Madonna Benois
In una stanza scura rischiarata da una bifora, una giovane Maria tiene in grembo un bimbo paffuto e gli porge un fiore. Se i quattro petali annunciano già la futura crocifissione, il dato saliente della scena è la naturalezza con cui Leonardo si distacca dall’iconografia tradizionale della Madonna col Bambino grazie a un accurato studio dal vero.
La Vergine è una ragazzina sorridente, divertita dalla tenera goffaggine del figlio che osserva il fiore; il bimbo è ritratto come un vero neonato e non più come un uomo in miniatura.
Per l’artista la pittura è ormai un mezzo per conoscere e interpretare la natura.
Al posto del netto disegno di tradizione fiorentina, inoltre, si fa strada la tecnica dello sfumato, che abbraccia personaggi e ambiente in una morbida atmosfera sensibile alla mutevolezza del creato.
Tra i tesori dell’Ermitage di San Pietroburgo dal 1914, il dipinto deve il suo nome dalla famiglia Benois che ne fu proprietaria.
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