entro questa nuova dimensione l’animale si atteggia regalmente, in un’ottica affine a quella delle raffigurazioni rinascimentali, guardandoci negli occhi, catturando qualcosa del nostro sguardo umano per conservarlo intatto. È evidente la consapevolezza di essere osservati. Ma loro non sono in posa, non sono umanizzati. Sembrano, piuttosto, placidamente soddisfatti di sé.
I “Ritratti” di Polloni rivelano sin dal titolo la filosofia sottesa dell’artista, nella sua riconoscibilità del soggetto: non quell’animale, ma un animale. Si spiegano in tal modo i titoli delle opere; codici neutri, in un invito oltre l’evidente. Così l’immagine, l’animale, è depositario di differenti livelli di lettura. Il punto interrogativo da affiancare a questi “ritratti” è d’obbligo, e lascia a ognuno la possibilità di attribuire o meno l’essenza a immagini e animali. Si presuppone pertanto uno sguardo mai scontato, capace di andare oltre l’illusoria uniformità della superficie.
Saverio Polloni nasce a Milano nel 1957. Frequenta e si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1980. Due anni dopo fonda uno studio di illustrazione pubblicitaria, avendo come committenti le principali aziende italiane e estere. Numerosi sono i suoi soggiorni di studio a Londra e a Parigi. Artista eclettico matura esperienze nel campo della moda e dell’Industrial design. Nel 1998 dopo un anno passato a sperimentare nuove tecniche (i suoi dipinti sono una sovrapposizione di colori acrilici e olio) si dedica a tempo pieno al suo progetto “Ritratti di Animali”, nato come sfida all’allora imperante astrattismo visivo presente nelle arti visive.
Dal 2002 al 2017 soggiorna e lavora regolarmente a Madrid. In questo periodo espone alla National Gallery di Victoria (Seichelles) e all’Italian Artist in Dubai, che decretano la sua fortuna internazionale.
Dal 2022 vive e lavora a Toledo.
Vernissage: 12 aprile dalle ore 18 alle ore 21
Attraverso una selezione di circa 15 opere, l’esposizione presenta il più recente percorso di ricerca dell’artista milanese legato al noto progetto “Ritratti di Animali”, iniziato nel lontano 2002. Il mondo animale coniugato al concetto del ritratto, altrettanto evocativo di una tradizione altissima, che prende le mosse dall’arte fiamminga (Jan van Eyck, Rogier van der Weyden, Hans Memling ecc.) sino ad approdare al Novecento. Da lì il ritratto non ha più significato come genere a sé stante, ma come parte della ricerca personale dell’autore. In questa direzione si pone l’arte di Polloni, come continuo approfondimento di un iter individuale, da sempre esclusivo e totalizzante, dall’artista portato avanti con grande vigore al punto da raccogliere da subito l’entusiasmo di una committenza affascinata dall’unicità del suo percorso.
È l’artista stesso a illustrare i fondamenti del suo fare arte: “l’elemento primo che caratterizza i miei ritratti è la riproduzione sempre a grandezza naturale dei soggetti. Le variabilità cromatiche, di forme e dimensioni, gli elementi simbolici e allusivi di cui sono portatori gli animali mi permettono infinite combinazioni espressive e compositive”.
Gli animali di Polloni, infatti, presuppongono uno sguardo che va al di là delle apparenze. Sono resi mediante pose teatrali debitrici della prospettiva barocca. Il boccascena diventa la ‘linea’ che introduce lo sguardo nella dimensione dell’infinito, attraverso atmosfere iridescenti: lo spazio che si crea è uno spazio altro. Entro questa nuova dimensione l’animale si atteggia regalmente, in un’ottica affine a quella delle raffigurazioni rinascimentali, guardandoci negli occhi, catturando qualcosa del nostro sguardo umano per conservarlo intatto. È evidente la consapevolezza di essere osservati. Ma loro non sono in posa, non sono umanizzati. Sembrano, piuttosto, placidamente soddisfatti di sé.
I “Ritratti” di Polloni rivelano sin dal titolo la filosofia sottesa dell’artista, nella sua riconoscibilità del soggetto: non quell’animale, ma un animale. Si spiegano in tal modo i titoli delle opere; codici neutri, in un invito oltre l’evidente. Così l’immagine, l’animale, è depositario di differenti livelli di lettura. Il punto interrogativo da affiancare a questi “ritratti” è d’obbligo, e lascia a ognuno la possibilità di attribuire o meno l’essenza a immagini e animali. Si presuppone pertanto uno sguardo mai scontato, capace di andare oltre l’illusoria uniformità della superficie.
Saverio Polloni nasce a Milano nel 1957. Frequenta e si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1980. Due anni dopo fonda uno studio di illustrazione pubblicitaria, avendo come committenti le principali aziende italiane e estere. Numerosi sono i suoi soggiorni di studio a Londra e a Parigi. Artista eclettico matura esperienze nel campo della moda e dell’Industrial design. Nel 1998 dopo un anno passato a sperimentare nuove tecniche (i suoi dipinti sono una sovrapposizione di colori acrilici e olio) si dedica a tempo pieno al suo progetto “Ritratti di Animali”, nato come sfida all’allora imperante astrattismo visivo presente nelle arti visive.
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