Biografia

Attivo prevalentemente a Firenze e a Roma, è forse il simbolo di un generazione di pittori “dissidenti”, in atteggiamento fortemente polemico nei confronti del potere politico e religioso. Per la diversità di interessi (arte, scienza, magia, alchimia e filosofia), è considerato un esponente di primo piano della cultura barocca.
Dopo i primi esordi napoletani, influenzati dalle collaborazioni con Aniello Falcone e Jusepe de Ribera, giunse a Roma nel 1635, entrando in contatto con la scuola dei “Bamboccianti”. Negli stessi anni si avvicinò alla pittura classicista, studiata sulle opere di Nicolas Poussin, e maturò un profondo interesse per i paesaggi di Claude Lorrain. A Firenze frequentò l’Accademia dei Percossi, un circolo che riuniva poeti, letterati e pittori.
Fu soprannominato “Salvator delle battaglie” per le numerose tele dipinte con scene di combattimenti di cavallerie, ma produsse anche tele di carattere esoterico (Streghe e incantesimi, 1646, National Gallery di Londra), e allegorico (La Fortuna, 1658, Paul Getty Museum di Malibu).
Tra le sue opere letterarie si ricordano le Satire (La Musica, La Poesia, La Pittura, La Guerra, La Babilonia e L’Invidia), pubblicate molto tempo dopo la morte dell’artista, dalla stampatore Bernard ad Amsterdam nel 1719.

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