Annalisa Brambilla e Michela Depetris. To.pic volume 1. Play

Annalisa Brambilla e Michela Depetris. To.pic volume 1. Play, Spazio &, Bologna

 

Dal 24 Gennaio 2014 al 20 Febbraio 2014

Bologna

Luogo: Spazio &

Indirizzo: via Guerrazzi 1

Orari: da lunedì a venerdì 10-13/ 15-18; sabato 25 gennaio 20-24

Curatori: Daniele De Luigi

Telefono per informazioni: +39 051 4072760/ 333 3781246

E-Mail info: giulia.allegri@gmail.com

Sito ufficiale: http://https://www.facebook.com/Spazioet


Spazio &, luogo di condivisione e dialogo tra diverse discipline, apre le porte a To.pic, un ciclo di mostre dedicate alla fotografia contemporanea a cura di Daniele De Luigi. 
In occasione di Arte Fiera 2014, venerdì 24 gennaio alle 19 si inaugura Play, la prima mostra della rassegna. 
Il progetto prevede tre mostre ogni anno di due artisti visivi in dialogo fra loro a partire da un termine chiave, che è anche il titolo della mostra. Una parola che diventa punto di contatto per suggerire nuove prospettive, terreno comune per un’apertura di idee attraverso le immagini. 
Annalisa Brambilla e Michela Depetris si confrontano sul topic del gioco, dell’agire privo di regole e costrizioni, fatto di istinto e spensieratezza, improvvisazione e fantasia. Il loro lavoro si muove, come nel gioco, in uno spazio condiviso di libertà e di anarchia dai confini indefiniti. Le due giovani artiste catturano momenti, emozioni, caratteri e identità. Attraverso il mascheramento esplorano la propria personalità e le potenzialità che essa racchiude: un’esperienza fondante per la crescita e lo sviluppo dell’essere umano. 
“…Gli antichi riservavano momenti sacri alla possibilità di sprigionare questa ebbrezza anche nell’età adulta, e questo è stato a lungo il senso profondo del carnevale. Oggi nel percorso verso la maturità siamo sospinti a confinare questa dimensione in spazi sempre più circoscritti, fino a rinchiuderli nel nostro inconscio, perdendo progressivamente la capacità di liberare le nostre pulsioni primarie e arrivando a provarne vergogna. Spesso l’unica maschera che finiamo per indossare è allora quella della normalità accettata, operando una rimozione collettiva di tutto ciò che non vi rientra. Una maschera che occulta e incarcera, anziché possedere quel valore conoscitivo e liberatorio che permette di giocare a viso aperto con la vita.”(testo di Daniele De Luigi) 

Annalisa Brambilla è nata nel 1981. Vive e lavora tra Londra e Milano. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, nel 2007 si trasferisce a Londra, dove ottiene un Master in Fotogiornalismo all'Università di Westminster e dove lavora come freelancer in ambito commerciale, editoriale e seguendo progetti personali. Nel 2012 insegna alla London School of Photography e ottiene il premio internazionale LensCulture Exposure Second Prize Award con il suo progetto My Star Wars Family, su una famiglia londinese alle prese con l'autismo. Lo stesso progetto e' stato proiettato a The Night of The Year a Les Rencontres d'Arles 2013. E’ stato anche in mostra a Padova Fotografia Europea, Fotografia Europea 2013 Reggio Emilia e alla XVI Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo. Annalisa attualmente lavora per l'agenzia Prospekt a Milano. 

Michela Depetris è nata nel 1984. Vive e lavora a Torino. Si è diplomata all'Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino nel 2009, dopo aver frequentato due anni di corso presso la Facultad de Bellas Artes de Valencia tramite la borsa di studio Erasmus. Tra il 2009 e il 2011 ha frequentato e concluso il Master of Performing Arts Practices and Visual Culture presso l' Universidad de Alcalà de Henares e il Museo Reina Sofia, a Madrid. Dal 2011 collabora con il Dipartimento Educazione della Fondazione Merz, a Torino. Da anni lavora con la fotografia, la performance e il video. La sua ricerca riflette sul legame tra intimità, sguardo e identità. Il primo è sia un tema centrale che il metodo con cui principalmente lavora. Spesso instaura collaborazioni. Tutti i suoi lavori partono da un'idea di azione performativa, intesa come processo generativo di attivazione della riflessione nel fare. 

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