Dialoghi Creativi

Dialoghi Creativi

 

Dal 30 Settembre 2015 al 15 Ottobre 2015

Bologna

Luogo: Galleria d'Arte Maggiore

Indirizzo: via d'Azeglio 15

Orari: lunedì 16-19.30; da martedì a sabato 10-12.30 / 16-19.30

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 051 235843

E-Mail info: info@maggioregam.com

Sito ufficiale: http://www.maggioregam.com


Anche gli oggetti più banali della nostra quotidianità si trasformano in opere d'arte se dietro la loro realizzazione ci sono stile, estetica e funzionalità. Per la prima edizione di Bologna Design Week, la Galleria d'Arte Maggiore G.A.M. - Maggiore Design dedica i suoi spazi a sculture, oggetti e mobili d'artista. Simonetta Vespa e Roberta Calarota presentano in Via D'Azeglio 15 una selezione di opere di design a edizione limitata nate dall'estro e dalla perizia tecnica di Cleto Munari su progetto di artisti di livello internazionale tra i quali Alessandro Mendini, Mario Botta, Ettore Sottsass, Carlo Scarpa e alcuni dei massimi esponenti della Transavanguardia, Mimmo Paladino e Sandro Chia, fino al Nouveau Réalisme di Arman e alle opere di Bertozzi & Casoni, Louis Cane e Giosetta Fioroni. 

Il Design è protagonista assoluto a Bologna dal 30 settembre al 3 ottobre, in una settimana di eventi culturali di grande rilievo. La Galleria d'Arte Maggiore G.A.M. - Maggiore Design partecipa con un'attenta selezione di tavoli, mobili e oggetti d'arte di altissima qualità. Tra i tavoli, si distinguono le intriganti interpretazioni che ne ha dato Sandro Chia, con una scrivania che sembra la realizzazione di una metafora della sua tavolozza arricchita dall'inserto sul piano di lettura di una sua opera. Cleto Munari ha scelto un cristallo vuoto e ha confinato il colore ai soli piedi del tavolo, in un omaggio a Venezia, la città delle palafitte e dei riverberi colorati. Non manca il tavolo Golden Gate di Alessandro Mendini, un'esplosione di graffiti, stilemi e parole in libertà. Tra i mobili, un'attenzione particolare è ancora una volta rivolta ai maestri della Transavanguardia, con i “fantasmini” di Sandro Chia e Mimmo Paladino che, guardando ancora a Paolo Uccello, crea un gioco di intrecci visivi, contrasti fra bianchi e neri, sovrapposizioni cromatiche, con decorazioni di colori luminosi e accesi oppure in nero ed oro. Un mobile di grande impatto è quello realizzato da Mimmo Paladino e Alessandro Mendini, la Credenza “Silenziosa”, impreziosita da una scultura in bronzo. Un'altra importante sezione della mostra è rappresentata da pregiati argenti a firma di Carlo Scarpa e da vasi della collezione Micromacro, realizzata da Mendini e Cleto Munari. Gli si affianca la serie di ceramiche di Mimmo Paladino dedicata ai personaggi del mito, dell'Iliade e dell'Odissea, con richiami formali irriverenti e giocosi, e con evidenti connotati che caratterizzano ciascun personaggio. Anche Sandro Chia si è cimentato nella realizzazione di questi oggetti e li ha incisi con i visi tipici della sua produzione artistica. In mostra anche le preziose Murrine dedicate al tema delle quattro stagioni realizzate da Cleto Munari e i raffinati oggetti d' arte e design a firma di Ettore Sottsass, noto per aver sempre anteposto l'estetica alla funzionalità, per donare alle creazioni “spessore simbolico, emotivo e rituale”. Arman, con le edizioni limitate in ceramica delle accumulazioni di Ferrari F40 richiama il grande monumento realizzato all'ingresso dell'autodromo di Imola. 

In mostra anche pezzi unici di Bertozzi & Casoni che reinventano l'uso e i significati della ceramica per andare oltre una mera concezione decorativa e realizzare opere che, con la distaccata ironia che li contraddistingue, usano l'iperrealismo come trampolino verso l'astrazione e la concettualità. Sandro Chia è ancora protagonista della mostra con opere realizzate per la personale dedicatagli dal Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. L'artista ha dato vita a nuove sperimentazioni con la materia, in un dialogo intrigante tra linguaggi ben distinti: la ceramica si confronta con il bronzo, come nei Mappamondi, con la superficie della carta come nelle Cornici, oppure si mostra in tutta la sua purezza come nei Libri e nei Babbi addolorati. Jessica Carroll si inserisce in questo contesto con lavori in ceramica nati da un'interpretazione fantastica e misteriosa della natura e con Louis Cane si torna alla dimensione del confronto con la grande storia dell'arte, attraverso la sua personale interpretazione de Las Meninas di Velázques, che prendono corpo in sculture dal cromatismo acceso e brillante. Giosetta Fioroni con i suoi Teatrini e Vestiti in ceramica ci immerge in nel suo universo meta-reale, femminile e delicato. 

La forza del progetto proposto da Maggiore Design è quindi quella di far dialogare personalità di culture diverse e internazionali, lasciando loro totale libertà di espressione e trasformando il mondo ben definito del design in un universo di innumerevoli possibilità creative. 

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